"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Mondo

Aiutiamoli a casa loro?
Miniere di Coltan

«Tempi interessanti» (68)

Le parole di Ilda Curti, assessore alle politiche sociali a Torino nella scorsa consiliatura, a proposito dell'uscita di Matteo Renzi.

Alle quali potrei aggiungere molte altre considerazioni attorno ad una cooperazione internazionale che - tranne qualche eccezione - ha fatto più disastri di quelli che si proponeva di risolvere e che, nel tempo, ha assunto caratteri di natura neocoloniale.

Mi limito alla celebre frase di Thomas Sankara, già presidente del Burkina Faso, assassinato il 15 ottobre 1987: «L'aiuto di cui abbiamo bisogno è quello che ci aiuti a fare a meno degli aiuti».

Non abbiamo alcun pianeta di scorta
insostenibili2

di Francesco Gesualdi *

Se non bastassero i fiumi in secca e le piogge che non cadono da mesi a farci capire che il pianeta sta collassando sotto il peso dei nostri eccessi, la conferma ci viene dall’overshootday, letteralmente “il giorno del sorprasso”, l’indicatore che ci segnala il giorno dell’anno in cui entriamo in deficit sul piano delle risorse. Una tendenza che si aggrava di anno in anno, considerato che da quando abbiamo cominciato a monitorare il fenomeno non facciamo altro che arretrare fino ad essere arrivati, quest’anno, al 2 di agosto.

Stiamo parlando dell’impronta ecologica che misura la quantità di terra fertile di cui abbiamo bisogno per sostenere i nostri consumi. E se d’istinto siamo portati a pensare che la terra fertile ci serve solo per il cibo, in realtà i consumi che affondano le loro radici nella terra fertile sono molto più ampi. Basti pensare all’abbigliamento che utilizza cotone, alla mobilia che utilizza legname, alle costruzioni che occupano suolo, ai medicinali che usano piante officinali. Ma l’aspetto sorprendente è che ci serve terra fertile anche per andare in automobile o per accendere una lampadina. Troppo spesso dimentichiamo che quando infiliamo la chiave nel cruscotto, insieme al rombo del motore emettiamo anidride carbonica, una sostanza di cui non ci diamo pensiero solo perché madre natura è così generosa da togliercela di mezzo grazie all’attività delle piante. Ma dobbiamo ricordarci che il 60% dell’impronta ecologica dell’umanità è determinato dall’assorbimento di anidride carbonica.

Cittadini del mondo o sudditi della globalizzazione?
Donna africana

Incontri internazionali Trento - Palazzo Geremia, 8 aprile 2017, ore 9.00 - 13.00

Cittadini del mondo o sudditi della globalizzazione?

L’educazione e la formazione permanente come strumenti chiave per mantenere vive le democrazie

Testimonianze da Madagascar, Mali, Marocco, Perù, Togo, Francia e Italia

Esposizione di opere di artisti cittadini aderenti Fida

 

Afghanistan immaginario
Il Cafe Simple prima del 15 agosto 2021

di Soheila Javaheri Mohebi

Per elaborare un discorso sulle donne afghane questa volta ho deciso di andare oltre la trascrizione delle mie sensazioni, rivolgendo una domanda ad un gruppo stretto di amici e conoscenti, persone di cui stimo pensieri e ammiro le opere artistiche nei campi più diversi, dalla letteratura alla fotografia, dalla saggistica al teatro. Il risultato è stato sorprendente e nello scritto che segue provo a raccontare di un Afghanistan immaginario che è emerso dalle nostre discussioni.

La mia domanda era così posta: «Dopo la caduta di Kabul del 15 agosto 2021 e la frammentazione del paese, dove potrebbe essere il punto Sifr-Zero, di partenza per il movimento dell’emancipazione femminile in Afghanistan?»

Roghia Hassanzada pensa che non esista un punto Sifr-Zero per il movimento dell’emancipazione femminile. La caduta di Kabul era il momento cruciale per quella voglia di cambiare le regole del gioco a favore delle donne, una voglia che insieme alle sue conquiste è stata sepolta viva. Roghia viveva a Herat e faceva parte del circolo letterario e artistico della città, dopo la caduta di Kabul, insieme a sua figlia è scappata in Iran e vive in una condizione precaria e vulnerabile a Mashhad. La sua vita e quella di sua figlia è fuori pericolo, ma è preoccupata per i suoi due figli maschi rimasti a Herat.

In morte di Fidel. Un piccolo racconto.
Il discorso di Fidel Castro il 4 gennaio 1989

«Tempi interessanti» (57)

... In quei giorni incontrai per un breve saluto il comandante in capo, nella sua tradizionale divisa militare. La rivoluzione cubana e il terzomondismo avevano rappresentato per la mia generazione un punto di riferimento nella lotta contro l'imperialismo e dunque l'emozione per quella stretta di mano e per quello scambio di parole era forte. Avevo di fronte a me l'eroe della rivoluzione che aveva osato sfidare l'imperialismo nordamericano, il compagno di Ernesto Guevara che pure aveva scelto altre strade lontano da Cuba, il personaggio che aveva dato corpo al sogno di milioni di esseri umani dimostrando che in fondo la scalata al cielo non era impossibile. Eppure Fidel Castro mi sembrò già allora il simbolo di una storia che stava per finire...

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Climate Change 2021. I messaggi principali del Sesto Rapporto IPCC
Antartide

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Lo stato attuale del clima

Rispetto al Quinto rapporto di valutazione dell’IPCC (AR5) sono migliorate le stime basate sulle osservazioni e le informazioni dagli archivi paleoclimatici, che forniscono una visione completa di ogni componente del sistema climatico e dei suoi cambiamenti fino ad oggi. Nuove simulazioni dei modelli climatici, nuove analisi e metodi che combinano numerose evidenze, portano ad una migliore comprensione dell’influenza umana su un’ampia gamma di variabili climatiche, compresi gli estremi meteo-climatici.

È inequivocabile che l’influenza umana ha riscaldato l’atmosfera, l’oceano e le terre emerse. Si sono verificati cambiamenti diffusi e rapidi nell’atmosfera, nell’oceano, nella criosfera e nella biosfera.

- Gli aumenti osservati nelle concentrazioni di gas serra (GHG) dal 1750 circa sono inequivocabilmente causati da attività umane. Dal 2011 le concentrazioni in atmosfera hanno continuato ad aumentare, raggiungendo nel 2019 medie annuali di 410 ppm per l’anidride carbonica (CO2), 1.866 ppb per il metano (CH4), e 332 ppb per il protossido di azoto (N2O).

 

Abbattere i muri dell'esclusione e dello sfruttamento
Papa Francesco e Pepe Mujica

Il discorso di Papa Francesco al terzo incontro mondiale dei movimenti popolari

«...Chi governa allora? Il denaro. Come governa? Con la frusta della paura, della disuguaglianza, della violenza economica, sociale, culturale e militare che genera sempre più violenza in una spirale discendente che sembra non finire mai. Quanto dolore e quanta paura! C’è - l’ho detto di recente – un terrorismo di base che deriva dal controllo globale del denaro sulla terra e minaccia l’intera umanità. Di questo terrorismo di base si alimentano i terrorismi derivati come il narco-terrorismo, il terrorismo di stato e quello che alcuni erroneamente chiamano terrorismo etnico o religioso. Ma nessun popolo, nessuna religione è terrorista! È vero, ci sono piccoli gruppi fondamentalisti da ogni parte. Ma il terrorismo inizia quando «hai cacciato via la meraviglia del creato, l’uomo e la donna, e hai messo lì il denaro...»