"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

Accettare il senso del limite
Jasenovac

L'editoriale apparso dell'edizione di ieri sul Corriere del Trentino

di Ugo Morelli

(9 marzo 2022) Il grande maestro di scuola Mario Lodi aveva scritto nel 1963 un libro che fece epoca sulle possibilità dell’educazione: «C’è speranza se questo accade al Vho». Il Vho è una piccola località vicino a Piadena, dove Lodi insegnava. In quel luogo l’educazione riusciva a creare anno dopo anno cambiamento ed emancipazione, libertà e civiltà.

Vuoi vedere che un’intera epoca dopo e in un mondo totalmente cambiato, forse non in meglio, si apre una speranza, ancora una volta in un luogo? A leggere la lista dei firmatari e sostenitori del documento: «Un Green deal per le foreste dolomitiche. Vaia da sciagura a opportunità», c’è da rimanere positivamente pieni di stupore e speranza per il numero di firmatari e per la loro rappresentatività. Lo stupore è giustificato ancor più dall’importanza, dalla chiarezza e dalla forza del contenuto del documento. Attivato da Michele Nardelli e Walter Nicoletti, il documento assume i luoghi come fondamento per un cambiamento epocale, il cui riferimento non sono solo i luoghi stessi, ma il pianeta su cui viviamo e la nostra vivibilità.

«Il Professore». La storia di un pluriomicidio che ci riporta in un tempo sospeso.
la prima di copertina del libro

Gianfranco de Bertolini

Il Professore

Storia documentata di delitto e di amicizia

Edizioni del Faro, 2023

 

di Michele Nardelli

Sono molteplici le sensazioni che ho provato quando sono giunto a pagina 621 del romanzo di Gianfranco de Bertolini “Il professore” (Edizioni del Faro, 2023).

La prima è quella di aver percorso un tratto ancora in buona parte da scrivere dell'effervescente ma anche tormentato secondo dopoguerra di una “periferia” che salì improvvisamente alla ribalta delle cronache politiche. Avvenimenti che intercettarono lo spirito del tempo e che contribuirono a cambiare nell'arco di qualche stagione le relazioni sociali e il nostro modo di vivere. Farne tesoro, fuori dagli stereotipi e dalle banalizzazioni, non sarebbe male.

Anche il tragico epilogo della vicenda narrata nel romanzo potrebbe essere assunto come emblematico di una società che dopo i grandi rivolgimenti degli anni '60 e '70 stava sempre più atomizzandosi, laddove il disagio del singolo non riusciva più a trovare risposte collettive. E questo malgrado il fatto che almeno una parte della politica, fra mille contraddizioni, seppe qui interpretare la transizione dalla prima alla seconda repubblica in maniera diversa e creativa rispetto alla deriva del rancore che conoscemmo altrove. Pensammo stoltamente che questa terra avesse anticorpi sufficienti, ma non era così e quando ce ne accorgemmo era ormai troppo tardi.

Tempi storici, tempi biologici
paul klee

«La maledizione di vivere tempi interessanti» (120)

«Un soldato nell'antica Bassora, pieno di paura, andò dal suo re e gli disse: “Salvami, sovrano, fammi fuggire di qua. Ero nella piazza del mercato e ho incontrato la Morte vestita di nero, che mi ha guardato con malignità. Prestami il tuo cavallo così che possa correre fino a Samarra. Temo per la mia vita a restare qua”. – “Dategli il miglior destriero”, disse il sovrano, “figlio del lampo, degno di un re”.

Più tardi il re incontrò la Morte in città e le disse: “Il mio soldato era molto impaurito. Mi ha detto che ti ha incontrato oggi al mercato e che lo guardavi con malignità”. – “Oh no” rispose la Morte, “Il mio era solamente uno sguardo stupito perché non sapevo cosa facesse oggi qua, dato che lo aspettavo per stanotte a Samarra. Stamani ne era lontanissimo”...»

Donne dell'Islam, società italiana, impegno pubblico
La locandina dell'evento

L'Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne invita ad una riflessione sul tema: "Donne dell'Islam, società italiana, impegno pubblico".

L'incontro si svolge a Trento, presso la sala conferenze della Fondazione Caritro in via Calepina 1, venerdì 4 febbraio 2022 alle ore 17.30.

 

Intervengono:

Sumaya Abdel Qader, sociologa e scrittrice

Fedoua El-Attari, studentessa universitaria, poetessa e promotrice culturale

Marisa Iannucci, esperta in studi islamici e questione di genere

Quejdane Mejri, informatica e presidente associazione "Pontes"

Modera:

Adel Jabbar

 

Ingresso libero - Obbligo di Green Pass rafforzato

Heimat oder Destination Südtirol? (Casa o destinazione Alto Adige?)
La prima di copertina del libro

 

Heimatpflegeverband - Südtirol/POLITiS

Heimat oder Destination Südtirol?

Tourismus in Maßen statt in Massen

Verlag Arca Edizioni, 2024

 

L'opera sarà disponibile nelle librerie dell'Alto Adige a partire dalla prossima settimana. In allegato potete trovare la scheda di presentazione e l’indice. Il testo è in tedesco con l'eccezione del capitolo 9 (di cui sono l'autore) che l'editore ha preferito venisse riportato nella sua versione originale in lingua italiana.

 

(30 agosto 2024) L'Associazione Patrimonio dell'Alto Adige – Heimatpflegeverband (HPV) ha presentato questa mattina al Waltherhaus di Bolzano un libro di particolare attualità che ha come titolo “Heimat oder Destination Südtirol?” (Casa o destinazione Alto Adige?). Come è facile comprendere il tema affrontato è quello dell'overtourism nell'ambito di una visione critica dell'industria turistica in Alto Adige/Südtirol.

Da anni ci sono avvertimenti sul sovraccarico turistico in questa realtà. I molteplici eccessi dell'overtourism sono costantemente un argomento nei media, le conseguenze negative per l'ambiente, il clima, il paesaggio e la qualità della vita investono sempre più le comunità locali.

Se un paese viene commercializzato solo come destinazione turistica, la qualità della vita della popolazione ne risente sotto diversi aspetti. Il turismo di massa di oggi minaccia anche le fondamenta di una regione turistica: il paesaggio culturale e naturale, la tranquillità, il valore ricreativo, l'ospitalità, la tanto invocata "autenticità". Una regione così abusata dai turisti può essere ancora casa? si chiede l'Associazione Patrimonio dell'Alto Adige in un comunicato stampa.

 

Mediterraneo. Alle radici del presente.
Cordoba
Ritornano gli incontri di "Salotto in città" che nella sua versione autunnale /invernale verrà ospitato dagli amici e amiche del Porteghet a Trento (piazzetta Rasmo).
 
Il 9 febbraio 2022, per il primo appuntamento del 2022, Michele Nardelli proporrà alcune riflessioni intorno al Mediterraneo dal titolo "Alle radici del presente".
 
L'incontro è aperto a tutt* e nasce dalla collaborazione tra Centro Franca Martini - Associazione Trentina Sclerosi Multipla e la Portineria de la Paix.

«Inverno liquido» su Radio Radicale nella Giornata della Terra
Un'immagine della presentazione di Roma

Un significativo spazio è stato dedicato da Radio Radicale al libro "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" nella Giornata della Terra.

Oltre all'intervista a Michele Nardelli andata in onda il 22 aprile alle ore 13.00 (https://www.radioradicale.it/scheda/696107/inverno-liquido-montagne-crisi-climatica-fine-del-turismo-di-massa-intervista-a), Radio Radicale ha dedicato una diretta della presentazione del libro a Roma di venerdì scorso nella splendida cornice della Libreria Spazio Sette in via dei Barbieri, a due passi da Largo di Torre Argentina (https://www.radioradicale.it/scheda/696175/presentazione-del-libro-di-maurizio-dematteis-e-michele-nardelli-inverno-liquido-la).

La presentazione - che ha visto la presenza di un folto pubblico - è stata coordinata da Silvano Falocco e ha visto la partecipazione di Filippo Tantillo, Paolo Piacentini e Marta Bonafoni in dialogo con gli autori Maurizio Dematteis e Michele Nardelli.