"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

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Il Trentino in connessione col Mondo
La nuova sede di Trentino Network

Inaugurata oggi la nuova sede di Trentino Network 

(26 settembre 2013) Le nuove tecnologie informatiche stanno cambiando le nostre vite, un po' come accadde con la rivoluzione industriale o con l'avvento di radio e tv. Ciò nonostante, quando si parla di diritti digitali dei cittadini, di amministrazione digitale, di software libero, di dati aperti, si pensa di avere a che fare con cose per addetti ai lavori. Tanto ancora consistente è il divario digitale, ovvero il dislivello di alfabetizzazione tecnologica. Eppure ormai in Italia il 52% della popolazione usa regolarmente un computer, percentuale che in Trentino sale al 59%.

Dobbiamo sapere che quando parliamo di società dell'informazione, abbiamo a che fare con questioni decisive per i processi che governano l'economia, la pubblica amministrazione, la partecipazione e la democrazia.

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L'ultimo atto... una brutta pagina del Consiglio regionale
Migrazioni

(11 settembre 2013) Nei mesi scorsi la sentenza n.133 della Corte Costituzionale aveva ritenuto illegittima una norma della Regione Trentino Alto Adige - Süd Tirol che introduceva  la distinzione tra i cittadini italiani e gli stranieri extracomunitari ai fini dell'erogazione dell'assegno regionale al nucleo famigliare per figli ed equiparati. In altre parole mentre per i cittadini italiani veniva richiesta la semplice residenza, per i cittadini extracomunitari si era prevista "la residenza in Regione da almeno cinque anni".

La Corte ha giudicato tale norma lesiva dell'articolo 3 della Costituzione Italiana ma anche della legislazione nazionale vigente dove si stabilisce che "ai fini delle prestazioni e delle provvidenze, anche economiche, di assistenza sociale, equiparano ai cittadini italiani gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno"...

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Nuova bretella stradale nella piana Rotaliana
Un tratto della zona interessata

di Roberto Devigili e Agostino Tonon

(11 settembre 2013) La proposta  di qualche anno fa di realizzare  collegamenti veloci  a mezzo ferrovia tra alcune valli ed il capoluogo Trento (allora denominata Metroland) e le proposte  alternative (la più nota quella del trenino di collegamento con le valli dell'Avisio) aveva fatto sperare che i Trentini avessero in mente qualcosa di nuovo per favorire la mobilità. Invece, anche se con meno intensità degli anni Ottanta e Novanta, in concreto, si sono realizzate e progettate solo nuove bretelle e tangenziali stradali.

L'ultima proposta, per restare in zona, in ordine di tempo, quella di Grumo.

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La cultura della pace e l'opposizione alla guerra
La moschea omayyade di Damasco

(8 settembre 2013) "Un'altra via è possibile" dice con fermezza Papa Francesco rivolto alle migliaia di persone riunite in Piazza S.Pietro. Un appello per la pace raccolto in ogni angolo della terra, ma che il G20 non ha saputo ascoltare. Perché la pace nel mondo è ancora lo spazio fra una guerra e l'altra. Talvolta anche per il pacifismo. Ne ho scritto una riflessione per il Corriere del Trentino oggi in edicola.

di Michele Nardelli

Damasco

Ci sono luoghi che appartengono più di altri alla storia dell'umanità. Verso i quali dovremmo avere rispetto e riconoscenza, non bombardarli. Non solo perché Damasco viene considerata dagli studiosi - insieme a Gerico - la città più antica del mondo, ma perché è grazie a questa città, conosciuta nell'antichità per la sua straordinaria bellezza architettonica, le sue sorgenti d'acqua, i suoi giardini, e all'incontro che lì avvenne fra la cultura bizantina, araba, ebraica, indiana e persiana che il pensiero europeo ha preso forma. In questa città, fra il VII e VIII secolo prese il via quel "movimento delle traduzioni" che portò alla divulgazione della filosofia, della matematica, dell'astronomia e dell'alchimia non solo nel vicino Oriente ma, attraverso il Mediterraneo, nell'Andalusia e progressivamente in quell'Europa che non a caso prese il nome, secondo la mitologia, dalla bella figlia di Agenore, re dell'antica Fenicia.

Voglio dire che non possiamo prescindere da una comunità di destino mediterraneo in cui affondiamo le nostre profonde radici culturali. Non solo per le conoscenze scientifiche, ma perché anche nelle culture materiali il Mediterraneo è stata la piattaforma attraverso la quale è avvenuto lo scambio del sapere, delle arti e della musica, del navigare e del commerciare, delle spezie e del pane.

Come non capire che i bagliori di fuoco che la CNN e al Jazeera fra qualche giorno ci mostreranno hanno dunque a che fare con la nostra storia?   

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Violenza chiama violenza. Guerra chiama guerra.
Damasco, bagno turco

L'appuntamento lunedì 9 settembre (ore 20.00) al Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele) a Trento

"Esiste sempre una soluzione semplice ai problemi complessi: quella sbagliata". Sono parole di Mark Twain e fotografano bene ciò che sta accadendo in Siria in queste ore. 

La questione non è di facile lettura e coinvolge tutto il Medio Oriente. Rischia di avere ripercussioni gravissime per un'area che va dall'Afghanistan fino a tutto il Nord Africa, colpendo in pieno l'intera area mediterranea.

La soluzione semplice - e molto più che sbagliata - è quella di un intervento militare, sia esso iniziativa unilaterale degli Stati Uniti oppure di una coalizione di paesi.

Nelle parole di Papa Francesco, pronunciate nei giorni scorsi durante l'Angelus domenicale, si può leggere tutta la preoccupazione rispetto ad una guerra che è difficile immaginare limitata, breve, locale; come se queste caratteristiche la rendessero più accettabile e meno pericolosa di altre. Il suo appello alla mobilitazione, alla veglia e al digiuno - proposto per il prossimo 7 settembre - richiama alla necessità di immaginare, in Siria e in qualunque altro angolo del mondo, un'alternativa ai conflitti armati.

Come Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani aderiamo convintamene all'invito di Papa Francesco e proponiamo per lunedì 9 settembre alle ore 20.00 presso il Cafè de la Paix (in passaggio Teatro Osele a Trento) un momento di discussione pubblica sulla situazione siriana. 

Un'occasione per provare ad affrontare la complessità di un tema che ci interroga fortemente sulla pace e sulla guerra, all'interno di un contesto mondiale mutato rispetto a quello che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni che fatica a trovare un nuovo equilibrio.

Invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di portare il proprio contributo.

Michele Nardelli
Presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani

Verso il Terzo Statuto
Castelfirmiano, il comizio di Silvius Magnago del Loss von Trient

(4 settembre 2013) I senatori SVP Karl Zeller e Hans Berger hanno presentato nei mesi scorsi un Disegno di legge costituzionale che si proone di modificare lo Statuto speciale per il Trentino Alto Adige - Südtirol nella direzione dell'attribuzione dell'autonomia integrale alle Province Autonome di Trento e di Bolzano.

In aula in Consiglio Provinciale arriva la richiesta di parere di modificazione dello Statuto, parere che viene espresso in forma negativa da gran parte dell'Assemblea. Un voto contrario almeno per una parte cospicua dei consiglieri non per il merito della proposta (anche se il taglio dato dai due senatori è poco europeista), bensì per il metodo unilaterale usato nel presentare come SVP una proposta di intervento tanto delicata. Per quanto mi riguarda il mio voto è stato di astensione motivato con l'intervento che riporto di seguito.

"Intervengo volentieri dopo il consigliere Morandini, perché lo considero sempre molto attento alle questioni della Regione e anche perché nel suo intervento ha chiamato in causa la presunta incoerenza del centrosinistra autonomista ed in particolare del PD in relazione all'istituzione regionale.

Certamente avremo modo di parlarne in maniera più approfondita anche la prossima settimana in Consiglio regionale e certamente doverlo fare in una "zona Cesarini" della legislatura ci dice che è più un esercizio di confronto che non l'occasione vera e propria per mettere mano allo Statuto di autonomia. E' peraltro vero che il tema dell'autonomia integrale non è affatto nuovo, ne abbiamo parlato attorno all'accordo di Milano e credo pertanto che sia arrivato il tempo di affrontare in maniera serie la questione che fa da sfondo al nostro assetto autonomistico, ovvero il terzo statuto di autonomia.

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Primavere inascoltate e lacerate
Damasco

di Michele Nardelli

(2 settembre 2013) Forse gli strateghi occidentali che in queste ore spingono per un intervento militare contro la Siria nemmeno lo sanno. O forse è proprio per questo. Damasco è considerata la città più antica del mondo. Non l'insediamento umano, ma il contesto urbano più antico, del quale si parla in antiche tavole risalenti al 2500 a.C.

Ci fu un tempo nel quale Damasco era il centro del mondo, nell'intrecciarsi attorno ai suoi meravigliosi giardini della cultura bizantina, araba, persiana e indiana. La lingua colta che vi si parlava era il greco e proprio in quella città nacque fra la fine del VII e l'inizio dell'VIII secolo il grande "movimento delle traduzioni" che portò - grazie alla trascrizione in arabo - alla conoscenza della filosofia di Aristotele e di Platone, della matematica di Euclide, Archimede e Tolomeo, dell'astronomia di Aristarco e dell'alchimia di Jābir ibn Hayyān altrimenti conosciuto come "Geber l'alchimnista", considerato il padre della moderna medicina.

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