"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Giovedì 7 luglio 2022, dalle ore 17.30 alle ore 20.30, un doppio appuntamento di incontro e lettura presso i meravigliosi spazi della Bookique, a Trento. La Seggiolina Blu e libreria due punti propongono una coppia di iniziative che si rivolgono a lettrici e lettori di ogni età.
PENSARE sarà uno spazio mensile che ci permetterà di affrontare temi ambientali affini al mercato contadino che ci ospita e ragionare insieme sul presente e sul futuro di cui dobbiamo occuparci.
Si comincia alle 17.30 con Me ne racconti un'altra...
I libri e le storie creano ponti tra chi legge e chi ascolta ed è su questi ponti che nascono le domande e le riflessioni sulle cose che ci accompagnano nella vita quotidiana, quelle belle e quelle brutte. Soledad proporrà ai bambini e alle bambine una lettura ad alta voce.
Età consigliata: dai cinque anni.
E' uscita la seconda edizione del libro “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite”.
E' una piccola buona notizia, per un insieme di ragioni.
La prima è che quella precedente è andata esaurita. Ne erano state stampate 1.500 copie e, malgrado la pandemia ci avesse tarpato le ali proprio all'indomani dell'uscita a fine gennaio 2020, la vendita in libreria e nel corso delle presentazioni è andata bene.
La seconda è che nella stesura della prima edizione non potevamo certo immaginare che di lì a qualche giorno il pianeta sarebbe stato sconvolto da un virus che avrebbe modificato le nostre vite. Eppure, come qualcuno ci ha scritto, era come se ne parlassimo in ogni pagina.
Una terza ragione è che abbiamo imparato il significato della parola “sindemia”, un intreccio di crisi in connessione fra loro, così che la tesi del libro che indicava Vaia come un messaggero veniva drammaticamente confermata creando una stretta relazione fra il cambiamento climatico, la nascita di nuove patologie e l'insostenibilità del nostro modello di sviluppo.
Infine perché Vaia, pur essendo trascorsi quasi quattro anni dall'evento di maggior impatto ambientale che ha sconvolto l'arco alpino, ci chiede di interrogarci sul futuro delle foreste dolomitiche, sulla loro fragilità e sull'urgenza di ripensare al nostro rapporto con la montagna.
Ci vediamo sabato prossimo 18 giugno 2022, alle ore 15.00, per l'incontro di restituzione del viaggio "Andalusia. Sulle tracce di Al Andalus e del Don Chisciotte".
La proposta è quella di vederci nel giardino di casa a Cadine di Trento, in via delle Camalghe 9, verso le ore 13.30. Un orario che permette anche a chi viene da più lontano di non doversi svegliare all'alba.
Il programma prevede un brindisi di benvenuto all'arrivo accompagnato da qualcosa di buono, di fare due passi in campagna per visitare l'orto e mangiare qualche ciliegia, di fare una piccola siesta e poi, verso le 15.00, di metterci nel prato a conversare fra noi. E poi, a seguire, di preparare un piatto sostanzioso. Ovviamente sono gradite delle partecipazioni culinarie che vorrete portare.
Per chi viene da fuori e intende passare la notte in Trentino, non ha che da segnalarcelo così da trovare sistemazione. Sarebbe anche nostra intenzione proporvi per la mattinata di domenica una piccola escursione a Sant'Anna (località dove si insediarono i dolciniani) e nelle malghe della zona.
A presto.
Gabriella e Michele
Nei giorni scorsi è stato lanciato un appello al Sindaco di Roma per riconsiderare simboli e toponomastica del colonialismo italiano che segnano innumerevoli luoghi pubblici di Roma. Un analogo appello è stato rivolto al Presidente della Regione Lazio. L'iniziativa prende il via dopo la pubblicazione del libro "Roma coloniale" di Silvano Falocco e Carlo Boumis (Edizioni Le Commari, 2022) e ha suscitato un dibattito pubblico tutt'altro che banale. Sappiamo bene come i simboli rappresentino molto spesso ferite aperte che andrebbero innanzitutto riconosciute, elaborate, storicizzate, sanate. Pensiamo a come il tema della toponomastica rappresenti una questione aperta e divisiva nel vicino Sid Tirolo - Alto Adige, una terra oggetto di occupazione coloniale da parte dello Stato italiano e del suo tragico ventennio fascista. In realtà in ogni città e comune abbiamo a che fare con i segni del fascismo o delle conquiste della follia imperiale: monumenti, edifici, strade e piazze che ricordano questo passato inglorioso o personaggi che, a scavare poi nemmeno molto, erano figure ignobili o generali che hanno massacrato e mandato al massacro tanta povera gente. Senza dimenticare che tutto questo coinvolge anche storie famigliari che spesso preferiamo rimuovere. Non si propone di cancellare questo passato, ma di considerarlo per quello che è stato, affinché diventi occasione per un percorso di rivisitazione critica della storia. Roma si è proposta di farlo a partire da un libro che a riaperto pagine spesso dimenticate e altrimenti destinate all'oblio. Personalmente parlo spesso della necessità di elaborare il Novecento. Pensiamoci, ma ci sarebbe lavoro per tutti. Anche nelle nostre prossimità. L'Appello che qui viene riportato, insomma, ci riguarda. Potremmo iniziare con il firmarlo, aderendovi, aggiungendo un vostro commento, scrivendo sulla mia pagina di facebook. (m.n.)
Lettera appello al Sindaco d Roma Roberto Gualtieri – Roma capitale
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La nostra città, ancora oggi, custodisce centinaia di tracce del feroce colonialismo italiano, celebrato attraverso piazze, vie, viali, larghi, ponti, lapidi, busti e palazzi la cui presenza muta permette di continuare a godere del senso di superiorità imperiale di cui sono intrisi.
Una vera e propria odonomastica coloniale che fa di Roma, con oltre 140 odonimi, il luogo d’Italia maggiormente connotato da quell’esperienza storica.
Come Lei ben sa, anche per il contributo essenziale delle seconde generazioni, è sorto ovunque, nel nostro paese, un movimento di “de-colonizzazione dello sguardo” che, nelle città, chiede di assegnare un significato nuovo, veritiero e più giusto, a quelle tracce, perché oggi é impossibile continuare a vedere statue, monumenti o vie intrise di storia coloniale in modo innocente, acritico.
Un primo intervento ha portato il Consiglio Comunale di Roma Capitale, il 4 agosto 2020, ad approvare una mozione per intitolare la fermata della metro C non all’Amba Aradam - luogo di una battaglia feroce che vide l’uccisione di migliaia di etiopi per mano dell'esercito e dell'aviazione italiana con l’uso di gas tossici – ma a Giorgio Marincola, partigiano nato in Somalia, legato al Partito d'Azione e ucciso in Val di Fiemme nel maggio del 1945.
Mauro Ceruti – Francesco Bellusci
Abitare la complessità
Mimesis, 2020
«“Complessità” è parola-rivelazione del nostro tempo e, contestualmente, parola controtempo. Forse dovremmo dire, ancora meglio, parola “inattuale”, nel senso che Nietzsche attribuiva al termine nelle sue Considerazioni inattuali. L'idea, cioè, di una realtà o di una causa che meglio di altre descrive la contemporaneità, afferra il proprio tempo, ma che è percepita come “inattuale” da chi è legato a convinzioni radicate, che si vorrebbero continuamente riconfermare seppure anacronistiche … La semplificazione è stata la via regia per realizzare l'ideale dell'onniscienza, costitutivo della tradizione moderna: giungere gradualmente e progressivamente alla conoscenza definitiva e in linea di principio completa, che avrebbe reso il mondo sicuro, dominabile, prevedibile».
Cari amici,
vi segnaliamo l'appuntamento di giovedì prossimo 26 maggio 2022, alle ore 20.00, presso la Biblioteca Endidae di Egna (BZ)
LA PRINCIPESSA RAPITA
Dal Mediterraneo all'Irlanda, viaggio in musica e parole attorno all'idea di Europa
con
Francesca Schir, chitarra e voce
Lucia Suchanska, violoncello
Mauro Cereghini, testi e letture
Le canzoni di Battiato, De Andrè, Paolo Conte e altri per un
itinerario tra libri, miti e racconti sul nostro vecchio continente.
Un nuovo appuntamento del Salotto in Città che si terrà nella cornice del Cortile de la Paix, in Passaggio Teatro Osele a Trento.
Si svolgerà mercoledì prossimo 18 maggio 2022, alle ore 10.00. Vi partecipa Michele Nardelli e il titolo dell'incontro è "Guerra e Pace".