«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Incontro promosso dai Circoli del PD del Centro storico e Oltrefersina sulla rivoluzione che attraversa i paesi arabi del Mediterraneo.
Interventi di Adel Jabbar, sociologo e saggista; Raffaele Crocco, giornalista, Associazione 46° parallelo, autore di "Atlante delle guerre"; Michele Nardelli, presidente del Forum per la pace e i diritti umani; Saadi Brahami, portavoce dei magrebini a Trento; Monica Joris, in Tunisia nei giorni della rivolta. Coordinano: Micaela Bertoldi e Luciana Chini
(1 marzo 2011) Si possono tracciare dei parallelismi tra gli straordinari eventi che in queste settimane stanno coinvolgendo molti Paesi del mondo arabo e il 1989 nell'Est Europa? La questione è aperta al dibattito ma certo rappresenta un'occasione per pensare al Mediterraneo che abbiamo in comune. Un commento della direttrice di OBC Luisa Chiodi
"L'89 arabo", "Cade il muro del Maghreb" sono solo due dei tanti titoli di giornale che in questi giorni hanno tracciato un parallelismo mediaticamente efficace tra l'89 dell'Europa dell'est e il 2011 arabo. Analogie ce ne sono, come è ovvio che ci siano alcune differenze significative e che dalla comparazione tra le due esperienze possano emergere alcuni spunti interessanti. (...)
(2 marzo 2011) A proposito di catastrofe umanitaria e di invasioni barbariche, una bella testimonianza dell'amico Ezio Pilati che scrive da Tunisi.
*... a ogni incrocio, all'entrata di ogni paese- grande o piccolo-, controlli con tanto di STOP e transenne e tante, tantissime "divise". Quello che sconcerta è che i controlli non sono rivolti all'osservanza delle giuste regole di circolazione, sono "verifiche" rivolte in particolar modo ai "locali", che consci della "discrezionalità" degli agenti (polizia) si devono "adeguare" ai loro, a volte estenuanti, tempi di verifica e se uno ha fretta e lascia perdere le proprie ragioni, senza il rischio certo di doversi sottoporre a ulteriori e più approfonditi controlli, basta un volontario-codificato-piccolo contributo e il tutto si risolve...
(13 febbraio 2011) Quello che sta succedendo nel mondo arabo e in particolare in Tunisia e in Egitto, come nello Yemen, in Giordania, in Algeria, sta a dimostrare che è terminato un periodo nel quale quasi tutti i paesi arabi hanno convissuto con la paura. Hanno convissuto con la repressione, spesso feroce, con sistemi assolutamente autoritari, dittatoriali, dispotici, con una componente di corruzione molto evidente, con dei regimi che hanno escluso per anni buona parte della popolazione dalla partecipazione alla vita pubblica e politica, non solo impaurendo ma anche impoverendo. (...)
(Omaggio alla Sardegna e a Fabrizio De Andrè)
In li Monti di Mola
la manzana
un'aina musteddina era pascendi
Sui Monti di Mola
la mattina presto
un'asina dal mantello chiaro stava pascolando