"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(13 luglio 2010) Cinque capitoli (Il Trentino deve riflettere, Aprire un nuovo confronto sociale, Chi partecipa, Un'autonomia responsabile e consapevole, Un'agenda possibile), due cartelle e mezza, ventidue firme di mondi diversi: questo il "manifesto per la Comunità responsabile" presentato oggi a Trento. Un utile contributo per il Trentino del futuro.
(21 giugno 2010) Il nuovo direttore di "Politica è responsabilità" è Ottorino Bressanini, già assessore provinciale alla riforma istituzionale e agli enti locali, uno dei padri delle Comunità di valle, a cui abbiamo chiesto una breve riflessione sul significato di questo nuovo ente per il governo del territorio. Discutine su "Politica è responsabilità".
«Il 2010 si sta dimostrando come un anno terribile per le economie di gran parte del mondo, a partire dall'Europa. Il crollo della Grecia, il rischio di una crisi drammatica in Portogallo, Spagna e Irlanda, la sofferenza profonda dell'Italia, le difficoltà dei paesi più sviluppati segnalano l'esistenza di cause profonde nel cattivo funzionamento delle nostre economie...»
(24 maggio 2010) Inizia così la tesi di Giulio Marcon, responsabile della campagna "Sbilanciamoci" e nuovo direttore responsabile (come per i precedenti a rotazione per quindici giorni) di www.politicaresponsabile.it . Il tema, come forse si è capito, è la sostenibilità delle nostre economie come dei nostri stili di vita.
I direttori di quotidiani e Tg firmano un documento: "Non verremo meno al dovere di informare"
(25 maggio 2010) Ecco il testo del documento comune concordato dai direttori delle maggiori testate italiane che hanno preso parte all'incontro promosso dalla Fnsi sul ddl intercettazioni.
"I direttori e le redazioni dei giornali italiani, con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, denunciano il pericolo del disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche per la libera e completa informazione. Questo disegno di legge penalizza e vanifica il diritto di cronaca, impedendo a giornali e notiziari (new media compresi) di dare notizie delle inchieste giudiziarie - comprese quelle che riguardano la grande criminalità - fino all'udienza preliminare, cioè per un periodo che in Italia va dai 3 ai 6 anni e, per alcuni casi, fino a 10.