"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Care e cari,
nei giorni scorsi, per iniziativa dell'Associazione "46° parallelo" è uscita nelle librerie la prima edizione dell'"Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo". Racconta di un mondo dilaniato da guerre di diversa intensità, alcune delle quali che si trascinano da anni senza soluzione generando così nuove aree di destabilizzazione, altre che coprono situazioni di massima deregolazione dove prosperano traffici di ogni tipo e moderni business, altre ancora hanno a che vedere con il controllo delle materie prime, ieri il petrolio, oggi l'acqua.
di Michele Nardelli
Le immagini e le informazioni che riescono ad uscire fra mille difficoltà dall'Iran descrivono un paese sull'orlo della guerra civile. (...)
di Tonio Dell'Olio
(da Mosaico dei giorni)
"Scontro politico" è una delle espressioni più ascoltate, lette, abusate degli ultimi tempi. E forse non è nemmeno quella più violenta. Ci sarebbe da chiedersi cosa centra la categoria dello scontro che è sinonimo di zuffa, mischia, rissa... con la politica che per sua stessa natura è dialogo, confronto, dibattito...
Mattinata d'ebbrezza
Oh mio Bene! Oh mio Bello! Fanfara atroce su cui non vacillo! Cavalletto fatale! Urrà per l'opera inaudita e per il corpo meraviglioso, per la prima volta! Ebbe inizio fra le risate dei bimbi, finirà grazie a loro. Questo veleno resterà in tutte le nostre vene anche quando, voltasi altrove la fanfara, verremo restituiti all'antica disarmonia. Oh in questo momento, noi così degni di queste torture! raduniamo con fervore la sovrumana promessa, questa demenza! L'eleganza, la scienza, la violenza! Ci hanno promesso di sotterrare nell'ombra l'albero del bene e del male, di deportare le onestà tiranniche, affinché rechiamo il nostro tanto puro amore. Ebbe inizio con qualche nausea e finì, non potevamo impadronirci subito di quell'eternità, finì con uno scompiglio di profumi.
Risate dei bimbi, discrezione degli schiavi, austerità delle vergini, orrore degli aspetti e degli oggetti di qui, vi consacri il ricordo di questa vigilia. Iniziata nella rustichezza, ecco ha termine fra angeli di fiamma e di gelo.
Piccola vigilia d'ebbrezza, santa! non foss'altro, per la maschera di cui ci gratificasti. Metodo, noi ti affermiamo! Noi non dimentichiamo che ieri hai glorificato ciascuna delle nostre età. Noi abbiamo fede nel veleno. noi sappiamo donare ogni giorno la nostra vita intera.
Questo è il tempo degli Assassini.
Arthur Rimbaud
In occasione della conferenza di Copenhagen, i quotidiani di 45 Paesi hanno pubblicato questo editoriale comune, appellandosi ai rappresentanti dei 192 stati presenti.
Un capitolo che va chiuso ed uno nuovo che si deve aprire
Da anni si discute sul destino delle Acciaierie di Borgo Valsugana. Credo sia arrivato il momento di dire chiaramente che questa azienda industriale non rappresenta affatto un patrimonio di questa terra ma, al contrario, un peso sempre meno sopportabile del quale liberarci prima possibile. Perché incompatibile sul piano ambientale e perché incompatibile anche sul piano di un progetto di sviluppo sostenibile del Trentino. (...)
I dati raccolti dalla Procura indicano una situazione insostenibile.
I terreni vicini all'Acciaieria Valsugana, da venerdì posta sotto sequestro preventivo, sono impregnati di diossina. La concentrazione di sostanza cancerogena riscontrata dagli inquirenti, in soli sette anni, sarebbe addirittura triplicata.