"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(17 ottobre 2011) La qualità e le filiere corte nelle mense pubbliche, prerogativa della nuova legge provinciale sui prodotti di prossimità, sembra ancora ben lontana. E' quel che è accaduto per l'appalto di alcune mense, dove alla fine quel che conta è il massimo ribasso. Un'interrogazione a risposta immediata presentata da Michele Nardelli in Consiglio provinciale
(6 settembre 2011) "Si è parlato tanto di autonomia, in questi giorni, in queste settimane, in questi mesi. Si è parlato di bilanci, tagli, patti, norme. Tutto questo è certo importante e in questo senso voglio ancora una volta dare atto a tutti i parlamentari trentini del loro impegno per far sì che passasse l'emendamento che sancisce ancora una volta la specialità della nostra autonomia". Ha aperto così il suo intervento Lorenzo Dellai, presidente della Provincia, durante la cerimonia che in Sala Depero, a Trento, ha celebrato la Giornata dell'Autonomia...
In allegato l'intervento del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti
Quello che segue è il testo del Comunicato stampa con il quale i Consiglieri regionali PD del Trentino Alto Adige Sud Tirolo rinunciano a 500 euro mensili della propria indennità
(22 settembre 2011) Il gruppo consiliare regionale del Partito Democratico del Trentino Alto Adige/Südtirol ha condiviso il percorso proposto dall'ufficio di presidenza regionale in merito al tema della rivisitazione delle indennità di carica, per muoversi in maniera coordinata con il livello nazionale e per elaborare una proposta compiuta. Tuttavia il Paese - e la nostra comunità con esso - sta attraversando un momento molto delicato; per questo sono stati varati provvedimenti che avranno ricadute sui cittadini, e con ogni probabilità ne saranno richiesti ulteriori nei prossimi mesi.
Signori Consiglieri,
ricorre oggi l'anniversario della tragedia che il 19 luglio di 26 anni fa in pochi attimi provocò la morte di 268 vite e cancellò la Valle di Stava.
Quella data rappresenta quindi, per tutta la comunità, un giorno consegnato alla tristezza, ma anche un discrimine nel modo di intendere il territorio e l'utilizzo delle risorse ambientali.