"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Il 3 luglio 1995 moriva Alex Langer. L'11 luglio dello stesso anno avveniva il massacro di Srebrenica in cui furono uccise oltre 8.000 persone (cifre ufficiose parlano di 10.000). Per ricordare le disastrose e disumane conseguenze della divisione e l'uomo che invece ha scritto il Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica, il Forum trentino per la pace e i diritti umani, il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e la Fondazione Alex Langer in collaborazione con Osservatorio Balcani e Caucaso, Associazione Trentino con i Balcani, Associazione Progetto Prijedor, Associazione Museo Storico in Trento onlus e Scuola di formazione politico culturale Alexander Langer, il 1° luglio propongono una giornata di incontri presso il CFSI (Vicolo San Marco 1, Trento).
Cibo tibetano, musica, immagini, parole
L’associazione di volontariato TRENTINO FOR TIBET organizza, con la collaborazione degli amici tibetani residenti in provincia una Cena tibetana per il Nepal.
Contributo minimo richiesto: 20 Euro – 10 Euro (bambini). Il ricavato dell’iniziativa andrà a favore della TASHI BOARDING SCHOOL di KATHMANDU fondata da Lama Tashi
sito: www.trentinofortibet.it
per prenotare: trentinofortibet@gmail.com – sms 3397494340
Osservatorio Balcani e Caucaso è lieto di invitarvi alla conferenza "La politica europea di vicinato in crisi? Il caso Ucraina e il futuro delle relazioni con la Russia".
I relatori saranno: ALFREDO CONTE, Servizio Europeo per l’Azione Esterna - Bruxelles; SERENA GIUSTI, Scuola Superiore Sant’Anna - Pisa; NONA MIKHELIDZE, Istituto Affari Internazionali – Roma; JENS WOELK, Università degli Studi di Trento.
Moderatore sarà EMILIO DALMONTE, Vice Direttore e Capo Settore Politico della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
24 maggio 1915 - 24 maggio 2015
Nei cinquemilaseicento anni di storia scritta sono registrate quattordicimilaseicento guerre.
«La guerra non è mai finita» scriveva James Hillman «non finisce quando la signora ben pasciuta festeggia con inni patriottici il giorno della vittoria». (J.Hillman, Un terribile amore per la guerra. Adelphi, 2005)
Richiede, invece, elaborazione, capacità di indagare i conflitti che l'hanno generata, riconoscimento del dolore dell'altro, scavare nella guerra come presenza archetipica e fare i conti con ciò che è difficile ammettere ovvero "la felicità della guerra".
Questo dovrebbe essere il compito di chi ama la pace, non «la pace dell'ingenuità, dell'ignoranza travestita da innocenza».
di Giorgio Beretta *
Il 30 marzo scorso, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio ha inviato alle competenti Commissioni di Camera e Senato la “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento” riferita all'anno 2014. Il documento, che non è ancora disponibile sui siti delle Camere (quando lo sarà, lo si troverà in queste sezioni del Senato e della Camera), è rilevante non solo per i suoi contenuti ma soprattutto perché è la prima Relazione di cui il Governo Renzi ha piena e totale competenza e titolarità.
La precedente Relazione inviata alle Camere lo scorso giugno, pur essendo stata firmata dal Sottosegretario Delrio, riportava infatti le operazioni autorizzate e svolte nel 2013, cioè le operazioni di cui erano stati titolari i governi Monti (in carica dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013) e Letta (in carica dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014). Delrio inviò alle Camere quella Relazione relativa all’anno 2013, con un certo ritardo (fu consegnata a giugno del 2014) e nel periodo intercorso il governo Renzi avrebbe potuto apportare delle modifiche al testo: ma alla luce dei fatti – la principale relazione del Ministero degli Esteri riporta la firma del precedente Ministro degli Esteri, Emma Bonino – si può chiaramente dedurre che le modifiche siano state marginali.
Si svolgerà presso la sala “Valter Maccato” della Camera del Lavoro di Padova in via Longhin 117 alle ore 17.30, l'incontro di riflessione dal titolo: “Come si costruisce il nemico”. Il relatore dell'incontro sarà Michele Nardelli che affronterà il tema a partire dal concetto così frequentemente evocato dello scontro di civiltà.
(14 maggio 2015) “Desiderio di buona politica”: potrei definire così l'incontro che si svolge alla Camera del Lavoro di Padova nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso. Una sala di attivisti sindacali, di rappresentanti di associazioni per la pace e di giovani che mi ascoltano con attenzione nella trattazione di un tema di grande attualità: "Come si costruisce il nemico". Un tema che potrebbe essere declinato in tanti modi e che provo a sviluppare attorno alla questione cruciale dello "scontro di civiltà".
Gli amici di Padova che mi hanno invitato stanno realizzando un percorso sul centenario della prima guerra mondiale, incontri, libri, viaggi di studio... del quale questo incontro è parte integrante. Siamo a Padova, un sindaco leghista dopo dieci anni di amministrazione di centrosinistra... siamo nella sede della Cgil dove il tema del lavoro s'incontra ogni giorno con la solitudine dei lavoratori e con il propagarsi del “prima gli italiani”.