"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

L’orso e noi. L’ultima possibilità di un percorso virtuoso.
dal blog https://pontidivista.wordpress.com/

 

di Federico Zappini

Il grande pregio del film/documentario di Andreas Pichler  “Pericolosamente vicini” è la capacità di restituire coralità a un racconto – quello attorno alla presenza degli orsi in Trentino – che negli ultimi anni è proceduto per strappi e contrapposizioni durissime, sfibrando le comunità e rendendo il dibattito pubblico spesso molto faticoso, talvolta addirittura dannoso.

Non deve essere stato facile partire da un fatto di cronaca che ha segnato la storia recente di un’intera valle alpina (l’uccisione da parte di un’orsa di Andrea Papi, nei boschi di Caldes), esplorare con quanta più delicatezza possibile il dolore di una famiglia che ha perso improvvisamente un figlio, ascoltare senza utilizzare un filtro giudicante la rabbia di una comunità che percepisce un crescente senso di incertezza e da qui percorrere – a ritroso con la memoria e in avanti con l’immaginazione – l’evoluzione di un progetto che reintroducendo l’orso lì dove per mano dell’uomo si era di fatto estinto non descrive “solo” un ambizioso esperimento ecologico/faunistico ma interroga in profondità il modo del genere umano di stare in Natura, non più esercitando un presunto potere assoluto ma riconoscendo la propria fragilità e parzialità.

 

 

Hanno occupato il Santa Chiara
Il manifesto dell'evento

Luoghi di noi

Un pregetto di INU - Istituto Nazionale di Urbanistica (Trentino)

 

Presentazione del film documentario

HANNO OCCUPATO IL SANTA CHIARA

di Andrea Andreotti

con la partecipazione di Roberto Bortolotti, Andrea Brighenti, Pierluigi Faggiani, Paolo Fedel, Luciano Martinello, Michele Nardelli, Valeria Zamboni

 

Sabato 14 settembre 2024. ore 20.30

a Trento, presso il Teatro Cuminetti, in via Santa Croce

Nuovi volti e vecchi luoghi
La prima di copertina del libro

Per iniziativa di TREVILAB, Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", presentazione del libro curato da Adel Jabbar

 

"Nuovi volti e vecchi luoghi

Paesaggi migratori in Alto Adige - Südtirol"

(Edizioni Alphabeta Verlag)

 

Ne parlano il curatore Adel Jabbar con lo storico Giorgio Mazzalira

 

Bolzano, Centro Trevi, Via Marconi 2

Martedì 10 settembre 2024, ore 17.30

Valle Varaita, dal 5 all'8 settembre il nuovo incontro del Collettivo di scrittura nato attorno a «Inverno liquido»
Un particolare del Borgo Puy de Champanesio

Si svolgerà dal 5 all'8 settembre 2024 il secondo incontro in presenza del Collettivo di pensiero e di scrittra nato attorno a «Inverno liquido». Dopo quello di Marettimo (Isole Egadi) dell'ottobre scorso, quest'anno l'appuntamento è sulle Alpi Occidentali, in Valle Varaita, nel Borgo di Puy de Champanesio (CN). 

Le modalità di svolgimento, come si può vedere dalla proposta di programma allegato, sono quelle sperimentate lo scorso anno, una prima giornata per arrivare a destinazione e per la sistemazione nelle antico borgo occitano, il secondo e il terzo giorno per affrontare gli argomenti proposti, alternando la parola con la conoscenza del territorio (siamo a 1680 metri slm e le escursioni non possono mancare), e l'ultimo giorno per un po' di relax prima del ritorno.

Non mancheranno gli incontri con alcuni ospiti di eccezione, così da rendere piene le nostre giornate di confronto.

Verso i cinque anni imparai ad andare in bicicletta
Elisabetta Vindimian in un viaggio a Sarajevo

Presentazione del libro

"Verso i cinque anni imparai ad andare in bicicletta"

a ricordo di Maria Elisabetta Vindimian

 

Un libro scritto a più mani che, da vari punti di vista, cerca di raccontare alcuni aspetti della vita di Maria Elisabetta Vindimian (scienziata della Fondazione Mach, cooperante internazionale, femminista e attivista ambientale, consigliera comunale e assessora del Comune di Lavis e tanto altro), per ricordarne, a vent’anni dalla morte, lo spirito creativo, la grande umanità, la simpatia, l’impegno e l’esempio.

 

Domenica 15 settembre 2024, ore 10.30

Auditorium comunale di Lavis

 

Seguirà un rinfresco per tutti i partecipanti.

Nel corso dell’evento saranno disponibili le copie del libro ad offerta libera. Le offerte raccolte saranno destinate al progetto “Solidali per la Solidarietà”.

 

Tempi storici, tempi biologici
La prima di copertina del libro

Enzo Tiezzi

Tempi storici, tempi biologici

Con una nuova introduzione venticinque anni dopo

Donzelli editore, 2001



Mentre con lo schiudersi del nuovo millennio la scienza celebra i fasti di risultati fino a ieri semplicemente inimmaginabili, è nello stesso tempo davanti agli occhi di tutti una crisi radicale del nostro rapporto con la natura. …

La modernità di Tempi storici, tempi biologici sta proprio nell'aver intuito l'intreccio fra economia sostenibile e fisica evolutiva, tra valori etici e politica ambientale, tra estetica e scienza della complessità.

«I tempi che ci interessano sono quelli biologici, ma la rapidità con cui i parametri di oggi si muovono è di gran lunga superiore a prima. Le modificazioni naturali, che prima avevano tempi di millenni, oggi per il duro impatto delle moderne tecnologie possono avere tempi brevissimi»

Heimat oder Destination Südtirol? (Casa o destinazione Alto Adige?)
La prima di copertina del libro

 

Heimatpflegeverband - Südtirol/POLITiS

Heimat oder Destination Südtirol?

Tourismus in Maßen statt in Massen

Verlag Arca Edizioni, 2024

 

L'opera sarà disponibile nelle librerie dell'Alto Adige a partire dalla prossima settimana. In allegato potete trovare la scheda di presentazione e l’indice. Il testo è in tedesco con l'eccezione del capitolo 9 (di cui sono l'autore) che l'editore ha preferito venisse riportato nella sua versione originale in lingua italiana.

 

(30 agosto 2024) L'Associazione Patrimonio dell'Alto Adige – Heimatpflegeverband (HPV) ha presentato questa mattina al Waltherhaus di Bolzano un libro di particolare attualità che ha come titolo “Heimat oder Destination Südtirol?” (Casa o destinazione Alto Adige?). Come è facile comprendere il tema affrontato è quello dell'overtourism nell'ambito di una visione critica dell'industria turistica in Alto Adige/Südtirol.

Da anni ci sono avvertimenti sul sovraccarico turistico in questa realtà. I molteplici eccessi dell'overtourism sono costantemente un argomento nei media, le conseguenze negative per l'ambiente, il clima, il paesaggio e la qualità della vita investono sempre più le comunità locali.

Se un paese viene commercializzato solo come destinazione turistica, la qualità della vita della popolazione ne risente sotto diversi aspetti. Il turismo di massa di oggi minaccia anche le fondamenta di una regione turistica: il paesaggio culturale e naturale, la tranquillità, il valore ricreativo, l'ospitalità, la tanto invocata "autenticità". Una regione così abusata dai turisti può essere ancora casa? si chiede l'Associazione Patrimonio dell'Alto Adige in un comunicato stampa.

 

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