«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Incontro pubblico promosso dai circoli del PD della Piana Rotaliana sui temi della crisi finanziaria e della valorizzazione del risparmio e delle risorse dell'autonomia.
Partecipano Michele Nardelli, consigliere provinciale, e Giorgio Valzolgher, direttore di Laborfonds
(9 agosto 2011) La politica sembra impotente di fronte al caos finanziario. Non è bastato l'accordo raggiunto in extremis negli Stati Uniti per evitare il declassamento e una situazione che ha portato quel paese sull'orlo della bancarotta. Lo stesso potremmo dire per la manovra finanziaria in Italia, che non ha prodotto alcun effetto se non quello di aggravare la situazione di divario sociale nel paese.
Lo sciopero proclamato dalla sola Cgil. Manifestazione a livello provinciale a Trento per una manovra più giusta ed efficace, ma anche a difesa dell'Autonomia.
L'appuntamento è in Piazza Duomo alle ore 9.00. La manifestazione si concluderà in via Verdi alle ore 11.00 con l'esibizione dei Bastard Sons of Dionisio.
(4 settembre 2011) L'azzardo del '92, la fase "magica" dell'euro, la crisi. "Oggi è evidente che senza una più forte integrazione economica e politica la moneta da sola non può funzionare". Ma con gli eurobond qualcosa potrebbe cambiare. "Il problema non è la Germania ma il governo che ha"
Tu, che sei stato l'artefice di una pesante manovra finanziaria nel 1992 in previsione dell'euro...
Non proprio per l'euro, che sarebbe cominciato qualche anno dopo, ma certo in quella direzione.
... vedendo adesso in che stato si trova la zona dell'euro, ti chiedi se non se c'è stato un errore nel credere che attraverso la sola moneta si potevano unificare paesi dalla struttura economica e finanziaria molto diversa? Nelle scorse settimane Prodi ha scritto che si sarebbero dovute prendere allora una serie di altre misure che si è costretti a prendere adesso «in fretta e nel dolore».
Fondamentalmente è vero. Ma ricordiamoci quello che era accaduto.
Sta per arrivare un doppio choc ed è tempo di prepararsi. Doppio perché riguarda la crisi bancaria e le finanze pubbliche. Sarà qui tra breve e nessuno ci ragiona sopra, come se bastasse non pensarci per scongiurarlo. Ecco come si svilupperà:
1. La Grecia non dispone più degli strumenti per finanziare il suo deficit, smetterà di appianare i suoi debiti, una parte delle pensioni e dei salari pubblici. Tutte le banche che hanno prestato denaro alla Grecia e le aziende che le hanno venduto armi e prodotti di prima necessità subiranno perdite.