"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Editoriali

Nel tunnel
tunnel

(14 dicembre 2010) Nel mio commento sulla manifestazione di sabato era intuibile lo scetticismo che accompagnava l'avvicinarsi al voto di oggi. Il governo Berlusconi infatti passa la prova dei numeri in Parlamento. Rimane la crisi politica di una maggioranza che perde pezzi ma che è ancora al timone di questo disgraziato paese. Dal tunnel non siamo affatto usciti e ho la sensazione che alla fine sarà il partito di Bossi a decidere se andare o meno alle elezioni anticipate. Nel frattempo spero solo che il centrosinistra sia capace di ripensarsi, di affrontare i nodi irrisolti di una diversa sostenibilità economica e sociale, di farsi portatore di un'idea di futuro.

L'ingombro delle istituzioni
la caduta degli dei

Riportiamo l'editoriale di Simone Casalini uscito oggi sul Corriere del Trentino

(2 dicembre 2010) Le ultime tre settimane sono state una buona cartina di tornasole del funzionamento del sistema politico in Trentino. Prima il caso delle materne, poi la mancata osservazione della legge che disciplina il rinnovo degli incarichi pubblici come la presidenza della Fondazione Bruno Kessler, quindi lo smembramento del Parco dello Stelvio anticipato dal Corriere del Trentino nell'edizione di domenica scorsa: in tutti questi casi abbiamo assistito a una prassi consolidata che dovrebbe stimolare qualche riflessione. (...)

Chirurgia o macelleria messicana?
La Gioconda

di Fabio Pipinato

(25 novembre 2010) La politica, non solo in tempo di crisi, è molto più di un atto chirurgico. La sapienza, frutto di almeno un decennio di sudate carte e tirocinio, guida la mano esperta ad incidere i tessuti quel tanto sufficiente per consentire di raggiungere ciò che va asportato, connesso, sostituito. Alcuno affiderebbe ad una mano poco esperta il proprio corpo. Parimenti alcuno affiderebbe l'amministrazione del proprio condominio ad un neofita che non riesce a discernere quali spese si possono ridurre e quali vanno affrontate con celerità. Sin qui conveniamo.

Parco dello Stelvio, l'autonomia è un'opportunità
Parco nazionale dello Stelvio
di Roberto Pinter

(3 dicembre 2010) Di tante cose ho paura ma non dell'Autonomia. Non è mio costume invocare lo Stato o le competenze nazionali a difesa di qualcosa. Ho sempre pensato che l'Autonomia deve dimostrarsi matura e responsabile e dunque capace di interpretare al meglio le proprie prerogative. (...)

Imparare dalle lezioni
mirò

(15 novembre 2010) Si apre la crisi di governo. Ma siamo in grado di indicare un'alternativa? Serve un nuovo modello di sviluppo globale, dice Benedetto XVI. Ma ancora si insiste sulla crescita e si ignora il concetto di limite. Giuliano Pisapia vince le primarie milanesi. Ma i vertici del PD di Milano non trovano di meglio che dimettersi. E' davvero urgente cambiare lo schema di gioco.

Un commento di Michele Nardelli

Nel volgere di qualche ora accadono tre fatti di un certo rilievo. Il primo. L'invincibile armata che alle ultime elezioni politiche aveva fatto man bassa di deputati e senatori si è sgretolata. Con la remissione dei mandati ministeriali da parte della delegazione di "Futuro e Libertà" si è aperta a tutti gli effetti la crisi del governo Berlusconi dichiarando il "venir meno del rapporto fiduciario". Insomma, è accaduto l'inimmaginabile...

Il PD è da rottamare?
rottamazione

di Roberto Pinter

(16 novembre 2010) Leggendo l'analisi impietosa del direttore Giovanetti si rischia di arrivare a questa conclusione, ma non credo sia ancora ora di conclusioni. Parto da quel "rottamare" che ha animato il dibattito interno al PD. C'è un po' di bullismo nell'uso di questo termine. E la contrapposizione tra le ambizioni di chi si ritiene insostituibile e quelle di chi vuol prenderne il posto, a prescindere da una seria valutazione delle competenze, non porta lontano. Ma se non convince la contrapposizione generazionale altrettanto ingiustificata appare la deroga come regola per un gruppo dirigente, che se ha il merito di aver dato vita al Partito Democratico dovrebbe ambire anche al merito di far crescere un gruppo dirigente che più compiutamente esprima la sintesi di pensiero che il PD ha promesso.

Il modello perduto
futuro

(11 novembre 2010) Mentre in Consiglio Provinciale discutiamo di Europa, mi arriva la segnalazione dall'amico Stefano di un articolo di Luciano Gallino apparso oggi su La Repubblica. Un commento che esprime un punto di vista interessante, ma tutto interno ad una visione keynesiana e mi permetto di dire un po' fuori dal tempo, che si basa su un modello di sviluppo dove le risorse erano considerate illimitate perché una parte dell'umanità nemmeno veniva presa in considerazione. Davvero pensiamo che sia ancora possibile rilanciare lo schema "più consumi, più occupazione, più welfare"? E poi, perché quando parliamo di identità europea, ci riferiamo solo ad una sua parte?  Parliamone...

di Luciano Gallino

La rivolta degli studenti inglesi e le manifestazioni di massa contro i tagli delle pensioni in Francia o quella promossa dalla Fiom a Roma in difesa del lavoro possono essere lette come un primo tentativo di difendere dall'Europa il modello sociale europeo. (...)