"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Quella che segue è la lettera di Elena Cecchettin pubblicata dal Corriere della Sera. La sorella di Giulia fin dalle prime ore ha preso posizione perché la tragedia sia spunto di riflessione sulla violenza di genere.
di Elena Cecchettin
Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro.
La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling.
«Maurizio Dematteis e Michele Nardelli affrontano, con un’indagine serrata tra Alpi e Appennini, l’ormai insostenibile situazione dell’industria del turismo legato alla neve e allo sci alpino che si trova a dover affrontare una crisi originata dal gigantismo delle strutture abitative e degli impianti di risalita, messo ancor più in rilievo dal fatto che il cambiamento climatico sta modificando in maniera drastica la situazione che oggi vede un deciso calo delle precipitazioni nevose e, contemporaneamente, un evidente scioglimento dei ghiacciai. Questo libro affronta vari problemi: dall’incombente crisi economica di un settore, al contraccolpo sociale e demografico che investirà zone già molto fragili per gli evidenti disequilibri, all’ingombrante presenza di strutture ormai inutili e obsolete, al recupero di spazi strappati alla natura. Con il costante richiamo che l’uomo non può pensare esclusivamente all’economia»
(Le motivazioni con le quali la Giuria del Premio letterario Leggimontagna 2023 e la Fondazione Dolomiti Unesco hanno assegnato a "Inverno liquido" il Premio speciale Dolomiti patrimonio dell'umanità Unesco)
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Nell'ambito della rassegna "I martedì del CAI" e con il patrocinio del Comune di Padova
Martedì 24 ottobre 2023, alle ore 21.00
presso la Sede del CAI in via Gradenigo 10 a Padova
si svolgerà la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"Inverno liquido
la crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(DeriveApprodi, 2023)
Gli autori Maurizio Dematteis (da remoto) e Michele Nardelli (in presenza)
dialogheranno con il pubblico.
Sabato 21 ottobre 2023, alle ore 17.00
presso la Biblioteca Civica di Vipiteno, in via Dante n.9
si svolge la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(Derive Approdi, 2023)
Premio Speciale Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO a Leggimontagna 2023
A parlarne con uno degli autori, Michele Nardelli
ci sarà la direttrice della Biblioteca Civica Karin Hochrainer e il pubblico presente.
di Diego Cason
Nella storia umana la pace è transitoria, una fortunata contingenza, prodotta e protetta da una solida barriera di iniquità, figlie del predominio. Lo sapeva già Esiodo 2800 anni fa:
O Perse, ascolta tu la Giustizia, né mai favorire
la Prepotenza: ch’è male pel debole; e il forte, ancor esso
non la sostien leggera, ma sotto il suo peso s’aggrava,
quand’ei nella Follia della colpa s’imbatte. Assai meglio
vale seguir l’altra via, che guida a Giustizia: Giustizia
sempre alla fine trionfa, lo stolido impara a sue spese.
La pace è un’aspirazione utopica che, come il fuoco, deve essere quotidianamente alimentata. Se la fiamma dell’utopia langue o si estingue l’armonia è perduta e con essa la pace. Anche Pindaro tre secoli dopo, a proposito di Atene, scrive:
Quivi abita, insieme con Ordine e Giustizia sua suora, per cui
in pie’ le città restan salde, e Pace, datrice di beni,
figlie auree di Tètide dal savio consiglio.
Tracotanza, ch’è madre superba
dell’Odio, sanno esse respinger lontano.
Pindaro associa, come è necessario, per avere un’armonia duratura, le tre figlie di Tètide. La loro madre ebbe anche un figlio maschio, Achille, simbolo della prepotenza, condannato alla perenne guerra alla quale si adattò, credendosi immortale, perché ambiva la gloria. Il conflitto e il violento massacro dei fratelli stanno scritti nella natura ferina dell'uomo. Per ottenere la pace è necessario rifiutare il destino e desiderare qualcosa di meglio da condividere con gli altri.
Ci siamo anche noi con "Inverno liquido" fra le opere finaliste del Premio letterario Leggimontagna 2023. C'è dunque attesa per la cerimonia di premiazione di sabato 14 ottobre a Tolmezzo. Quello che segue è il Comunicato della Segreteria del Premio Leggimontagna.
Si apre venerdì 13 ottobre, a Tolmezzo, Leggimontagna 2023: a inaugurare la 21ª edizione del premio letterario promosso dall’Asca, l’associazione delle sezioni Cai di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale, l’atteso appuntamento con Hervé Barmasse, già sold out nelle prenotazioni.
Il noto alpinista, impegnato in un tour in tutta Italia per narrare le bellezze della montagna e parlare di alpinismo e di tutela dell’ambiente, incontrerà il pubblico della nostra regione nella conferenza “Oltre l’orizzonte” (ore 21, Teatro Candoni). Anche attraverso immagini e filmati Barmasse ripercorrerà le proprie esperienze, raccontando ciò che si nasconde dietro all’attività alpinistica, in cui il coraggio delle decisioni è sempre intrecciato alla fragilità e alla paura, in parete come nella vita.
Sabato 14 ottobre il tradizionale momento delle premiazioni con libri, autori ed editori presentati dalla giornalista Francesca Spangaro (ore 17, Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia). Si scopriranno i titoli vincitori, selezionati dalle giurie tra le 98 opere che hanno partecipato al concorso nelle categorie narrativa, saggistica e guide.
In collaborazione con la Fondazione Dolomiti Unesco anche quest’anno verrà assegnato il premio speciale Dolomiti Unesco al saggio che maggiormente interpreti i valori del patrimonio mondiale, mentre il carnico Lino Di Lenardo, alpinista di lungo corso e componente del Soccorso alpino, riceverà il riconoscimento di Amico alpinista 2023.
(29 ottobre 2023) Sono trascorsi cinque anni dalla tragedia di Vaia. Da quel 28 ottobre 2018 quando il ciclone extratropicale si depositò sul territorio dolomitico lasciando dietro di sé la devastazione di 42.525 ettari di bosco, insieme ad altre conseguenze sul piano ambientale e idrogeologico. Si trattò dell'evento naturale di maggior impatto ambientale mai registrato nell'arco alpino, come conseguenza della crisi climatica che segna il nostro tempo. Il ciclone - inedito in un'area tradizionalmente temperata come il Mediterraneo - era partito infatti nella sua propaggine occidentale proprio come effetto dell'aumento della temperatura in superficie del mare cresciuta quell'anno di circa tre gradi.
Non si tratta però di una semplice ricorrenza. Nel corso di questi cinque anni gli effetti di Vaia si sono misurati in vari modi e ancor oggi intere aree boschive sono ancora li come la forza del vento li ha lasciati. C'è però un effetto collaterale più grave di altri: si chiama bostrico tipografo. Un coleottero sempre presente nelle Alpi ma che, proprio in relazione alle conseguenze degli eventi estremi prodotti dalla crisi climatica, dall'infragilimento di boschi monocolturali e dalla temperatura media nell'arco alpino che ha già raggiunto la crescita di due gradi centigradi, ha trovato una condizione particolarmente favorevole ad una sua anomala proliferazione. Che porta alla morte nell'arco di una stagione dell'abete rosso aggredito.
Un interessante incrocio narrativo tra fiction e interpretazione della realtà che ci circonda.
Venerdì 29 settembre 2023, alle ore 18.00, presso la Libreria "due punti" di Trento in via San Martino, ci sarà la presentazione del romanzo di Maurizio Galeazzo
"L’ultimo millennio"
(Porto Seguro, 2022)
A dialogare con l'autore un suo vecchio amico, Michele Nardelli
One, primo androide positronico di nuova generazione ideato e prodotto al mondo, vive il cambiamento in atto del nostro pianeta, sempre più disastrato dalla crisi climatica, dalle guerre termonucleari e altri eventi nefasti che costringono nuovi assetti politici. Sorgono così quattro nuove entità parastatuali, in cui sono costruite le new towns, dove risiedono i ricchi.
Nel corso del millennio, però, la mutazione di una specie dell’ordine dei Blattodei, la Blatta orientalis, fa sì che questa, prenda il sopravvento. L’orda di insetti, guidata dal suo leader Gregor Samsa, insorgerà per riuscire a conquistare il pianeta, provando lo scontro con gli ultimi superstiti del genere umano. Come si concluderà la battaglia finale?