"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(1 febbraio 2019) Era previsto l'arrivo di una forte nevicata per la sera di giovedì e questo non poteva certo favorire l'afflusso di pubblico nel sobborgo di Cognola a Trento dove nella sala Polifunzionale delle Marnighe era prevista la presentazione del libro “Sicurezza”. Peraltro non si trattava nemmeno della prima presentazione che si svolgeva in città del nuovo libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli.
E invece l'incontro con gli autori, moderato dalla giornalista Rai Elisa Dossi ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha seguito fino a tarda sera gli argomenti cruciali per il nostro tempo che questo volume pone.
La prossima presentazione del libro "Sicurezza" (Edizioni Messaggero) sarà a Torino l'ormai prossimo 9 gennaio 2019 con inizio alle ore 18.30.
Si svolgerà nella prestigiosa Sala della Biblioteca del Circolo dei lettori, a Palazzo Graneri della Roccia, in Via Bogino 9.
A discuterne con uno degli autori, Michele Nardelli, sarà il professor Marco Revelli, docente all'Università del Piemonte Orientale e presidente della Fondazione Nuto Revelli.
A moderare l'incontro sarà Stefano Garzaro, giornalista e scrittore.
Per vedere la locandina dell'incontro clicca commenta.
(11 gennaio 2019) Nel cercare di descrivere quanto accade intorno a noi, mi viene spesso di usare l'espressione della filosofa Jeanne Hersch sulla necessità di «essere presenti al proprio tempo». Perché non è affatto scontata la presenza al proprio tempo, quand'anche ciascuno di noi ci viva. Anzi, vedo nel rincorrere la quotidianità e nella riduzione di ogni problematica ad emergenza, proprio l'incapacità di mettere a fuoco il proprio tempo. Che invece richiederebbe di alzare lo sguardo e di scorgere anche in avvenimenti apparentemente banali i suoi segni.
Essere visionari, questo dovremmo. Ma oggi questa parola – nel delirio del fare – ha assunto un'accezione negativa e così tutto ciò che è pensiero, lavoro intellettuale, politica viene generalmente guardato con disprezzo, quasi non ci fosse più niente da capire e non avessimo più bisogno di vedere lontano. Né per terra, né per mare. Eppure senza bussole – ovvero chiavi interpretative – non si va da nessuna parte e così siamo caduti nel paradosso che in un tempo ricco di informazioni, mai siamo stati così ignoranti.
Vedere nelle cose di ogni giorno la profondità, per questo nasce la poesia. Così avverto la mancanza di Fabrizio De Andrè e del suo sguardo. E per quanto le sue creature ancora ci aiutino ad osservare il dolore e la bellezza del mondo, mi manca la sua genialità nell'osservare le moderne spoon river di questo nostro tempo. La sua dolcezza nel raccontarci la maternità di Maria come il fascino dell'incontro di civiltà che ci hanno portato i naviganti e le città mediterranee, il bisogno di interrogarci sul potere a fronte del nostro accomodarci sul presente come il non saper riconoscere il dono di Dio in chi sa leggere il libro del mondo. Così ogni volta Fabrizio sapeva stupirci.
di Lea Melandri*
(29 dicembre 2018) L’odio e i veleni che l’Occidente ha sparso nel mondo, i suoi stessi “valori” – denaro, competizione – gli ritornano indietro ingigantiti e lo mostrano per quello che realmente è: già contaminato da quella “barbarie” che ha contribuito a far crescere respingendola fuori di sé, fingendosi un’innocenza mai conosciuta. Per una specie di “contrappasso”, la parte del mondo che si è pensata dispensatrice di “progresso” e di civiltà, si trova oggi costretta a contare sul proprio territorio le piaghe che ha inflitto ad altri, con le sue industrie, le sue bombe, i suoi consumi illimitati.
Roberto Curci
Via San Nicolò 30
Traditori e traditi nella Trieste nazista
Il Mulino, 2015
Un libro tragico e avvolgente attraverso i personaggi dell'occupazione tedesca di Trieste e di una città che più di ogni altra vive nella propria falsa coscienza.
«... I delitti della Risiera restano impuniti, le ceneri dei “giustiziati” si sono sparse nelle acque del Vallone di Muggia dove, metodicamente e tranquillamente, venivano scaricate a carrettate, sotto gli occhi di diversi testimoni.
A qualcuno dei criminali dell'Abteilung R penserà – a tempo debito – la giustizia tedesca, ai tanti collaborazionisti indigeni non penserà nessuno. Il Governo militare alleato, l'abbiamo visto, ha provveduto a cancellare qualsiasi documentazione “compromettente”, Mauro Grini è scomparso nel nulla, dei circa 700 ebrei triestini deportati sono tornati appena una ventina. E preferiscono, quasi tutti, tacere.
Serata di presentazione del libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli "Sicurezza" (edizioni Messaggero Padova)
Si svolgerà lunedì 3 dicembre, alle ore 20.30, presso la Biblioteca comunale di Villa Lagarina la presentazione del libro "Sicurezza". Nella serata, promossa da Social Catena, la giornalista Elisa Dossi sarà in dialogo con uno degli autori, Michele Nardelli.
Nell'ambito della Fiera nazionale della piccola e media editoria "Più libri, più liberi" - che si svolge dal 5 al 9 dicembre 2018 a Roma presso il Convention Center – La Nuvola, Viale Asia 40 (Sala Nettuno) - domenica 9 dicembre, alle ore 11.30 ci sarà la presentazione del libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli "Sicurezza" (Edizioni Messaggero Padova).
Intervengono Mauro Cereghini, già presidente del Centro per la formazione alla solidarietà internazionale di Trento, ex direttore di Osservatorio Balcani Caucaso e coautore del libro; Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente e direttore de "La nuova ecologia"; Alberto Vela, Edizioni Messaggero di Padova.
La presentazione è a cura delle Edizioni Messaggero Padova