«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

Europa e Mediterraneo

In piazza per la Siria? Un carteggio...
giovane siriana

(19 febbraio 2012) Oggi si manifesta a Roma per fermare il massacro in Siria. La situazione nel vicino oriente si fa ogni giorno più difficile e complessa. E la nonviolenza della primavera araba si trova a fare i conti con i venti di guerra che spirano attorno all'Iran e di cui in molti cercano il pretesto. Occorre disinnescare questo ordigno a tempo. E uno sguardo non stereotipato sulla regione. Un carteggio.

Ciao Michele, ti spero bene. Ho visto con piacere l'adesione del Forum alla manifestazione di domenica a Roma in appoggio al popolo siriano ma come nel caso libico, mi lascia molto dubbioso la matrice e la composizione del promotore ufficiale il CNS. Su Peacelink Marinella Correggia ne da un quadro non diverso da quello libico. Il dubbio in sintesi è riportato in finale di pezzo: «...ecco quanto denuncia la stessa opposizione non armata (nelle parole di un esponente che preferiamo non citare per tutelarlo) il Cns sembra fare il gioco degli sceicchi e del petrolio, sono in maggioranza fratelli musulmani che se ne fregano della democrazia e sanno benissimo che la Siria è abbastanza laica per poter arrivare al potere in modo democratico, non arriveranno senza armi, perciò stanno facendo di tutto per armare la rivoluzione, da altro canto, c'è la Turchia che si sente la nostalgia attraverso il partito di Erdogan per ottomanizzare la regione contro un'Europa ancora ostile nei suoi confronti. Non dimentichiamo che la rivoluzione siriana è la più importante in assoluto nel caso un probabile successo. Gli sceicchi del Golfo Persico temono per il futuro della loro monarchie basate  comunque sulla dittatura e sull'ingiustizia».
La mia non è certo una critica alla partecipazione, anzi, forse solo la voglia di condividere con chi ne sa di più le insidie del pacifismo.
Un caro saluto

ale

Viaggio di conoscenza sui temi dei beni comuni e dell'autonomia

Caffè Sinan Pascià
il ponte di Mostar

Il Teatro Sociale di Trento come non lo avete mai visto, trasformato in un Caffè Mediterraneo.

(3 gennaio 2012) Presentato stamane al Centro culturale S.Chiara l'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un caffè letterario dedicato alle anime di Creuza de ma, il capolavoro di Fabrizio De Andrè. 

La piccola Europa
Ilidza, Sarajevo. 1910

Come coda dell'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" che il giorno precedente si svolge al Teatro Sociale con il Caffè Sinan Pascià, viene proposta una conferenza che si svolgerà nel pomeriggio di giovedì 12 gennaio alle ore 17.00 presso le Gallerie di Piedicastello a Trento. La conferenza è dedicata alla "Piccola Europa" e al Censimento del 1910 dell'impero austroungarico.

Giuseppe Ferrandi, direttore Fondazione Museo Storico del Trentino

Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

L'autonomia come contributo alla primavera
Paul Klee, l\'asino e il dromedario

di Michele Nardelli

(14 gennaio 2012) La primavera araba ha avuto l'effetto straordinario di aprire una stagione nuova per l'insieme dei paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo. L'esito - che peraltro mantiene aspetti di incertezza - non è stato solo la caduta dei regimi illiberali ma anche l'aprirsi di una dialettica politica che ha riconosciuto piena legittimità e valore alla nonviolenza, alla partecipazione democratica, all'autogoverno dei territori, ad una nuova cooperazione euromediterranea. Non a caso molti osservatori hanno paragonato la rivoluzione dei gelsomini ad una sorta di nuovo risorgimento, laddove la nascita degli stati moderni nella fase post coloniale era stata segnata dall'insorgere di nazionalismi che erano in realtà emanazione di quegli stessi colonialismi e che ben poco avevano a che fare con le culture del mondo arabo.

Genocidio armeno: è scontro fra Francia e Turchia
Deportazione degli armeni

L'Assemblea nazionale di Parigi ha approvato il provvedimento che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine dalle autorità ottomane. Le relazioni tra Francia e Turchia a un punto critico.

di Francesco Martino, www.balcanicaucaso,org

(24 dicembre 2011) Visioni divergenti sul futuro, visioni divergenti sul passato. Le relazioni diplomatiche tra Francia e Turchia hanno toccato un nuovo punto critico dopo che  ieri l'Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese, ha approvato una legge che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine delle autorità ottomane. Il testo passa ora al senato, dove dovrebbe essere votato entro febbraio 2012.

Incontro con la Palestina e le poesia e Mahmud Darwish

Natale dei Popoli 2011
Poesia, canto, musica. Incontro con la Palestina e le poesie di Mahmud Darwish
Al termine saporti arabi e trentini nella Piazza del Mart