«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani». "Manifesto di Ventotene"
Ricorre oggi, 25 luglio, il trentaquattresimo anniversario della morte di Vladimir Semënovič Vysotskij (Volodja), poeta, cantante, attore russo che negli anni '70 divenne uno dei simboli del libero pensiero in Unione Sovietica. Il suo cammino si concluse a Mosca il 25 luglio 1980. Nel 1993 gli venne assegnato il Premio Tenco e nell'occasione venne registrato un album tributo intitolato Il volo di Volodja ad opera di numerosi cantautori italiani facenti capo al Club Tenco. Nel disco compare anche come ultima traccia la canzone Ochota na volkov, cantata dallo stesso Vysotskij. In omaggio a questa figura di intellettuale e poeta libero vi propongo questo video accompagnato da uno dei capolavori di Vysotskij, "Il bagno alla bianca" interpretata da Cristiano De Andrè.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=SXCdZ-HF2t8
Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.
Proprio qui, nel calore più languido
il vapore mi infiammerà
brucerò nella brace i miei scrupoli
la mia voce si scioglierà.
Proprio qui, sul mio segno indelebile,
l’acqua gelida io verserò
il tatuaggio del capo infallibile
si farà sul mio petto più blu.
Inaugurazione della mostra dell'artista trentino Orlando Gasperini intitolata
"La vita lieve, la vita breve, la vita eterna, la vita inquieta"
che si terrà sabato 26 luglio alle 18.00 presso l'Antica Pieve di Grigno.
La mostra rimarrà poi aperta fino al 18 agosto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Hannah Arendt
Le origini del totalitarismo
Edizioni di Comunità, 1999
«Lo Stato-nazione in realtà per la Arendt ospita già al proprio interno una logica contraddittoria, il cui motore è la tensione tra i suoi due elementi costitutivi ... se lo Stato è, almeno in via teorica, quella struttura volta a garantire i diritti di tutti, la nazione si regge invece sul presupposto di una comunità escludente...»
Nell’analisi del totalitarismo le categorie tradizionali della politica, del diritto, dell’etica e delle filosofia risultano inutilizzabili; quanto avviene nei regimi totalitari non si può descrivere in termini di semplice oppressione, di tirannide, di illegalità, di immoralità, ma richiede una spiegazione “innovativa”, che Hannah Arendt tratteggia in questo classico della filosofia politica.
Uscito per la prima volta nel 1951, questo capolavoro di Hannah Arendt mantiene intatta la sua straordinaria attualità e rappresenta un testo chiave per l'elaborazione del Novecento.
Raffaello Cortina Editore, 1999
Ritrovare l’immagine dello specchio per descrivere il rapporto fra l’Europa (o meglio, quel mezzo continente che così si è autodefinito) e i Balcani (ovvero il sud est Europa) negli scritti di Rada Ivekovic, è stato emozionante. Una metafora che ho cominciato ad usare qualche anno fa, nei primi accenni di riflessione dopo l’immersione in quella moderna tragedia, e con l’andare del tempo questa immagine è divenuta via via sempre più nitida, quand’anche incompresa dai molti che hanno continuato a mantene-re verso ciò che stava avvenendo oltre l’uscio di casa un atteggiamento di rimozione oppure (o insieme) di natura emergenziale, tanto nell’intervento (diplomatico e militare) quanto nell’azione umanitaria. “Autopsia dei Balcani”, un saggio di psico-politica come lo definisce l’autrice, è un ritratto geniale del nostro tempo, di noi e del nostro rapporto con l’altro, quando ci rispecchiamo nel nostro contrario, in questo caso da una parte all’altra del mare Adriatico.
Presentazione del romanzo di Ugo Morelli, "Erba cedra e segreti amori" (Zandonai, 2014)
L'Irpinia e il terremoto. "Cambiò le persone dentro, oltre che il mondo fuori". Un gesto di amore, un grido di dolore, un atto di accusa verso una terra che non è più stata la stessa.
La presentazione del romanzo di Ugo Morelli sarà martedì 10 giugno, alle ore 17.30 alla libreria Einaudi di Trento. Intervengono Raffaele Mauro e Michele Nardelli. Coordina Fausta Slanzi. Letture di Ester D’Amato. Sarà presentel’autore.
(agosto 2014) Dal mio ultimo viaggio balcanico è passato grosso modo un anno. Non più di tanto dunque, ma nell'agosto scorso fu una veloce apparizione in occasione della conferenza sul significato del “buono, pulito e giusto” nel valorizzare l'unicità di questo pezzo d'Europa nel corso della prima navigazione danubiana di "Viaggiare i Balcani". C'era stato nel 2012, è vero, un viaggio del turismo responsabile con alcuni amici, ma in realtà sono via da queste terre che nel passato avevo tanto frequentato da un sacco di tempo.
Non è questione di nostalgia, la cosa che mi è mancata è stato soprattutto lo sguardo strabico che la precedente frequentazione mi aveva aiutato ad avere, quella lettura dell'Europa che mi faceva comprendere con maggiore nitidezza i processi della modernità che l'hanno attraversata negli anni cruciali seguiti alla caduta del muro di Berlino. Era questa, del resto, la mia risposta a quanti in passato mi chiedevano ragione di questa particolare attenzione verso i Balcani. Come spesso vado dicendo attorno al centenario dell'inizio della prima guerra mondiale, non è affatto un caso che il Novecento, il “secolo degli assassini” che ancora non abbiamo sufficientemente elaborato, sia iniziato e si sia concluso in quel di Sarajevo.
Passa da qui la costruzione dell'Europa politica. Passano da qui le forme più acute della post modernità seguita al fallimento della sperimentazione politica e sociale che è stato il comunismo reale. Passano da qui le forme più aggressive della deregolazione che poi si riverberano nel resto d'Europa nei modi più svariati, dallo sfruttamento della persona alla criminalità organizzata. Passa da qui quel processo culturale di imbarbarimento che permette di vivere tutto questo come naturale, spesso suffragato dalla più o meno consapevole adesione ideologica al turbocapitalismo.
Ecco, in questo racconto di viaggio, attraverso le immagini e le parole raccolte, vi parlerò di tutto questo.