"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
E' giunto settembre e Politica Responsabile ritrova i suoi direttori. Il primo è lo storico Giuseppe Ferrandi. Come si costruisce la memoria? Come è meglio che venga utilizzata? Su questi problemi la riflessione diventa molto attuale e investe alcuni dei tormentoni di questa estate 2010 e in particolare l'ormai super citato articolo/inchiesta di Stella e di Rizzo sul Corriere della Sera.
La Provincia che vuole togliere poteri ai Comuni, Trento che vuole controllare le valli, i Partiti che impongono le scelte ai territori. Secondo questa lettura sembrerebbe che le Comunità di valle siano nate per aumentare il potere al centro e ridurre le valli ad essere solo periferia...
di Roberto Pinter
Una lettura che traspare da alcuni interventi di chi considera le Comunità degli enti inutili o di chi cerca di essere eletto nelle assemblee delle Comunità lanciando liste civiche alternative ai partiti.
Riceviamo da Paolo Anghileri questo scritto che volentieri pubblichiamo. La Provincia autonoma di Trento, già nel corso della passata legislatura, ha assunto un impegno in questa direzione, ma che non si è ancora pienamente concretizzato. Il Comune di Trento ha approvato recentemente un ordine del giorno sul passaggio al software libero e proprio nei giorni scorsi anche il Comune di Rovereto ha annunciato la scelta dell'open source.
di Paolo Anghileri
Gli ultimi dieci anni hanno visto una vera e propria rivoluzione
nell'ambito del software libero, comunemente detto open source.
Innumerevoli progetti hanno raggiunto la maturità mettendoci a
disposizione software di standard qualitativo elevato a costo zero.
Un'ottima opportunità di risparmio anche per le pubbliche amministrazioni. (...)
(Agosto 2010) In contesti e modalità diverse, Veneto e Trentino, due manifesti regionali suggeriscono di cambiare schema di gioco, ripensare la politica a partire dai territori e dalle loro straordinarie energie, guardando al federalismo in una prospettiva europea.
Esiste un'altra narrazione? Di questo paese, dei suoi territori, delle connessioni con i flussi della globalizzazione, delle paure che ne vengono? È a questa domanda che la politica che non si riconosce nel berlusconismo è chiamata a rispondere. Perché fino ad ora il centrosinistra questa altra narrazione non ha saputo proporla...
Ne parliamo su www.politicaresponsabile.it
(19 luglio 2010) Questa torrida estate ci invita a sognare lunghi soggiorni in montagna e stimola una domanda: le montagne sono un semplice corrugamento della crosta terrestre, una barriera all'orizzonte degli uomini, un mero dato geografico? No, per fortuna. L'universo delle montagne rappresenta un insieme di valori, un sistema di riferimenti che caratterizza la vita quotidiana di milioni di uomini e donne.
Ne parliamo in www.politicaresponsabile.it con Roberto Bombarda