"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

Presentazione del Libro «Sicurezza»
La copertina del libro

Mauro Cereghini - Michele Nardelli

Sicurezza

Edizioni Messaggero, 2018

 

La prima presentazione del libro "Sicurezza" sarà il prossimo 12 luglio, alle ore 20.00 a Bolzano, presso La Rotonda, in Via Alessandria 47B. All’interno del progetto di sviluppo di comunità La Rotonda, a cura della coop. soc. OfficineVispa e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali, alla Cultura ed al Patrimonio della Città di Bolzano, in collaborazione con la Biblioteca Civica, succursale Ortles, gli autori Mauro Cereghini e Michele Nardelli ne parleranno con Liliana Di Fede, pedagogista, e Paul Renner, giornalista e teologo.

 

 

 

«Sicurezza». Oggi (Café de la Paix, ore 20.00) la presentazione del nuovo lavoro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli
La prima di copertina del libro

Viene presentato venerdì 13 luglio 2018, alle ore 20.00 a Trento presso il Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele), il volume "Sicurezza", il nuovo lavoro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli, uscito nei giorni scorsi nella collana "Parole allo specchio" delle Edizioni Messaggero di Padova.

Più che un nuovo saggio sul tema, questo libricino (o "librone", come l'ha definito ieri sera Paul Renner nel corso della presentazione a Bolzano) è un "discorso politico" nella sua accezione più genuina, ovvero la trattazione politica di un argomento di particolare attualità, nel tentativo di sottrarre questa parola a chi la sta usando per incutere paura e di declinarla invece in maniera diversa, nel senso del "prendersi cura" delle tante facce dell'insicurezza.

A parlarne con gli autori questa sera saranno Lucia Fronza Crepaz e Antonio Rapanà, figure che con il loro impegono sociale e politico hanno testimoniato nel tempo la gioia e la fatica del prendersi cura.

Aden Arabie

Paul Nizan

Aden Arabie

Fahrenheit 451, 1994



“Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”. Un libro straordinario che mi accompagna da sempre e che oggi voglio dedicare a Giulio Regeni.

«Pubblicato a Parigi nel 1931, Aden Arabie racconta il viaggio e l'esperienza di un anno in una lontana ed esotica città d'Arabia: Aden. Nizan sottolinea la distanza tra il viaggio come "fuga", fatto per ripagarsi delle proprie frustrazioni reali, e quello invece volontario e cosciente, vissuto come indagine cruda della realtà».

Una strada di libri. Un esperimento di culture e comunità.
L'immagine dell'evento

Sabato 30 giugno, domenica 1 luglio. Via Suffragio, diecimila libri... e non è che un inizio

Un (non) festival. Diverse sfide. Ho pensato, parlato e scritto di “Una strada di libri” troppe volte. Tanto da rendere complicato oggi per me trovare un punto di partenza diverso dai precedenti, già sviluppati. Il contesto nel quale si inserisce questo articolo – il sito di Labsus – permette però di muovermi su linee diverse e complementari rispetto a quelle già battute, trovando argomenti interessanti (spero) per i lettori.

“Una strada di libri” è una sfida al caldo estivo che invade i centri storici foderati di cemento e svuotati dagli alberi. Può essere un motivo crediamo valido per saltare un fine settimana al lago o nei boschi e per passare un po’ di tempo insieme. I libri stesi sul selciato sfidano anche il cambiamento climatico che fa sembrare una cittadina alpina come Trento una zona a influenza tropicale, con almeno un fenomeno piovoso (spesso di carattere monsonico) al giorno. Incrociamo le dita.

“Una strada di libri” è una sfida che arriva alla fine di due mesi ricchi di eventi, motivo che ci ha portati a collocarci tra giugno e luglio, nel bel mezzo dell’estate. FilmFestival della Montagna, Festival dell’Economia e Feste Vigiliane sono appuntamenti ormai tradizionali, che riempiono (di persone certo, ma anche di pesanti infrastrutture) piazze e strade. Adunata degli Alpini e – in maniera sorprendente per numeri e potenza del messaggio inviato – il recente Dolomiti Pride sono stati momenti di occupazione creativa e diffusa dello spazio pubblico, non abbastanza valorizzato e anzi spesso interdetto alla libera sperimentazione dei cittadini. Speriamo di  proseguire proprio sull’interessante rotta tracciata dal Pride, modello virtuoso di ricomposizione sociale, azione collettiva, condivisione cittadina.

La nuova ossessione si chiama sicurezza
Insicurezza

di Paolo Ghezzi *

L’ossessione sicurezza. Mondo, Italia, condominio. In una esistenza già iper-tecnologica, iper-garantita, iper-assicurata, ci opprime la necessità psicofisica di sentirci e dirci sicuri.

Michele Nardelli e Mauro Cereghini, che di Balcani e di promozione della cultura di pace ne sanno parecchio, partono dalle false sicurezze della Bosnia 1992 per iniziare il loro viaggio in questa parola che oggi è una delle più abusate sul mercato della politica. Il libro, “Sicurezza”, collana “Parole allo specchio”, edizioni Messaggero Padova, è stato presentato a Trento venerdì scorso 13 luglio.

«Qui non accadrà» dicevano a Sarajevo 26 anni fa, mentre apprestavano le trincee. E gli autori commentano: “Vediamo solo quel che vogliamo vedere. È così anche per l’insicurezza e la paura. Si è diffuso in modo quasi virale, sotto pelle, un sentimento di precarietà esistenziale, come vivessimo una costante minaccia personale e di gruppo. I dati indicano il progressivo calo dei reati in Italia, ma non lo si vede e si continua a chiedere più sicurezza”.

 

Voi sapete. L'indifferenza uccide
La prima di copertina del libro

Un appuntamento di confronto utile a capire cosa sta succedendo (e cosa è già successo) attorno al tema dell'immigrazione.
Un momento per parlarne, fuori dalle bolle - arrabbiate - dei social network.

Libreria due punti presenta

"Voi sapete. L'indifferenza uccide"

Mercoledì 27 giugno 2018, ore 18.00
Cafè de la Paix, Passaggio Teatro Osele, Trento

C’è un confine sottile tra l’”aiutiamoli a casa loro” (con le sue varie sfumature e interpretazioni, tutte sbagliate) e la montante onda di odio nei confronti dei migranti, dentro e fuori il ribollente mondo dei social network. Lo raccontava in maniera esemplare Leonardo Bianchi nel prezioso reportage La gente (ed. Minimum Fax, 2017), tra fake news che si trasformano in fonti circostanziate - e ripetute all'infinito, fino a diventare discorso comune, condiviso - e comunità che si uniscono sulla base della purezza identitaria e esprimono a mezza bocca (o attraverso la voce dei loro politici di riferimento) ipotesi di pulizia etnica.

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti
Breviario Mediterraneo

Predrag Matvejevic

Breviario Mediterraneo

Garzanti, 2006

 

"I traffici dei mercanti, le migrazioni delle anguille, fughe di popoli e nascita di idee, leggende, architettura, storia, paesaggi".

 Un capolavoro che ti aiuta a comprendere l’intreccio straordinario di parole, saperi, profumi fra oriente ed occidente.

 

«... Gli arabi passavano da una sponda all'altra anche senza carte, conquistavano il mare vincendo per terra. Andavano da est verso ovest, dal Mashrek verso il Magreb - questa era del resto anche la direzione della diaspora ebraica e dell'evangelizzazione cristiana, delle varie spedizioni e trasmigrazioni dal Vicino o dal Lontano Oriente, dei popoli che andavano dietro il corso del sole e, forse proprio per questa ragione, riuscivano nelle loro imprese meglio degli altri. I conquistatori arabi occuparono Ifrkia, s'impadronirono di Alesandria, passarono sulla parte settentrionale del mare nostrum. Vennero a conoscenza di Aristotele e di Tolomeo prima di noi, nonostante l'incendio della biblioteca Alessandrina. La geografia venne tradotta in arabo sia dal greco sia dal siriano prima che lo fosse nelle lingue europee. La grande sintassi divenne il celebre Almagesto. Il geografo Al-Musadi vide anche le carte di Marino di Tiro sulle quali aveva studiato lo stesso Tolomeo. Al Batani assunse o fece sue le concezioni tolemaiche. Al-Huvarismi le completò. Al-Biruri andò persino oltre: anticipò Galileo. Le conoscenze geografiche sono state trasferite dal Mediterraneo sud orientale a quello occidentale e settentrionale...»