"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(18 marzo 2010) Utilizza la categoria del "rancore" - come definita da Aldo Bonomi - Paolo Burli, segretario generale della CGIL del Trentino, per descrivere il senso di profondo disagio che caratterizza la nostra epoca. Un malessere diffuso, trasversale, alimentato certo dalla contingenza della crisi economica, ma che scava più a fondo nel tessuto della nostra società.
Secondo Burli il mondo del lavoro è un paradigma di questi mutamenti profondi: "La precarizzazione del lavoro, la polverizzazione dei luoghi di lavoro, tutto questo ha risvolti negativi nella vita delle persone: aumentano l'insicurezza e la solitudine che portano con sé un pericoloso senso di impotenza, la frustrazione e a volte la rabbia".
Il sindacato ha un ruolo chiave nella risoluzione di questi problemi, a patto che riesca a rimodellare le forme della propria azione e le proprie categorie concettuali per cambiare il presente: "la rappresentanza, la contrattazione, l'estensione dei diritti e delle tutele attraverso un più moderno sistema di protezione sociale", questa secondo Burli deve essere l'attività fondante del sindacato.
di Michele Nardelli
(2 marzo 2010) In questi mesi una buona parte dei cittadini di Borgo Valsugana, preoccupati per le emissioni nocive dell'Acciaieria, si sono dichiarati favorevoli alla chiusura di quell'insediamento industriale. In tutta risposta i lavoratori di questa azienda hanno continuato a rivendicare il diritto al lavoro e ad un reddito dignitoso per loro e le loro famiglie, arrivando a minacciare forme estreme di protesta.
Guerra fra poveri, si è detto. Un film già visto, che ci riporta indietro nel tempo. Quando il Trentino era terra di emigrazione e di disoccupazione, nel nostro territorio si sono insediate aziende dal forte impatto ambientale e talvolta caratterizzate da produzioni nocive. Sloi, Carbochimica, Samatec... nomi rimasti nella storia industriale di questa terra e che ancora oggi evocano un triste passato, dove il bisogno di lavorare veniva prima del diritto alla salute, alla vita, molto spesso alla dignità delle persone. (...)
Il Gioco degli Specchi invita a partecipare
Assemblea Pubblica Comitato Primo Marzo
incontro con Stefania Ragusa promotrice nazionale dell'iniziativa "24 ORE SENZA DI NOI", una riflessione seria su cosa davvero accadrebbe se milioni di immigrati decidessero di incrociare le braccia ed astenersi dal lavoro.
L'iniziativa, nata in Francia, coinvolge tutta l'Italia ed altri paesi
europei. Il Gioco degli Specchi ritiene che sia ora di uscire dall'equivoco e dall'ipocrisia. Come scrive il Dossier Caritas 2009 sull'immigrazione:
"ci sono utili, ma non li vogliamo, affidiamo loro la cura dei nostri parenti più prossimi, ma ne abbiamo paura, li formiamo nelle nostre scuole, ma non concediamo loro la cittadinanza". Una giornata simbolica che rimetta a fuoco la realtà.
Un capitolo che va chiuso ed uno nuovo che si deve aprire
Da anni si discute sul destino delle Acciaierie di Borgo Valsugana. Credo sia arrivato il momento di dire chiaramente che questa azienda industriale non rappresenta affatto un patrimonio di questa terra ma, al contrario, un peso sempre meno sopportabile del quale liberarci prima possibile. Perché incompatibile sul piano ambientale e perché incompatibile anche sul piano di un progetto di sviluppo sostenibile del Trentino. (...)
La Lega dichiara guerra all'Icef, ma in verità annuncia una guerra contro i poveri a favore degli evasori fiscali. Definisce, inoltre, l‘Icef una misura di regime, invece che uno strumento di equità che va monitorato e aggiornato, al fine di renderlo sempre più giusto e solidale.
di Bruno Dorigatti