"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Editoriali

Sedie vuote
sedie vuote
Domenica si va ai ballottaggi. Una proposta per la coalizione del centrosinistra autonomista 

di Michele Nardelli

(29 maggio 2010) Domenica prossima si andrà ai ballottaggi in molti comuni del Trentino. Nel Comune più importante, Rovereto, il confronto avviene fra il candidato del centrosinistra autonomista Andrea Miorandi e quello del centro civico Guglielmo Valduga. Negli altri Comuni, tranne che a Lavis dove la disputa è fra centrosinistra e centrodestra, il confronto è all'interno del centrosinistra, presentatosi diviso. Il presidente Lorenzo Dellai nei giorni scorsi, oltre a sottolineare giustamente la sconfitta secca della destra e della Lega, ha paragonato il voto di domenica ad una partita amichevole, quasi che si trattasse di "primarie a posteriori".

Facciamo crescere la qualità della democrazia nei nostri comuni
michele nicoletti

L'appello al voto del segretario del PD del Trentino Michele Nicoletti

È un momento difficile per la vita del nostro Paese e di tutta l'Europa e per questo sentiamo in modo più forte la responsabilità di impegnarci per un buon governo della cosa pubblica. A partire dal basso. A partire dai nostri Comuni che domenica 16 maggio rinnoveranno le loro amministrazioni. (...)

L'anomalia trentina si conferma
ballo

(17 maggio 2010) Si è votato ieri in 204 Comuni del Trentino per il rinnovo del Sindaco e dei Consigli Comunali. L'esito del voto boccia il centrodestra, che premia il centrosinistra quando rimane unito, che porta al ballottaggio i candidati del PD e dell'UPT quando si presentano divisi. A Rovereto il ballottaggio Miorandi (centrosinistra) e Valduga (centro). A Riva del Garda eletto Mosaner (centrosinistra) al primo turno, così come a Dro (Fravezzi) e a Brentonico (Dossi). Anche a Bolzano il candidato della coalizione centrosinistra e SVP, Luigi Spagnolli, vince al primo turno.

Affluenze e risultati

Acciaierie, il gioco del tutti contro tutti
fumi acciaieria

di Piergiorgio Cattani

(8 maggio 2010) La vicenda delle acciaierie di Borgo presenta tutti gli aspetti tipici del nostro tempo, di una fase storica che vede un logoramento lento ma sostanziale della nostra democrazia. Una democrazia intesa come modo di essere e di vivere nella società ma anche come visione del mondo che ci guida attraverso speranze e paure, progetti e difficoltà.

Europa, un patto politico da ritrovare
lungo il Danubio

9 maggio, festa dell'Europa. Un'Europa spaventata davanti alla profonda crisi greca, che rischia di affondare altri paesi dell'area Euro. Oggi più di prima è ormai necessario riscoprire i valori ultimi dello stare insieme, ritrovare un patto politico alla base dell'unione istituzionale.

di Davide Sighele

Grecia, se la politica resta prigioniera della finanza
atene
di Mario Pianta (da www.sbilanciamoci.it)

(29 aprile 2010) Le proporzioni della crisi greca sono modeste in rapporto all'economia europea. Ma i tempi della finanza non coincidono con quelli della politica: in attesa delle elezioni tedesche, si è aperta una finestra speculativa "perfetta" per rovinare un paese e contagiare gli altri. Mentre l'Europa non riesce a liberarsi dall'ideologia che ha portato alla grande recessione

Tremilaottocentocinquantotto
le piattaforme nel Golfo del messico

di Michele Nardelli

(4 maggio 2010) E' l'impressionante numero delle piattaforme petrolifere presenti nel Golfo del Messico, analoghe a quella esplosa nei giorni scorsi e che ogni giorno vomita nel mare milgliaia di barili di petrolio provocando una delle più gravi catastrofi ambientali della storia. Il grafico pubblicato dal Corriere della Sera del 1 maggio e che qui riportiamo ci racconta di come l'uomo abbia ormai oltrepassato ogni limite. Le immagini della marea nera in uno degli ecosistemi marini più importanti degli Stati Uniti fanno il paio con l'impotenza nel fermare il disastro e con l'arroganza delle società petrolifere che, assicurano, pagheranno il danno. Come se la natura e la vita potessero venir monetizzate.