«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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10 anni di Osservatorio sui Balcani
Venezia, 5 giugno 1999. Da pochi giorni le armi tacciono e gli accordi siglati a Kumanovo sembrano tenere, nonostante la beffarda occupazione dell’aeroporto di Pristina da parte dei soldati russi entrati in Kosovo prima della Nato. Anche gli aerei che partivano dall’Italia carichi di ordigni di morte per tornarsene vuoti rimangono a terra.

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L’amore verso i Balcani

Uno sguardo attento e curioso verso l’area balcanica che nasce molto tempo fa. Da quando andavo in vacanza nella vecchia Jugoslavia ma anche per quel che essa rappresentava nel contesto regionale, ovvero un paese che aveva scelto una propria strada originale, nella resistenza al nazifascismo prima e, successivamente, nella rivendicazione della propria autonomia dall’Unione Sovietica.

Progetto idroelettrico fra il Monte Altissimo e il Lago di Garda
La notizia è apparsa sui media con un grande risalto: una società leader nel campo dell’idroelettrico ha presentato un mega progetto fra il Monte Altissimo e il Lago di Garda, una centrale idroelettrica di generazione e pompaggio da oltre 1300 Megawatt.

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La bellezza di una città culturalmente viva e a colori
Domenica si rinnova il Consiglio Comunale di Trento. Un’occasione importante per dare una mano alla nostra città che pure è una bella città, dove si vive abbastanza bene, ricca di cultura prima ancora che di servizi efficienti.

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La paura e la banalità del male

di Michele Nardelli

Avere timore per un futuro incerto, laddove processi di portata mondiale investono le nostre vite quotidiane, è più che comprensibile. L’interdipendenza investe il nostro presente di cittadini (perché ogni persona responsabile si chiede ragione di quel che accade), ma anche di lavoratori (o di giovani che vivono nella precarietà), di consumatori, di risparmiatori e così via.

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Democrazia è partecipazione

«Cos’è fare politica, se non dire al tuo prossimo che non è solo?»
Per riannodare il filo di una comunicazione che si è interrotta nel perdersi della politica, nel suo smarrire la capacità di indagare sulla condizione umana.

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Sulla riforma dell'Ordinamento dei Comuni - aprile 2009

Leggo con un certo stupore le dichiarazioni rilasciate il 17 aprile all’Adige dall’Assessore Margherita Cogo a proposito dell’ipotizzato progetto di riforma dell’Ordinamento dei Comuni. Mi riferisco nello specifico all’intenzione di ridurre il numero degli assessori anche nei Comuni più piccoli (quelli sotto i 2.000 abitanti) e contestualmente azzerare la relativa indennità, ritornando ai tempi in cui l’attività amministrativa era puramente “volontaria”.

di Alessandro Branz*

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