"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Mondo

L’impegno di pace e sicurezza in Somalia: molti attori internazionali, poca conoscenza del terreno
Africa
L'impegno di pace e sicurezza in Somalia: molti attori internazionali, poca conoscenza del terreno

di Mario Raffaelli

(14 maggio 2011) La Somalia riassume i problemi e le fratture che attraversano il Corno d'Africa: sicureza e governabilità, povertà e sviluppo, islam e fondamentalismo, migrazioni e rifugiati, pastoralismo e agricoltura, proliferazione delle armi leggere, competizione per l'uso delle risorse idriche. Questi aspetti, singolarmente e/o in combinazione, sono alla base dei conflitti in quest'area. Infatti, nella strategia europea del 2006 per una partnership per la pace, la sicurezza e lo sviluppo del Corno d'Africa, si sottolinea l'esistenza di «un sistema regionale d'insicurezza», nel quale conflitti e crisi politiche si alimentano vicendevolmente.

Per interrompere questo ciclo di violenze, è necessario un approccio regionale. Dal 1996 l'Igad (che rappresenta il Corno d'Africa "allargato", con Etiopia, Eritrea, Kenya, Uganda, Sudan, Somalia e Gibuti) ha aggiunto ai suoi compiti la mediazione dei conflitti, negoziando due processi di pace: il "Sudan Comprehensive Peace Agreement", siglato il 9 gennaio 2005, e la "Conferenza di riconciliazione somala", conclusasi nell'ottobre del 2004. Nel primo caso, la comunità internazionale (con gli Stati Uniti in prima fila) ha accompagnato efficacemente la difficile transizione, nel secondo non altrettanto.

Non solo nucleare. C'era una volta il Golfo del Messico...
Piattaforma petrolifera

(17 aprile 2011) Lo scorso anno per un paio di mesi, quando il petrolio, inarrestabile, sgorgava dal fondo del mare, la macchia nera ha turbato le coscienze. Erano in discussione: l'ambiente contro i modelli opulenti; il diritto pubblico di fronte alla forza delle multinazionali. Anticipiamo stralci di uno scritto più ampio in via di pubblicazione.

di Guglielmo Ragozzino (da www.sbilanciamoci.info)

La Bp story, la vicenda che prende nome dalla Bp, terza impresa petrolifera mondiale, obbliga a riflettere quanto sia importante e al tempo stesso pericoloso estrarre petrolio al giorno d'oggi, quali regole esistano, più o meno rispettate, quante tecniche, quante conoscenze teoriche e pratiche e quanti capitali siano coinvolti e come siano potenti e ricche di storia le compagnie del settore.

Acqua e nucleare, due battaglie decisive
sul mare
di Emilio Molinari

(1 aprile 2011) Tra poco 50 milioni di italiani dovrebbero recarsi alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Per impedire il quorum il governo ha negato l'election day, per il solo voto di un radicale e l'assenza di 10 parlamentari del centro sinistra. 400 milioni spesi per evitare il quorum. Nazionalmente il PD evita ancora di prendere una posizione pubbica per il sì ai referendum. Teme di dividersi al proprio interno, mentre centinaia di realtà di questo partito si stanno esprimendo e si impegnano per i Sì!

Fukushima brucia
La centrale di Fukushima

(28 marzo 2011) L'allarme sulla situazione della centrale nucleare di Fukushima è tutt'altro che rientrato e il grado di allarme per l'incidente nucleare è salito a livello 6 su scala di 7 (Chernobyl). I dati che emergono dall'analisi delle acque e dell'aria indicano che la situazione diventa ogni giorno più grave, nonostante le rassicurazioni da parte della Tepco. Le ultime notizie rendono noto che nel reattore numero 2 della centrale giapponese di Fukushima i livelli sono 100 mila volte superiori alla norma, a causa, probabilmente, dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha ammesso il portavoce del governo, Yukio Edano. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ieri aveva reso noto che la soglia massima era stata superata di 10 milioni di volte. Poi si è corretta: 1.000 millisievert/ora, appunto 100 mila volte oltre la norma.

La cena per Yassing
Sarà una fantastica cena a base di cibi africani per sostenere il progetto "Una Scuola per Yassing in Mali". Alle ore 21.00 ci sarà l'estrazione dei biglietti della lotteria di beneficenza "Una scuola per il Mali". Il costo è di soli 15 euro.
La scuola in Mali è già stata realizzata ed ora abbiamo bisogno di un cospicuo numero di amici per sostenerne i costi. La cena sarà solo l'inizio.
Vi preghiamo, quindi, di passare parola (2 telefonate - 2 mail - 2 passaparola ciascuno) e prenotarvi entro domani. Durante la serata vi sarà l'occasione per vedere le foto scattate da Maria Negri e Laura Ruaben nel viaggio di qualche settimana fa a yassing in Mali. Prenotazioni: o tramite mail (laura.ruaben@aclitrentine.it) o tel 0461/277277
Grazie. Vi aspettiamo numerosi. 
Fabio Pipinato
presidente IPSIA del Trentino

Allarme nucleare in Giappone
tsunami in Giappone

(12 marzo 2011) Dopo il devastante terremoto che ha colpito ieri il Giappone e lo tsunami che ne è seguito che ha spazzato via interi villaggi e città (ogni stima sul numero delle vittime appare azzardata) sono seguite oggi nuove scosse. Ma la preoccupazione maggiore viene dalle centrali nucleari disseminate nel paese del sol levante.

Mentre i sostenitori del nucleare si affannano a tranquillizzare l'opinione pubblica mondiale sulla sicurezza degli impianti, un'esplosione ha devastato una parte della centrale di Fukushima. Le immagini parlano da sole e centinaia di migliaia di persone vengono in queste ore evacuate dalle zone a rischio.

http://tv.repubblica.it/copertina/l-esplosione-all-impianto-di-fukushima/63922?video

Anche in Italia, sottoposta da mesi da una martellante propaganda a favore dell'energia nucleare, la lobby nuclearista non demorde. E dalle televisioni pubbliche e private proseguono nella disinformazione.

Il Trentino è territorio denuclearizzato (vedi la mozione approvata un anno e mezzo fa dal Consiglio provinciale) e questa cosa deve essere chiara a tutti.

Cambio di prospettiva. Montezuma scopre l'Europa
donna messicana

(27 dicembre 2010) «L'uomo incontrò se stesso e non si riconobbe». Nulla meglio delle parole di Ernesto Balducci possono descrivere il senso grandioso e tragico della "conquista" delle americhe.

Nell'avvicinarmi a quest'altro mondo di là dell'Atlantico ho fra le mani un libricino delle Edizioni cultura della pace del 1992, la cui lettura mi riempie di commozione per l'affinità di sguardo e insieme per quanto si sia infranta la speranza che padre Balducci aveva riposto in quel fatidico cinquecentenario immaginato come un "anno di grazia" che avrebbe potuto far incontrare il conquistatore e il conquistato, Cortés e Montezuma. Ma non andò così.

Le nostre rotte sono più confortevoli e veloci. Così da questa sera lo sguardo assumerà una diversa angolazione, quella che viene da quello straordinario osservatorio che rappresenta il Messico. Di questo viaggio proverò a raccontare le suggestioni, i chiaroscuri, i profumi... attraverso le parole e le immagini che saprò raccogliere in questi giorni che pure vorrebbero essere di riposo. Certamente saranno dedicate al piacere di rivedere ed abbracciare gli amici Carlos e Pano ai quali ci lega un'amicizia intensa che nasce chissà dove... forse nel profondo di un sentirsi parte di un'umanità senza più bandiere ma non per questo consapevole di un'unica comunità di destino.

A proposito, quel libricino s'intitolava "Montezuma scopre l'Europa".