"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Fabio Pipinato
(5 marzo 2010) Ho seguito, come molti italiani, l'intervista a Gino Strada di Emergency durante la trasmissione "Che tempo che fa" su RAI 3. Un flash che non ti fa pentire di aver pagato il canone. Condivido molto di ciò che il direttore della storica associazione di chirurgia di guerra ha detto tra cui l'adesione alla "24 ore senza di noi", la Giornata di mobilitazione dei migranti organizzata lunedì 1° marzo, in tutta Italia. Condivido soprattutto la capacità/possibilità di parlare a milioni di italiani che, dall'avvento della TV commerciale, sono costretti a sorbirsi spesso di tutto di più. Tre cose mi hanno lasciato in dubbio su ciò che ha detto Strada: gratuità, Obama e l'antipolitica. (...)
Nel Giorno del ricordo. "AestOvest. Storia, memoria e attualità di una terra di confine"
Grazie a testi, audio, video il DVD AestOvest permette di scoprire un confine europeo, la sua storia ed il suo presente
E' un prodotto OBC (Osservatorio Balcani e Caucaso)
di Chiara Sighele
Auschwitz ne è il simbolo, ma i crimini del nazi-fascismo vennero perpetrati anche in molti altri campi di concentramento creati dagli stati dell'Asse.
«I mass media di Stato alimentano una virulenta campagna nazionalista, con un'immensa eco in tutta la Cina. Due i bersagli: Rebiya Kadeer, la leader uigura in esilio accusata di avere istigato la rivolta a scopi secessionisti; la stampa estera bollata come faziosa, bugiarda, anti-cinese». La Repubblica, 21 luglio 2009
Scriveva così Federico Rampini in una corrispondenza da Urumqi, capitale dello Xinjiang (regione della Cina occidentale grande cinque volte l'Italia), il 21 luglio scorso, qualche giorno dopo la rivolta della minoranza uigura che, almeno stando al bilancio ufficiale, è costata la perdita di duecento vite umane.