"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Lavoro e politiche sociali

Economia e democrazia. Il pensiero di Amartya Sen
Amartya Sen

di Ugo Morelli

(25 maggio 2011) Il benessere è diverso dalla ricchezza. Quest'ultima ne può essere una condizione, a patto che si combini con la giustizia, l'eguaglianza, la tolleranza, l'etica e l'attenzione allo sviluppo delle capacità.

Precarietà e diritto al futuro
In braghe di tela

Si sviluppa il dibattito sul tema del diritto al futuro. Al mio intervento su L'Adige del 9 maggio scorso sono seguiti gli stimolanti interventi di Daniela Zecca, di Edoardo Benuzzi e di Lorenzo Pomini che trovate nei commenti.

di Michele Nardelli

(9 maggio 2011) Quale idea di futuro può avere oggi un ragazzo di vent'anni? Penso dovremmo partire da qui, dal prendere atto piuttosto amaramente che è stato cancellato il diritto al sogno, nell'aver reso logori i pensieri che si fondavano sull'uguaglianza degli esseri umani come nell'aver reso difficile un progetto di vita fondato sulla sicurezza sociale, sulla possibilità di mettere su casa, sul veder riconosciute le proprie capacità.

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I confini della libertà economica
Stanlio e Ollio
(21 aprile 2011) Presentazione ufficiale a Milano della sesta edizione del Festival dell'Economia, l'evento che ogni anno per quattro giorni attira a Trento economisti, operatori dell'informazione, studiosi, statistici, imprenditori e personalità pubbliche di rilievo nazionale e internazionale. Il programma dell'edizione 2011, dedicata a "I confini della libertà economica" e in calendario dal 2 al 5 giugno è stato presentato ai giornalisti in anteprima dai rappresentanti degli enti promotori.

In Italia, il lavoro e le autonomie
lavorare in Trentino

Un confronto in occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia promosso dalla Cgil del Trentino

Sarà la segretaria generale della CGIL nazionale, Susanna Camusso, la protagonista dell'iniziativa che la CGIL del Trentino ha in programma il prossimo 29 marzo per celebrare il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Camusso chiuderà infatti il convegno intitolato "In Italia, il lavoro e le autonomie" che si terrà appunto martedì 29 marzo a partire dalle ore 15 presso l'auditorium Melotti di Rovereto (Tn). Oltre a Susanna Camusso, interverranno il segretario generale della CGIL del Trentino, Paolo Burli, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. I lavori saranno introdotti dal saluto del sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi.  

Interbrennero, attenzione al lavoro
Galleria ferroviaria

Un disegno strategico per trasferire il trasporto merci sulla rotaia. Ma attenzione al lavoro. Un'interrogazione in Consiglio provinciale.

(27 gennaio 2011) Il 21 gennaio 2011 la Giunta provinciale di Trento ha approvato, con la delibera n. 21, il Piano di riorganizzazione societaria nel settore dell'intermodalità, volto a realizzare un disegno strategico indirizzato ad agevolare il trasferimento del trasporto merci dall'autostrada alla ferrovia, assegnando il controllo della società Interbrennero spa - società che dal 1982 gestisce la piattaforma interportuale di Trento - alla società Autostrada del Brennero spa, anche attraverso il coinvolgimento della società Tecnofin Trentina spa, attualmente azionista di entrambe le società, partecipate sia dalle due Province autonome, sia dalla Regione Trentino Alto Adige/Suedtirol (le Province di Trento e Bolzano, la Regione ed il Comune di Trento detengono congiuntamente il 77,8% di Interbrennero spa).

Fiat, vince il sì al diktat di Marchionne
automobili
(15 gennaio 2011) Mirafiori, prevale il sì all'accordo. Ma il 54%, laddove ci si aspettava il plebiscito, è una mezza sconfitta. Il fatto è che - a prescindere dall'esito del referendum sull'accordo - tutta questa vicenda si configura come una sconfitta, comunque. Delle relazioni sociali, della cultura giuslavorista, della dignità delle persone. Nulla di nostalgico, né di conservatore. Ma la semplice considerazione che la forzatura autoritaria dei processi e i ricatti non portano da nessuna parte. Non c'è cultura europea dentro questo accordo, né il farsi carico responsabile di un contesto interdipendente. Solo un processo di deregolazione acuta che cerca di fare scuola nel paese. 

Produrre e lavorare meglio, con democrazia
lavoro
(8 gennaio 2011) I fatti dietro l'accordo sullo stabilimento di Mirafiori, il ridimensionamento produttivo della Fiat in Italia e il crescente orientamento finanziario, le alternative alla strategia dell'azienda. Lettera di 46 economisti sul conflitto Fiat-Fiom

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