"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Amianto, l'eredità di un veleno invisibile
Incontro con Michele Nardelli, consigliere provinciale del PD del Trentino e primo firmatario del Disegno di legge per la protezione dai pericoli derivanti dall'amianto.
(29 febbraio 2012) Negli ultimi mesi si è focalizzata sempre più l'attenzione dell'opinione pubblica sulle problematiche legate all'amianto, alla sua pericolosità, al suo smaltimento.
La recente sentenza del Tribunale di Torino, che ha condannato i proprietari della multinazionale Eternit, ha avuto un notevole impatto mediatico e ha fatto maturare in una vasta parte dell'opinione pubblica la consapevolezza della pericolosità di questa fibra minerale che ha portato ad un grande numero di decessi dovuto al Mesotelioma Pleurico (una patologia cancerogena correlata all'amianto) che solo in Italia ha causato migliaia di decessi fra i lavoratori impegnati nel ciclo produttivo e cittadini che abitavano nei pressi degli stabilimenti che producevano fibre di amianto e lastre di Eternit.
Anche in Trentino questa sensibilità è cresciuta sia per il risalto mediatico, ma anche per la forte presenza di amianto sui tetti, nelle strutture abitative e nei luoghi di lavoro.
(14 febbraio 2012) L'attualità è sorprendente. La Terza Commissione Legislativa Provinciale darà il via libera giovedì mattina 16 febbraio al testo unificato dei disegni di legge sulla bonifica dai pericoli dell'amianto presentati dal gruppo consiliare del PD del Trentino (primo firmatario Michele Nardelli) e dal cons. Claudio Eccher.
Quasi un risposta della Comunità trentina alla sentenza di Torino che in primo grado ha condannato a sedici anni e al risarcimento materiale i responsabili della Eternit di Casale Monferrato, la multinazionale proprietaria di quattro stabilimenti di lavorazione dell'amianto in Italia.
di Roberto Devigili
(3 marzo 2012) Qualche mese fa i rappresentanti dei Comuni della Rotaliana hanno bocciato la mia proposta che chiedeva alla Comunità di Valle di farsi promotrice dell'unificazione dei servizi idrici (acqua e fognatura). Contro la proposta si erano coagulati i timori di alcuni amministratori preoccupati di "perdere potere", di altri timorosi di dover mediare le loro tariffe più favorevoli con quelle, più elevate, presenti in altri Comuni e, infine, una certa insofferenza verso la neonata Comunità di Valle.
di Roberto Devigili
(11 febbraio 2012) Qualche mese fa l'assemblea della Comunità di Valle della Rotaliana -Konisberg, "grazie" anche all'astensione dei rappresentanti dei Comuni che ne fanno parte aveva bocciato una mozione che chiedeva alla Comunità stessa di farsi promotrice dell'unificazione dei servizi idrici di quel territorio. Ma poco dopo, paradossalmente, è iniziata una verifica della fattibilità della proposta respinta solo qualche settimana prima. Questione di metodo, si disse allora per motivare l'affossamento dell'iniziativa solitaria.
di Emilio Molinari *
Sulle colonne del quotidiano "L'Adige" si è avviato in questi giorni un acceso dibattito attorno al tema dello scorporo del settore "acqua" dalla multiutility Dolomiti Energia, per affidarla ad una nuova S.P.A. in house di proprietà dei Comuni che fino ad oggi avevano delegato la gestione del servizio idrico a DE.
Sono già intervenuti oltre al consigliere provinciale Michele Nardelli anche esponenti del movimento dell'acqua come Marco Bersani sul contenzioso in atto che vede il comitato trentino contrastare lo scorporo, visto come una specie di foglia di fico, che copre il vero imperativo che è il passaggio del servizio idrico ad azienda speciale e non a SPA in house come invece si profila da parte dell'amministrazione.
Quando mi è stato chiesta la mia opinione sono stato molto in dubbio sull'opportunità di esprimere chiaramente il mio pensiero, mentre è in corso un contrasto e un confronto tra movimento e Comune di Trento. Pensiero che peraltro ho già espresso più volte in dibattiti pubblici in Trentino.