"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cultura

Roberta Biagiarelli in «Srebrenica»
Roberta Biagiarelli

Vi segnalo che venerdì 13 novembre sarò a Trento con il mio monologo sul genocidio di Srebrenica, al Teatro Portland, ore 21.

Intorno al 9 luglio 1995 l’armata serbo bosniaca attacca la Zona Protetta di Srebrenica e il territorio circostante. L’offensiva si protrae fino all’11 luglio 1995, giorno in cui le unità serbo bosniache entrano in Srebrenica. Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di civili, sepolture di vivi. Ma il massacro di 9.000 civili di quella metà di luglio del 1995 è solo l’epilogo di una storia iniziata tre anni prima, una storia di assedio.

Un anno sull'altipiano
Forti e Doneddu

Il Circolo Dessì dei Sardi di Trento, in collaborazione con il Cafè de la Paix. il Circolo dei Sardi di Rovereto e la Libera associazione per la promozione delle arti di Trento, presentano un libero adattamento del romanzo di Emilio Lussu "Un anno sull'altipiano" di Steven Forti (voce narrante) e Carlo Doneddu (chitarra). E, dopo lo spettacolo, sapori di Sardegna. Un ricco menù della tradizione sarda.

Politica, economia e ambiente nel pensiero di Papa Francesco
San Francesco

di Raniero La Valle

(dal https://www.facebook.com/ranierolavalle)


Ci mettiamo nel contesto di quello che sta accadendo per capire in che modo le cose di cui parliamo hanno rilevanza rispetto alla situazione in cui ci troviamo. Cito due contesti per la nostra riunione di stasera.

Il primo contesto: la perdita della Costituzione

Ieri l’Italia ha perduto la sua Costituzione. L’ha perduta, con il voto del Senato del 13 ottobre che ha approvato in prima lettura la nuova Carta Dico che l’ha perduta perché il tema della riforma non era affatto quello di cui unicamente si è parlato, cioè la questione del Senato. Il tema era il rapporto della democrazia con il potere. La modifica che è stata introdotta consiste nella sostituzione della Costituzione del ’47 con una nuova Costituzione. Infatti sostituire tutta la seconda parte della Carta vuol dire che la Costituzione del ‘47 finisce qui. Ci sarà un’altra Costituzione che è ispirata a dei principi ben identificabili e molto precisi. Essi corrispondono alla richiesta che è venuta alla nostra democrazia di modificare i principi, di abolire le conquiste, gli ideali che hanno animato le Costituzioni del dopoguerra: quelle Costituzioni cioè che sono state scritte dopo l’esperienza terribile del fascismo e del nazismo. La nuova Costituzione è fatta per dare più poteri al potere.

Il Rabbi molesto. Sul lato antipatico di Gesù
La copertina

In apertura del 18° Religion Today Film Festival, Questioning God, il dubbio e la fede, alle ore 17.00 di venerdì 9 ottobre 2015, presso la Biblioteca Comunale di Trento, in via Roma 55, sarà presentato "il Rabbi molesto". Dialogherà con l'autore il giornalista Paolo Ghezzi.

Gli anni del disordine. 1989 – 1995

Lidia Campagnano

Gli anni del disordine. 1989 - 1995

Da Sarajevo a Milano passando per Baghdad

La Tartaruga edizioni, 1996

 

Un libro di grande profondità che mi ha accompagnato e mi accompagna in tanti viaggi verso est.

 

«Conosco da giornalista l'elenco degli eventi che costellano il terremoto: la caduta del muro di Berlino, ovvero dei regimi detti comunisti dell'est europeo. La pretesa instaurazione del nuovo ordine mondiale, incarnatasi nei bombardament sull'Irak. Il nazionalismo, gli integralismi religiosi, le guerre civili, la Jugoslavia. Ma a me è accaduto che l'attenzione si posasse su alcune notizie, su alcune figure, su alcune immagini colte al volo in mezzo alla frana emotivamente intollerabile delle informazioni e che lì si fissasse. Tra pensieri simili ho trascorso gli anni del disordine».

 

Nei labirinti del mito
Orlando Gasperini

Inaugurazione della mostra "Nei labirinti del mito" dell'artista trentino Orlando Gasperini.

La mostra rimarrà aperta fino al 10 ottobre 2015 (orario 10.00 - 18.00 dal lunedì al venerdì e 10.00 - 12.00 il sabato)

 

Nato nel 1954 a Borgo Valsugana, è sempre vissuto a Martincelli, frazione del comune di Grigno. Diplomato presso l'Istitituto Statale d'Arte A. Vittoria di Trento nel 1972, ha lavorato per 16 anni come disegnatore presso la Ceramica Valverde di Castelnuovo. Dal 1989 è stato bibliotecario a Grigno sino alla sua morte nel 2008.

 

Teoria gender, differenza tra sesso e cultura
Libertà di amare

 

Riprendo dalla rubrica "opinioni" del sito http://trentinocorrierealpi.gelocal.it questa riflessione dell'amico Gianfranco Bettin su un tema di particolare attualità anche in Trentino. 

Dietro le cialtronate e le vere e proprie menzogne a freddo seminate sul tema, c’è quell’arcaica, autoritaria volontà di ricondurre la libertà di amare e di essere se stessi nel proprio corpo all’interno di un disciplinare precostituito

di Gianfranco Bettin

(17 settembre 2015) Uno spettro si aggira per l’Italia, avvolto in un lenzuolo. Il lenzuolo è la cosiddetta teoria “gender”. Lo spettro è il solito vecchio oggetto dell’astio dei sessuofobi: il sesso liberamente e consapevolmente vissuto. Dietro le incredibili polemiche contro “the gender”, dietro le cialtronate e le vere e proprie menzogne a freddo seminate sul tema, c’è quell’arcaica, autoritaria volontà di ricondurre la libertà di amare e di essere se stessi nel proprio corpo all’interno di un disciplinare precostituito, prodotto di rapporti di potere (che è anche, sempre, potere sui corpi) sia nella microfisica delle relazioni sia nella legislazione, qualcosa, cioè, che valga per tutti, pena uno stigma o una concreta sanzione.

Nel tempo in cui lo stigma, cioè il disdoro sociale e culturale, è reso più debole o addirittura viene dissolto dall’affermarsi di una pluralità di orientamenti reciprocamente rispettosi (o almeno tolleranti), le fazioni militanti dell’omologazione ricorrono all’arma della politica per impedire l’acquisizione di diritti perfino elementari a chi, per libera scelta personale che a nessun altro intende comunque imporre, a quella omologazione sfugga. È un modello che si ripete ogni volta.