"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Si svolgerà presso la sala “Valter Maccato” della Camera del Lavoro di Padova in via Longhin 117 alle ore 17.30, l'incontro di riflessione dal titolo: “Come si costruisce il nemico”. Il relatore dell'incontro sarà Michele Nardelli che affronterà il tema a partire dal concetto così frequentemente evocato dello scontro di civiltà.
(14 maggio 2015) “Desiderio di buona politica”: potrei definire così l'incontro che si svolge alla Camera del Lavoro di Padova nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Una sala di attivisti sindacali, di rappresentanti di associazioni per la pace e di giovani che mi ascoltano con attenzione nella trattazione di un tema di grande attualità: "Come si costruisce il nemico". Un tema che potrebbe essere declinato in tanti modi e che provo a sviluppare attorno alla questione cruciale dello "scontro di civiltà".
Gli amici di Padova che mi hanno invitato stanno realizzando un percorso sul centenario della prima guerra mondiale, incontri, libri, viaggi di studio... del quale questo incontro è parte integrante. Siamo a Padova, un sindaco leghista dopo dieci anni di amministrazione di centrosinistra... siamo nella sede della Cgil dove il tema del lavoro s'incontra ogni giorno con la solitudine dei lavoratori e con il propagarsi del “prima gli italiani”.
L'inabissamento nelle acque del Mediterraneo, al largo del Canale di Sicilia di una barca con a bordo tra i 900 e i 1000 migranti nella notte compresa tra sabato 18 e domenica 19 dicembre, costituisce finora il più terrificante tributo di vite umane provocato dalla miopia delle politiche europee che (non) regolano i flussi migratori. In suffragio civile delle vittime del naufragio, tra la mezzanotte di sabato 25 aprile e l'una di notte di domenica 26 aprile, avrà luogo una veglia silenziosa.
Un momento per fare Memoria, esattamente una settimana dopo questo tragico naufragio, che colleghi i valori di solidarietà e pace che dovrebbero guidare i legislatori europei nel ridefinire le norme che regolano i flussi migratori ai medesimi valori di chi versò il suo sangue per liberare l'Italia nel 1945.
Questa veglia avrà luogo a Trento, presso l'incrocio di via Roma con via delle Orfane di fronte “All'Ombra del Baobab”, negozio aperto da due giovani africani, anche loro giunti in Italia con una delle tante "carrette del mare" che attraversano il Mediterraneo, grazie ad un bando comunitario.
di Mauro Cereghini* e Massimiliano Pilati**
(24 aprile 2015) Ci stiamo dirigendo verso un importante momento di dibattito e impegno civico, le elezioni amministrative nella maggior parte dei Comuni trentini. E' un'occasione preziosa di confronto politico e culturale sulla vita delle nostre comunità, e sul ruolo che le istituzioni locali hanno nel leggerne i cambiamenti e darvi risposte adeguate. Ci permettiamo di entrare in questo confronto senza alcuna intenzione di parte, ma per richiamare tutti – elettori, candidati e futuri eletti, quale che sia il loro schieramento – a sforzarsi di cogliere gli intrecci ineludibili fra la dimensione locale dei nostri Municipi e quella più vasta degli scenari planetari.
Basta guardare a come sono composte le classi di scuole e asili, a chi frequenta i parchi pubblici, a chi si cura dei nostri anziani, a quale sia la clientela extra-lusso negli alberghi del Garda o delle Dolomiti, alle nuove insegne di molti bar e ristoranti e così via con molti esempi possibili. Perché con la globalizzazione il mondo è entrato nelle nostre comunità. E altrettanto noi siamo sempre più intrecciati col mondo, se pensiamo ad esempio all’importanza dei mercati stranieri per i nostri prodotti, a quanti giovani trentini compiono un soggiorno di studio all’estero, o alla virtualità planetaria a cui ci tiene connessi in permanenza internet.
Dal sito www.unimondo.org un'interessante analisi di Giorgio Beretta
di Giorgio Beretta
(10 aprile 2015) Ieri al Palazzo di Giustizia di Milano, Claudio Giardiello ha ucciso tre persone e ne ha ferite gravemente altre due. Per farlo ha usato una Beretta, modello 98, calibro 9x21 (inizialmente era stato detto una Beretta calibro 7.65) alimentata da un caricatore da 15 colpi: di fatto – secondo le prime ricostruzioni – Giardiello avrebbe inizialmente sparato 13 colpi con la stessa arma, legalmente posseduta con tanto di porto d’armi (nonostante il parere - non vincolante - negativo dei Carabinieri), e al momento dell’arresto aveva ancora con sé alcuni caricatori. «Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato» avrebbe detto Giardiello subito dopo essere stato catturato.
Il caricatore non è un dettaglio di poco conto. Come riporta ancora il Corriere della Sera, Giardiello avrebbe sparato “nove colpi contro suo nipote, Davide Limongelli, 40 anni e due figli, ferendolo gravemente”. Quindi avrebbe “rivolto l’arma contro l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani, 37 anni, uccidendolo con un colpo all’altezza del cuore”. Il tutto in pochi secondi. Giardiello è stato descritto come “un paranoide ingestibile” dall’avvocato Valerio Maraniello che lo aveva difeso per imputazioni di bancarotta fraudolenta e che proprio per le difficoltà a gestire il suo cliente ha poi deciso di rimettere il mandato. Ma uno dei suoi amici più stretti non ha esitato, anche dopo la sparatoria, a definire Giardiello una persona "di buon carattere", e come “una persona molto buona”.
In occasione del Capodanno persiano si rinnova per il secondo anno a Trento la festa del Nowruz.
Per iniziativa di KVLT (associazione che divulga tradizioni e forme artistiche provenienti da culture diverse) e di Afghanistan 2014, con l'adesione del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, il Gioco degli specchi e Fondazione Poggianella, sabato 21 marzo si svolgerà a Trento, presso il Caffè Bookique (via Torre d'Augisto), una serata di festa, immagini, musica e sapori. Tutta la cittadinanza è invitata.