"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Nell'ambito della rassegna di eventi culturali "Percorsi trentini: storie, ambiente, cammini - Incontri con autori del territorio" promossi dall'associazione culturale "Ecomuseo sull'acqua Chiarentana, in collaborazione con il Comune di Levico Terme, la Biblioteca comunale, la Piccola Libreria, le Terme di Levico
Mercoledì 12 aprile 2023, alle ore 20.30
Palazzo delle Terme, Sala Senesi, a Levico (via V.Emanuele 10)
presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
«Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa»
(Derive&Approdi, 2023)
con
Roberto Barbiero, climatologo e divulgatore scientifico
Michele Nardelli, co-autore del libro
Modera la conversazione
Danilo Fenner, giornalista
Il Comune di Gallio (VI), la Carovana delle Alpi e Legambiente dell'Altopiano dei 7 Comuni - in occasione dell'uscita del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli "Inverno liquido" (DeriveApprodi, 2023) - vi invitano a partecipare al Convegno
Oltre la neve:
adattamento e sviluppo delle comunità locali e delle destinazioni turistiche, anche in assenza di manto nevoso.
che si svolgerà sabato 15 aprile 2023, con inizio alle ore 16.00 presso l'Auditorium dell'Istituto Comprensivo di Gallio (VI)
Di seguito il programma.
Zibaldone è un programma radiofonico curato da Steven Forti sulle onde di Radio Contrabanda, una storica radio libera barcellonese con sede nella centralissima Plaça Reial.
Steven vive a Barcellona dal 2006 dove è arrivato prima per il programma Erasmus e in seguito, dopo la laurea all'Università di Bologna, grazie ad una borsa di dottorando intorno ai temi della ricerca storica sulla Spagna e la Cataluña.
Oltre alla Radio e a numero se collaborazioni con riviste e giornali italiani e spagnoli, Steven partecipa alla realizzazione di un Festival musicale appena nato: Cose di Amilcare (www.cosediamilcare.eu). Il riferimento è ad Amilcare Rambaldi, lo storico fondatore del Club Tenco di Sanremo (1972). Una rassegna musicale, ma non solo, patrocinata dallo stesso Club Tenco in collaborazione con il BarnaSants di Barcellona (festival dedicato alla canzone d’autore).
Nei giorni scorsi, la puntata del programma Zibaldone dedicata ai temi del cambiamento climatico e delle guerre della memoria aveva come titolo “Inverno liquido e storia contesa”.
Sotto i colpi della crisi climatica, i territori di montagna devono ripensarsi, e superare il turismo di massa.
di Flavio Pintarelli *
Non più tardi di un anno e mezzo fa, le conseguenze del riscaldamento globale sulle regioni di montagna sembravano oggetto di dibattito soltanto tra specialisti ed esperti, o al centro degli interessi delle poche comunità locali dove il loro impatto era già evidente. Poi qualcosa è cambiato. All’inizio della stagione sciistica del 2021, i media austriaci hanno pubblicato le foto di alcune piste da sci che, innevate in modo artificiale, spiccavano con il loro candore nel paesaggio circostante verde e marrone. Non erano le prime immagini a documentare il fenomeno, ma sono state tra le prime a diventare virali.
Qualche mese più tardi sono girate molto altre foto, quelle delle olimpiadi invernali di Pechino 2022. Oltre alle piste di sci alpino innevate artificialmente in un panorama brullo, ha colpito molti anche il trampolino costruito a fianco ai resti di una vecchia acciaieria in disuso. Quelle immagini riuscivano a far dialogare insieme un simbolo della modernità, il complesso industriale dismesso, e uno della “post modernità”, il trampolino innevato artificialmente, dando così voce al discorso sull’Antropocene come eredità spettrale dell’utopia moderna. Nell’estate dello stesso anno, un seracco di ghiaccio si è staccato dal corpo della Marmolada ed è rovinato a valle, portando con sé le vite di 11 persone. Nessuno ha potuto fare a meno di notare che il crollo si era verificato dopo settimane di temperature ben al di sopra delle medie del periodo. L’ondata di calore a cui è stato attribuito il crollo sulla Marmolada non ha più smesso di accompagnarci. Tramutata in siccità, è diventata un tema ricorrente della cronaca e una presenza fissa nel panorama mediatico degli ultimi mesi.
Cittaslow International, Fidapa, Age promuovono la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(Derive&Approdi 2023)
Mercoledì 5 aprile 2023, ore 18.00
Sala Cittaslow International, Palazzo dei Sette, via Cavour 87, Orvieto
Incontro con l'autore Michele Nardelli
in dialogo con Pier Giorgio Oliveti
Una nuova presentazione (la quarantacinquesima) del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di di massa
(Derive&Approdi, 2023)
si svolgerà giovedì prossimo 6 aprile, alle ore 21.00
nella città di Macerata
presso il CSA Sisma, in via Alfieri 8
In dialogo con uno degli autori,
Maurizio Dematteis,
ci sarà
Wu Ming 2,
scrittore e attivista del Comitato "Un altro Appennino è possibile"
I promotori dell'incontro - CSA Sisma e C.A.S.A. (Cosa Accade Se Abitiamo) invitano gli interessati
alle ore 19.00 per un aperitivo conviviale
alle ore 21.00 per la presentazione.
“La crisi climatica e la siccità vanno affrontate subito e in maniera realmente efficace. Non servono slogan e soluzioni estemporanee ma interventi integrati che vadano oltre l’emergenza mettendo in campo una politica idrica che favorisca l’adattamento ai cambiamenti climatici.”
Questo l’appello che le associazioni CIPRA Italia, CIRF, Deafal, Dislivelli, Federazione Nazionale Pro Natura, Federparchi, Free Rivers Italia, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness e WWF Italia lanciano oggi. Serve un’azione politica che vada oltre l’emergenza con la messa in atto di efficaci “piani ordinari”. La grave crisi idrica in corso è senza dubbio da inquadrare nella epocale crisi climatica ed ecologica in atto e come tale va approcciata in modo strutturale, affrontando le cause e non correndo dietro ai sintomi: bisogna dunque evitare risposte emergenziali e analizzare il problema con competenza, per individuare soluzioni realmente efficaci e durature.
L’attuale azione di Governo - come dimostrato anche dal DL Siccità appena approvato - basata esclusivamente su interventi infrastrutturali, su un’estensione dell’approccio commissariale e su un’ulteriore artificializzazione di un reticolo idrico già prossimo al collasso, appare assolutamente inadeguata. Le associazioni puntano su un approccio integrato e su una forte diversificazione delle azioni, ricorrendo ove possibile a soluzioni basate sulla natura che sono multiobiettivo e spesso più economiche e di maggiore impatto per andare oltre l’emergenza.
La prima azione necessaria è ricostituire una regia unica, da parte delle Autorità di bacino distrettuale, attualmente marginalizzate, per costruire protocolli di raccolta dati e modelli logico/previsionali che permettano di conoscere il sistema delle disponibilità, dei consumi reali, della domanda potenziale e definire degli aggiornati bilanci idrici. Disseminare il territorio di nuovi invasi non è la risposta. Nessuna opposizione “ideologica”, ma sono una soluzione che ha molte controindicazioni per cui è semplicemente scriteriato affidarsi esclusivamente ad essi, soprattutto se non si tratta più dei “laghetti” collinari di piccole dimensioni richiesti da alcune associazioni di categoria bensì di vere e proprie dighe, oggetto di vecchi progetti che vengono recuperati e spacciati per misure miracolose ogni qual volta c’è odore di nuovi finanziamenti.