«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

Pace e diritti umani

Terra Madre Balcani
(prosegue anche nei giorni 17 e 18 luglio)

Comitato per la pace in Medio oriente

Sedersi e parlare
Darsi il tempo

Una giornata informale di discussione sulla cooperazione internazionale, a partire dalle idee di "Darsi il tempo" e della "Carta di Trento"

Cittadinanza euromediterranea
Riunione del gruppo di lavoro del Forum per la pace e i Diritti Umani su "Cittadinanza Euromediterranea"

Comitato per la pace in Medio Oriente

Consiglio direttivo Progetto Prijedor
Il direttivo dell'Associazione Progetto Prijedor, che si terrà giovedì 17 giugno alle ore 18.00 presso il Consorzio Lavoro Ambiente di Trento (Sala B), con il seguente ordine del giorno:

    1. Separazione del conto bancario;
    2. Modifiche allo Statuto;
    3. Nuovo programma di contabilità.

A seguire, alle 18.30, nella stessa sede (Sala A), si terrà un incontro
tra i direttivi delle tre associazioni Associazione Progetto Prijedor,
Associazione Trentino con il Kossovo e Associazione Tavolo Trentino con
Kraljevo, per una conoscenza reciproca e la presentazione delle
rispettive attività.

Il senso del giusto
la bandiera e la campana
di Gian Luca Magagni

(12 giugno 2010) Ci sono dei momenti nella vita che si sente, che si sa di essere nel giusto. Basta fermarsi un momento a pensare e ognuno trova nella sua mente un fatto dove quasi per istinto si è fatto trascinare da una situazione che non aveva bisogno di spiegazioni, una cosa che sentiva dentro, giusta e basta. Così è stato per me quel 2008, quando, quasi per caso, ho incontrato la Campana dei caduti di Rovereto. In realtà il senso del giusto, se così si può dire, l'ho vissuto nel 1995, quando fui invitato a fare una sostituzione dell'educatore al campo sosta di Rovereto. Arrivai al campo con timore e curiosità, con le gambe che tremavano nell'affrontare una situazione poco conosciuta e solo in maniera negativa e pericolosa. Ci misi più di un anno a comprendere quanta cultura nascondeva questo popolo fra le roulotte e la diffidenza nei confronti degli estranei o gagi, ma ci misi un "nano secondo" a capire quanta discriminazione subissero solo perché sinti o "zingari" per la popolazione maggioritaria. (...)