"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Il Teatro Sociale di Trento come non lo avete mai visto, trasformato in un Caffè Mediterraneo.
(3 gennaio 2012) Presentato stamane al Centro culturale S.Chiara l'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un caffè letterario dedicato alle anime di Creuza de ma, il capolavoro di Fabrizio De Andrè.
Come coda dell'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" che il giorno precedente si svolge al Teatro Sociale con il Caffè Sinan Pascià, viene proposta una conferenza che si svolgerà nel pomeriggio di giovedì 12 gennaio alle ore 17.00 presso le Gallerie di Piedicastello a Trento. La conferenza è dedicata alla "Piccola Europa" e al Censimento del 1910 dell'impero austroungarico.
Giuseppe Ferrandi, direttore Fondazione Museo Storico del Trentino
Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
di Michele Nardelli
(14 gennaio 2012) La primavera araba ha avuto l'effetto straordinario di aprire una stagione nuova per l'insieme dei paesi che si affacciano sulla sponda meridionale del Mediterraneo. L'esito - che peraltro mantiene aspetti di incertezza - non è stato solo la caduta dei regimi illiberali ma anche l'aprirsi di una dialettica politica che ha riconosciuto piena legittimità e valore alla nonviolenza, alla partecipazione democratica, all'autogoverno dei territori, ad una nuova cooperazione euromediterranea. Non a caso molti osservatori hanno paragonato la rivoluzione dei gelsomini ad una sorta di nuovo risorgimento, laddove la nascita degli stati moderni nella fase post coloniale era stata segnata dall'insorgere di nazionalismi che erano in realtà emanazione di quegli stessi colonialismi e che ben poco avevano a che fare con le culture del mondo arabo.
L'Assemblea nazionale di Parigi ha approvato il provvedimento che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine dalle autorità ottomane. Le relazioni tra Francia e Turchia a un punto critico.
di Francesco Martino, www.balcanicaucaso,org
(24 dicembre 2011) Visioni divergenti sul futuro, visioni divergenti sul passato. Le relazioni diplomatiche tra Francia e Turchia hanno toccato un nuovo punto critico dopo che ieri l'Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese, ha approvato una legge che punisce chiunque neghi la natura di "genocidio" in riferimento alle uccisioni di massa subite dagli armeni durante la Prima guerra mondiale per ordine delle autorità ottomane. Il testo passa ora al senato, dove dovrebbe essere votato entro febbraio 2012.
Natale dei Popoli 2011
Poesia, canto, musica. Incontro con la Palestina e le poesie di Mahmud Darwish
Al termine saporti arabi e trentini nella Piazza del Mart
Ci troviamo sabato 26 novembre in via Belenzani 51 a Trento, nei pressi della libreria sorelle Benigni, dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone per sabato pomeriggio alle ore 17.00 a Trento (Via Belenzani - Piazza Duomo) un sit in di solidarietà con le popolazioni arabe
(23 novembre 2011) Quel che accade in queste ore nei due più importanti paesi arabi, l'Egitto e la Siria, è fonte di grande inquietudine. La primavera che pure tante speranze ha aperto in tutto il Mediterraneo rischia di trasformarsi in un bagno di sangue. Nella grande Siria i morti dall'inizio della protesta contro il regime di Assad sono più di cinquemila e, nonostante le proteste della Lega araba, il regime non accenna ad allentare la repressione. Eppure, anche in un potere che fino a ieri sembrava monolitico si aprono contraddizioni profonde, crescono le diserzioni e le voci critiche, si fa più forte la pressione internazionale. In Egitto, a meno di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, sono già quaranta le vittime della repressione da parte dell'esercito, a configurare una sorta di colpo di stato militare o comunque a condizionarne l'esito. E il governo dà le dimissioni. Eppure una rinata dialettica politica ha fatto sì che siano almeno cinquanta i partiti in lizza, come si evince dalla mappa molto interessante che ha elaborato un giovane trentino che vive al Cairo e che opera presso le Nazioni Unite. Si chiama Jacopo Carbonari e lo ringraziamo per questo lavoro di analisi che vi proponiamo in allegato.