"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Territorio trentino

4a tappa della Carovana dei Ghiacciai
Rifugio Mandrone

La 4a tappa della Carovana dei Ghiacciai arriva in Trentino dal 30 agosto al 3 settembre e avrà come focus i ghiacciai di Lares e Mandrone.

Un viaggio attraverso la montagna di alta quota per raccontare l’inesorabile declino dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale.

Campagna Internazionale promossa da Legambiente e CIPRA con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano (CGI). Monitoraggi, mobilitazioni, escursioni in quota, arte e musica dedicati ai ghiacciai. Per coltivare la consapevolezza sulla necessità di combattere la crisi climatica.

Qui di seguito il programma, nel quale sono stato coinvolto per una breve riflessione di "saluto al ghiacciaio" alle ore 18.00 del 31 agosto presso il Rifugio Mandrone.

Una politica per la montagna. Dopo Vaia, un percorso inedito di coesione sociale
Lavarone, il drago Vaia. Foto di Domenico Sartori

(15 gennaio 2022) E' stato presentato stamane presso il Muse di Trento il documento "Un Green Deal per le foreste dolomitiche". Il documento, sottoscritto da 28 realtà della società civile trentina che insieme hanno dato vita ad un Tavolo di lavoro sul "dopo Vaia", rappresenta un fatto importante almeno per due buone ragioni.

La prima perché indica un'ipotesi di lavoro sul tema delle foreste colpite tre anni fa dal ciclone extratropicale Vaia, andando oltre l'approccio emergenziale che sin qui ha caratterizzato la risposta alla sciagura che in una notte dell'ottobre 2018 ha abbattutto 42.500 ettari di bosco. Quando si parla di ecosistemi forestali occorrono infatti visioni capaci di interagire con i tempi biologici della natura.

La seconda perché indica un metodo inedito di incontro che dal luglio scorso ad oggi ha saputo coinvolgere associazioni di diversa natura in genere collocate su fronti diversi, a partire dalla consapevolezza che la crisi climatica (e Vaia ne è una conseguenza) richiede risposte sistemiche da parte della nostra comunità e dunque una progettualità politica di lungo respiro sulla montagna.

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Frontiere di pace. Il futuro della nonviolenza
Cosa rimane delle guerre

Il Comitato Parrocchiale e la Pro Loco di Garniga Terme promuovono un confronto pubblico dal titolo

 

Frontiere di pace.

Il futuro della nonviolenza.

 

Sabato 29 luglio 2023, ore 20.00

Garniga Terme, Chiesa Sacro Cuore di Gesù

 

A confronto saranno

Paolo Costa, filosofo, saggista e autore di "L'arte dell'essenziale" e "La ragione e i suoi eccessi"

Michele Nardelli, ricercatore e scrittore, autore di "Inverno liquido", "Sicurezza" e "Darsi il tempo"

intervistati da Michele Fedrizzi

 

 

Dopo la tempesta.
Vaia

 

 

Da un'idea di Elisa D'Andrea. Direzione artistica Nogravity4monks. Ispirato all'opera di William Shakespeare. Adattamento Carlo Sciaccaluga. Regia Carlo Sciaccaluga, Elisa D'Andrea

con

Laurence Tremblay-Vu – ARIEL il funambolo; Angela Baraldi – PROSPERO la voce; Riccardo Rebaudengo e il Coro dei Minipolifonici di Trento – CALIBANO il canto; Carlo Sciaccaluga – ANTONIO la macchina; Musicisti Laurence Tremblay-Vu – cavo; Raffaele Rebaudengo – viola: Bernardo Russo – chitarra e sintetizzatori; Federico Fantuz – chitarra e corno inglese: Tiziano Scali – hammond e sintetizzatori.

Musiche originali Nogravity4monks. Direzione tecnica Tiziano Scali. Light design Stefano Mazzanti. Sound design Lorenzo Patellani. Scene e costumi Anna Varaldo. Assistente ai costumi Daniela de Blasio. Produzione ariaTeatro.

 

Io ti amo, e ti mostrerò

tutte le qualità dell'isola,

le sorgenti d'acqua dolce, le pozze salate,

i terreni sterili e quelli fertili.

 

Sabato 1 luglio al Lago delle Rane a Baselga di Piné ( TN), uno dei territori più colpiti dalla Tempesta Vaia del 2018, DOPO LA TEMPESTA, una giornata di appuntamenti e un grande evento teatrale en plein air sui temi del cambiamento climatico, che costituiscono la restituzione finale di un progetto collettivo di sviluppo di comunità, con la direzione artistica del Collettivo Nogravity4monks prodotto da ariaTeatro, con il contributo della Provincia Autonoma Trento, patrocinato dal Comune di Baselga di Piné, con il sostegno di Azienda per il Turismo Trento e Monte Bondone, Consorzio C.O.Piné, start-up VAIA, Associazione Shemà, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse.

«Inverno liquido» al Masetto di Terragnolo
La locandina dell'evento

In un reportage dalle terre alte (Alpi e Appennini) imprenditori e amministratori locali, operatori e testimoni del mondo della montagna si raccontano, analizzano i fallimenti, spiegano i percorsi di riconversione, fotografano i sogni di rinascita. Un libro che racconta di un modello insostenibile e della conversione ecologica della montagna.

 

Il Rifugio Masetto di Terragnolo ospiterà sabato prossimo 24 giugno 2023, con inizio alle ore 17.00, la presentazione del libro di

Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

INVERRNO LIQUIDO

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

(DeriveApprodi, 2023)

 

Alla presentazione interverrà uno degli autori, Michele Nardelli

L'incontro ha il patrocinio del Comune di Terragnolo e il sostegno delle Piccola Libreria di Levico Terme

Il tuo sorriso e il tuo entusiasmo. Grazie Paolo.
Paolo Cunego

(25 luglio 2023) Oggi daremo l'ultimo saluto a Paolo Cunego. Per chi non ha avuto modo di conoscerlo, Paolo è stato per anni il punto di riferimento nella difesa dei consumatori in Trentino. Oggi diremmo dei consum-attori, soggetti potenziali del cambiamento.

Per me è stato in primo luogo una persona cara, con la quale ho condiviso un tratto del mio impegno sociale e, mi permetto di dire, politico. Può sembrare strano dire così, considerato che quando ho conosciuto Paolo di professione era un militare, un giovane maresciallo dell'esercito italiano, parte di quel mondo che guardavo (e continuo a guardare) non certo con benevolenza e comunque come un universo diverso e lontano dal mio, obiettore di coscienza al servizio militare e impegnato nel mondo della pace.

 

Una passeggiata collettiva per un Bondone gestito con lungimiranza e condivisione
La locandina della manifestazione

Sabato 17 giugno: Passeggiata lungo le Viote del Bondone organizzata da 18 associazioni per dire no a un bacino artificiale alle Viote e per chiedere una gestione della montagna lungimirante e condivisa

Manifestazione organizzata da Extinction Rebellion Trentino, Comitato permanente di difesa delle Acque del Trentino, Fridays for Future Trentino, Circolo di Trento di Legambiente, ENPA del Trentino, WWF Trentino, Italia Nostra, The Outdoor Manifesto, Protect Our Winters, Mountain Wilderness, LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, LIPU sezione di Trento, LAV Trentino, Pan-EPPAA, Falenablu, Arte nel verde, Slow Food Trentino Alto Adige e Movimento Decrescita Felice

Appuntamento ore 9:30 al parcheggio chalet Rocce Rosse per una facile passeggiata di 8km adatta a tutt* intervallata da vari interventi di approfondimento

Referente: Stefano Musaico 3388841097 (Extinction Rebellion Trentino)

A questo link saranno caricate foto e video della manifestazione


Lungimiranza è vedere lontano nel tempo, prevedere cioè con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e prepararsi in tempo. Una caratteristica fondamentale per qualsiasi decisore politico, soprattutto nel periodo di crisi climatica che stiamo vivendo. Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a due proposte per lo sviluppo del Bondone la cui presunta lungimiranza, se non altro, dovrebbe essere oggetto di discussione: la costruzione di un bacino artificiale e di una funivia che collega la città a Vason.

Il contesto nel quale si collocano queste proposte è quello di una montagna caratterizzata da un lato dall’altopiano delle Viote, uno scrigno di biodiversità di estrema importanza quasi unico per il Trentino, dall’altro da una cementificazione turistica in parte abbandonata, a ricordare un passato di sviluppo turistico, soprattutto invernale, che si credeva illimitato. In Bondone, come su tutte le Alpi, le temperature stanno crescendo a una velocità doppia rispetto alla media globale e l’intero Trentino si trova a gestire un cambiamento climatico repentino.

 

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