"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Territorio trentino

La montagna può resistere al cambiamento climatico?
Il lago di Carezza

Nell'ambito del ciclo di eventi dal titolo "Resistenze contemporanee" promosso da Arci del Trentino

Venerdì 4 novembre 2022, alle ore 20.30, presso la Sala dell'Hotel Nazionale di Castel Ivano

si svolge l'incontro "La montagna può resistere al cambiamento climatico?"

Partecipano Roberto Barbiero, fisico e climatologo e Michele Nardelli, autore de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite".

Tacciano le armi, negoziato subito!
La locandina dell'evento

Per la pace, per l'interruzione immediata dei bombardamenti, per il ritiro delle truppe russe, per la fine dell'occupazione dell'Ucraina. Venerdì pomeriggio anche in Trentino scenderemo in piazza per ribadire che va percorsa una via diplomatica alla risoluzione del conflitto scoppiato nel cuore dell'Europa a causa di una brutale e ingiustificata invasione decisa dal regime di Putin.

Crediamo nella pace oggi più che mai proprio perché si parla di escalation e di possibile utilizzo di ordigni atomici. La pace è¨ l'unica strada possibile per evitare l'olocausto nucleare. Crediamo nella necessità di far tacere le armi per imboccare una strada che porti davvero ad una Ucraina libera, indipendente e pacificata. Crediamo nella necessità di una tregua per soccorrere le vittime di questa guerra. Crediamo nel dialogo e nella diplomazia come forma di risoluzione delle controversie internazionali.

Noi tutti siamo dalla parte degli aggrediti che si difendono da un'invasione e da una occupazione. E sappiamo che solo una pace giusta può garantire agli ucraini di poter finalmente vivere sicuri e in libertà.

Ora tocca a tutti noi dimostrare con le parole e con le azioni che si può essere vicini e solidali con la popolazione ucraina e allo stesso momento essere veri operatori di pace.

Per questo saremo in piazza venerdì 21 ottobre alle ore 17.30 in piazza d'Arogno a Trento

Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Cgil del Trentino, Arci del Trentino, Acli Trentine, Cantiere di Pace

Valdastico. Considerazioni e una domanda.
Pi.Ru.Bi., Piccoli, Rumor, Bisaglia

di Roberto Pinter

1. L’unica ragione per cui si è parlato di Valdastico negli ultimi anni era la previsione di completamento quale condizione per la proroga della concessione della Autostrada Serenissima.

Nel 2026 scade la concessione e , normative europee a parte, il Veneto punta a recuperarne il controllo con una propria società, quindi non è più attuale la proroga ne’ la sua condizione accessoria.

2. Il tavolo di concertazione tra Stato, Veneto e Trentino è fermo da anni alla ipotesi di un tracciato non autostradale con sbocco a Trento sud, vanificata dalla volontà della giunta Fugatti di spostarlo a Rovereto sud. Ipotesi questa bocciata come non fattibile dallo studio commissionato dalla Serenissima e mai fatto proprio dal tavolo.

 

 

Vaia, un tragico evento che ci obbliga a ripensarci
Il drago Vaia

A quattro anni da VAIA qual è la situazione delle aree colpite, quali le iniziative intraprese, quali le criticità.

Un confronto su idee e buone prassi per un recupero ed un riutilizzo di quei territori nella ricerca di un equilibrio per uno sviluppo più armonico e sostenibile.

In occasione del quarto anniversario di Vaia, i promotori dell'appello "Un Green deal per le foreste dolomitiche" hanno aderito all'iniziativa di Unipol Sai di una mattinata di studio presso il Muse a Trento, che si svolgerà lunedì 24 ottobre 2022, con inizio alle ore 9.30.

Un'ottima occasione per fare il punto della situazione ed esplorare le prospettive in una chiave sovraregionale.

La principessa rapita
Europa

Nell'ambito della Settimana dell'accoglienza promossa dal CNCA del Trentino Alto Adige

 

LA PRINCIPESSA RAPITA

Musica e parole attorno all'idea di Europa


Martedì 4 ottobre 2022, ore 20.30

Cles - Sala Borghesi Bertolla


con

Mauro Cereghini, letture

Francesca Schir, chitarra e voce

Lucia Suchanska, violoncello



... e ragionare di Europa, in questi giorni complicati, può essere qualcosa di utile...

Leggere i segni del tempo
Chernobyl

Ritornano i "mercoledì" del "Salotto in città" promossi dall'Associazione Trentina Sclerosi Multipla.

Mercoledì 14 settembre 2022, alle ore 10.00, nel cortile di Passaggio Teatro Osele (nei pressi del Café de la Paix)

un nuovo incontro con Michele Nardelli dal titolo:

"Leggere i segni del tempo".

 

Soffro dunque siamo
la prima di copertina del libro

Marco Rovelli

Soffro dunque siamo

Il disagio psichico nella società degli individui

Edizioni minimun fax

 

Buongiorno,

vi scrivo per segnalarvi un importante incontro che organizziamo sabato prossimo in Bookique (Parco delle Predare a Trento) a riguardo del proliferare delle fragilità psichiche. L'occasione è la presentazione del libro "Soffro dunque siamo" di Marco Rovelli.

La depressione, è stato detto, è la malattia del ventunesimo secolo. Gli antidepressivi rappresentano una delle principali componenti della spesa farmaceutica pubblica e stanno emergendo forme del disagio psichico che non erano altrettanto rilevanti nella psicopatologia del Novecento: disturbi di panico, disturbi borderline, anoressia, bulimia, fenomeni di ritiro sociale. Questo «contagio», cui la pandemia ha fatto da moltiplicatore, ci dice molto sulla natura della nostra civiltà ipermoderna e neoliberale – quella che ha preso corpo negli anni Ottanta all'insegna del motto thatcheriano: «La società non esiste. Esistono solo gli individui».

Grazie a una ricerca lucida e incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società «degli individui» in cui vige l'imperativo della prestazione e della competizione. E riflette su come la psichiatria egemone concepisca la «malattia mentale» come il frutto di una macchina cerebrale malata e da riparare, escludendo la dimensione psicosociale sia come fattore generativo, sia come cura.

Saremo a Trento alla Bookique sabato 6 maggio dalle 17.30 in poi, con la possibilità di un dialogo aperto e speriamo coinvolgente vista anche la trasversalità e la diffusione delle questioni che il libro affronta con particolare profondità e puntualità.

Federico Zappini

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