"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

La partecipazione. Un saggio di Alessandro Branz
Populismi

(23 aprile 2018) Ricevo dall'amico Alessandro Branz questo breve saggio attorno ad un tema - quello della partecipazione e delle forme della democrazia - piuttosto controverso. Un saggio interessante che funge da introduzione ad un tema spesso trattato superficialmente. 

Branz propone un concetto innovativo di "partecipazione", con alcune indicazioni di contenuto e bibliografiche per chi voglia approfondire. Un contributo che potrà e dovrà in futuro arricchirsi - come ci ricorda Alessandro - di ulteriori riflessioni: il rapporto tra partecipazione e forma-partito e soprattutto la legge trentina sulla partecipazione che nel testo viene soo accennata, ma che per essere compresa (ed eventualmente migliorata) va inquadrata nel contesto teorico e pratico che in questo breve lavoro Branz cerca di delineare.

 

 

 

 

Volgarità minano il dialogo
Cappelli piumati

Sempre sulla questione degli Schützen a scuola, riprendo questo editoriale di Franco Rella apparso oggi sul Corriere del Trentino e che condivido in pieno.

di Franco Rella

(14 aprile 2018) Il caso degli Schützen a scuola mi ha messo in uno stato di profondo scoramento.

Pur condividendo le opinioni espresse dal preside Alberto Tomasi, da Quinto Antonelli e da Simone Casalini in un fondo esemplare, non ho grandi timori.

Immagino che i bambini delle scuole elementari, quando si vedranno in classe quei signori così bardati, con buffi cappelli con un curioso e indefinito piccolo pennacchio, penseranno a un prolungamento del carnevale, o a uno spettacolo in costume. Il che non dovrebbe portare loro molto danno.

A darmi profondo scoramento è stata invece la reazione scomposta del capo del governo provinciale, Ugo Rossi, che evidentemente quando si sente messo alle strette o criticato manifesta interamente se stesso, senza pudori.

 

Il racconto dei pescatori – Danilo Dolci a Trappeto, 1954
Borgo di Dio

La Scuola di politica Danilo Dolci, per i 20 anni dalla morte di Danilo Dolci, promuove una serata di lettura a voce alta, in italiano e siciliano.

Il racconto dei pescatori – Danilo Dolci a Trappeto, 1954

Mercoledì 11 aprile 2018, alle ore 17.00, presso Altrevie, via Caffaro, 10 - Roma (Garbatella)

In allegato il racconto che verrà letto "ad alta voce" 

Geografia commossa dell'Italia interna
La prima di copertina del libro

Franco Arminio

Geografia commossa dell'Italia interna

Bruno Mondadori, 2013



Orlo, bordo, confine, selve, monti, mare, alberi, zolla, cane, vigna, nuvole, vacca, panchina, sole, alba, tramonto, e vento, neve, pioggia, e altro vento, e altra neve, e aprile, e il verde di maggio, e il nero di settembre, silenzio senza opinioni, luce senza commenti, voglio solo che la vita sfili, se ne vada da dove è venuta, non la trattengo, non voglio trattenere niente, camminare, guardare gli alberi, non dire e non fare nient’altro che il giro dei confini, andare sempre più dentro a certi confini, non superarli, non mirare al centro, non mirare alle passioni di tutti, disertare, prendere confidenza col cielo, ma farlo senza vantarsene, non sputare parole sul mondo e sugli altri, camminare, uscire perché è uscito il sole, uscire, prendere un paese, passarci dentro, non dire nulla del giorno, non accostare niente alla solitudine, lasciarla intatta, lasciare che la solitudine faccia la sua vita, svolga la sua storia e così pure la tristezza e la stanchezza, essere stanchi tristi e soli è comunque una fortuna, i buoni sentimenti rigano il mondo come quelli cattivi, come le parole…

Cinquant'anni dopo, la poesia di Leo Ferrè
Leo e Pepee

7 aprile 1968, buon compleanno Pepee

https://youtu.be/5fVPkIn_fGA

“... Due occhi simili a lanterne
quelle che splendono nei porti
quando l’avere occhi di scorta
farebbe gola ai marinai
per osservar la notte altrui
così come uno scimpanzé
presso i Ferré
Pépée...”

 

Dal libro dell'esodo
Una delle foto di Luigi Ottani

SCAPPARE LA GUERRA

14 febbraio / 14 marzo 2018

Mostra fotografica di Luigi Ottani / Reportage dal confine greco-macedone

Presentazione volume 14 MARZO 2018 ore 17.30

 

Si è inaugurata il 14 Febbraio scorso a Milano, presso la Galleria San Fedele (via Hoepli 3/), “Scappare la guerra”, un reportage fotografico dal confine greco-macedone di Luigi Ottani e Roberta Biagiarelli, tratto dal volume Dal libro dell’esodo (Piemme edizioni).

Il corpus di opere fotografiche, in bianco e nero, documenta il viaggio dei due autori compiuto nell’estate del 2015 sulla rotta balcanica dei migranti, a fianco delle famiglie di profughi siriani iracheni e afgani, durante l’esodo sulla via dei Balcani. Si tratta di un viaggio che porta la guerra e il dolore fin dentro il cuore d'Europa e che l'artista multidisciplinare Roberta Biagiarelli, con la sensibilità e l’attenzione acquisite attraverso l’esperienza del teatro storico sociale, e il fotografo Luigi Ottani, con lo sguardo empatico e penetrante di chi cattura attimi di storia, hanno documentato in un reportage intenso.

Nowruz 2018, festa della primavera
Nowruz

E' gradito portare un fiore con sé.

Perché il Nowruz è la festa di primavera. Quella di quest'anno in particolare sarà la V edizione del Nowruz che viene è festeggiata anche a Trento secondo una tradizione persiana celebrata e che corrisponde all'inizio del nuovo anno in molti paesi come Iran, Afghanistan, Kurdistan, Turkmenistan e altri paesi dell'Asia centrale, ma anche in paesi europei come Albania, Bosnia Erzegovina, Georgia.

Si svolgerà a partire dalle ore 17.00 e fino alle ore 23.00 presso la Bookique  di Trento, in via Torre d'Augusto 29. L'ingresso è gratuito. Il programma nella locandina allegata.