"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Biblioteca

Il sogno dei diritti umani
la copertina
Antonio Cassese
 
Il sogno dei diritti umani
 
Feltrinelli, 2008

 

Una mappa preziosa delle principali questioni del nostro tempo. E una domanda angosciosa: perché tanta malvagità nel mondo?

Il Veneto che amiamo
copertina
Fernando Bandini, Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto
 
Il Veneto che amiamo
 
Prefazione di Goffredo Fofi
 
Edizioni dell'asino (2009)
 

La mutazione che ha cambiato l'Italia ha avuto tappe ed effetti forse più violenti, quantomeno più vistosi, in Veneto. Il Veneto non è più quello che hanno visto e ci raccontano, in un assiduo confronto tra ieri e oggi, quattro grandi scrittori e poeti.

 

S'intitola “Il Veneto che amiamo”. È un omaggio al Veneto, al Veneto dei suoi grandi vecchi inascoltati ma anche ad un territorio che più di altri interpreta la postmodernità; alla laboriosità del suo miracolo economico e alla perdita di identità di una regione sofferente; alla “mitezza dei suoi contadini” e alla delicatezza dei suoi paesaggi quando fra i suoi borghi c’era soluzione di continuità ; alla terra d’emigrazione e a quella che mal sopporta i migranti di cui non può fare a meno; alla cultura dei suoi poeti e alla curiosità di chi ha continuato descriverci come quella terra lentamente si andava trasformando.

Organizzare l'altruismo
copertina

Mauro Ceruti - Tiziano Treu

Organizzare l'altruismo

Globalizzazione e welfare

Laterza, 2010
 
 

di Ugo Morelli
 
Tra le tante conseguenze del modo di pensare dualistico che separa la qualità della vita civile e la società dall'economia, ritenendo quest'ultima qualcosa che viene prima di tutto, vi è la scissione tra interesse e solidarietà. L'interesse viene di solito associato alla razionalità e l'altruismo solidale alla morale e alla buona volontà.

Il retaggio della carità, una volta soddisfatto l'egoismo auto interessato, ci accompagna ancora oggi. Eppure i tempi sono cambiati, nonostante le politiche dominanti nel nostro paese mostrino di non tenerne conto. "Se il mondo in cui viviamo sta cambiando, deve cambiare anche lo sguardo con cui immaginare le possibilità della nostra convivenza", sostengono Mauro Ceruti e Tiziano Treu nel loro studio sulla ridefinizione del welfare e del sistema di democrazia sociale e sussidiarietà.

Pro e contro Marx
Pro e contro marx

Edgar Morin

Pro e contro Marx.

Ritrovarlo sotto le macerie dei marxismi

Erickson edizioni, 2010

 

«La concezione antropologica di Marx era unidimensionale: né l'immaginario né il mito facevano parte della realtà umana profonda, l'essere umano era un homo faber, senza interiorità, senza complessità, un produttore prometeico votato a rovesciare gli dei e padroneggiare l'universo. Sappiamo invece, come hanno mostrato Montaigne, Pascal, Shakespeare, Dostoevskij, che homo è sapiens-demens - un essere complesso, multiplo, che porta in sé un cosmo di sogni e di fantasmi».

La comunità che viene
La comunità che viene

Giorgio Agamben

La comunità che viene
 
Bollati Boringhieri, 2001

 

 

«Se dovessimo ancora una volta pensare le sorti dell'umanità in termini di classe, allora oggi dovremmo dire che non ci sono più classi sociali, ma solo una piccola borghesia planetaria, in cui le vecchie classi si sono dissolte: la piccola borghesia ha ereditato il mondo, essa è la forma in cui l'umanità è sopravvissuta al nichilismo».

 

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Romanzo Balcanico
Copertina
Abdulah Sidran
 
Romanzo Balcanico
Il cinema, il teatro, la poesia, la Storia
 
Progetto e cura Piero Del Giudice
 
Aliberti Editore (2009)

 

La mia Polonia
La mia Polonia
Jacek Kuron
 
La mia Polonia
 
Ponte alle grazie, 1990
 
 
 

Jacek Kuron è stato uno dei padri della democrazia polacca. Fra i fondatori di Solidarnosc, ministro del lavoro nel primo governo post comunista, era noto in occidente fin dalla metà degli anni sessanta. In quel periodo, ancora marxista, scrisse assieme a Karol Modzelewski una lettera aperta al partito che gli valse tre anni di carcere.

In questo libro autobiografico, vera e propria "storia intima della Polonia", Kuron ripercorre le tappe della sua avventura intellettuale e personale. Jacek Kuron ha lasciato questa terra il 17 giugno 2004.