«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani». "Manifesto di Ventotene"

Balcani

Zograf, segnali dalla Serbia
Una tavola di Zograf

E' tra i massimi esponenti internazionali del graphic journalism e ha realizzato diverse produzioni con artisti quali Charles Alverson, Peter Blegvad e Robert Crumb. Il fumettista serbo Saša Rakezić, in arte Aleksandar Zograf - da anni pubblicato da OBC - arriva in Italia l'11 agosto per presentare il suo libro 'Segnali'. Un'intervista di Nicole Corritore da www.balcanicaucaso.org

Quando è iniziata la tua passione per il fumetto?

E' difficile parlare di un inizio, perché disegni e fumetti fanno parte della mia vita fin dai primi ricordi d'infanzia. Disegnare era uno dei modi di "esistere". Come tutti i bambini disegnavo ancora prima di sapere l'alfabeto, ma ricordo con estrema chiarezza che anche i primi scarabocchi - che difficilmente venivano percepiti dagli altri come "disegni" - avevano per me un grande significato. Ne ricordo uno in particolare: sembrava solo un insieme di tante linee che esplodevano in tutte le direzioni, ma per me era la rappresentazione di un incidente tra due automobili! Questo mi ha convinto, da adulto, che i bambini anche piccolissimi non "scarabocchiano" affatto. Come artisti contemporanei, realizzano in realtà qualcosa che possiamo definire fumetti astratti.

Incontro con Aleksandar Zograf
Zograf
Osservatorio Balcani e Caucaso è lieto di invitarvi a due appuntamenti con il fumettista serbo Aleksandar Zograf, organizzati in collaborazione con la Biblioteca di Lavarone, nell'ambito del progetto "C'è chi guarda e c'è chi vede"
 
Sabato 11 agosto ore 10:00 - 12:00
Aula corsi, Scuole elementari di Lavarone, Frazione Gionghi

Workshop di fumetto autobiografico
Iscrizione obbligatoria e gratuita

Sabato 11 agosto ore 17:00
Centro Congressi, frazione Gionghi di Lavarone   

Segnali. Ancora storie da Aleksandar Zograf
Incontro con l'autore e presentazione del libro "Segnali" (Fandango-Coconino, 2011).
Quinto appuntamento nell'ambito di "Incontri d'autore 2012"

Workshop e presentazione saranno curati da Luka Zanoni di Osservatorio Balcani e Caucaso, partner del progetto e luogo virtuale di pubblicazione delle strisce settimanali
di Zograf

Bosnia: l'agonia di Dayton
Bosnia Erzegovina, anni \'90

Il percorso europeo della Bosnia Erzegovina è interrotto fino a quando il Paese non adeguerà la propria Costituzione a quanto stabilito dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Sarajevo tra diritti umani e diritti etnici, il vuoto politico e il fattore Komšić

di Andrea Rossini (www.balcanicaucaso.org)

(3 agosto 2012) La Bosnia Erzegovina (BiH) ha tempo fino al 31 agosto per emendare la propria Costituzione, uniformandola a quanto stabilito dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nel caso Finci-Sejdić. Altrimenti, ha stabilito la Commissione Europea, il percorso di integrazione del Paese nell'Unione resterà bloccato. L'ultimatum è giunto mentre la BiH sta attraversando l'ennesima crisi, di fatto senza un governo né a livello centrale né a livello della Federazione, la maggiore delle due entità che compongono il Paese. Un momento in cui, secondo l'autorevole centro studi International Crisis Group (Bosnia's Gordian Knot: Constitutional Reform), "il sistema di governo della Bosnia Erzegovina ha raggiunto il punto di rottura".

Postmodernità
Hummer dorata

Nel vuoto politico seguito alle recenti elezioni, Belgrado è attraversata da una serie di omicidi che riportano alle cronache criminali di dieci anni fa. Nostra intervista a Stevan Dojčinović, giornalista investigativo serbo

di Cecilia Ferrara, Osservatorio Balcani Caucaso

(luglio 2012) Alle 14 del 3 luglio scorso, nella periferia di Belgrado, Radojica Joksović, 32 anni, è stato ucciso dall'esplosione di un chilo di esplosivo C4 posto sotto la sua Audi A6 e azionato a distanza con un cellulare. Il suo accompagnatore, Predrag R. (35), è rimasto lievemente ferito. Radojica Joksović era originario di Pljevlja, Montenegro, la città di origine dell'ormai famoso Darko Šarić, presunto trafficante internazionale e capo dei "Guerrieri Balcanici", organizzazione che in Italia sarebbe stata fornitrice di cocaina per la 'ndrangheta sulla piazza di Milano.

Srebrenica, 11 luglio 1995
Potocari, il memoriale

11 luglio 2012, Potočari. Nel Memoriale che sorge di fronte all'ex comando dei caschi blu di Srebrenica, viene ricordato il diciassettesimo anniversario della morte di oltre 8.000 bosniaco musulmani, uccisi nel luglio 1995 dalle forze serbo bosniache.

Quella strage fu un genocidio, secondo quanto stabilito da diverse istanze giuridiche internazionali (Tribunale Penale dell'Aja per la ex Jugoslavia; Corte Internazionale di Giustizia) e locali (Corte di Bosnia Erzegovina per i crimini di guerra).

L'Europa di mezzo
Bosanska Kafa

Alla Candiani Summer Fest 2012. Balkania, vent'anni dopo

L'Europa di mezzo
Una narrazione in forma di spettacolo

con Roberta Biagiarelli, Michele Nardelli e la bosanska kafa

Il libro dell'assedio
Matrimonio nell\'assedio di Sarajevo
Osservatorio Balcani e Caucaso & Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani presentano 

"Sarajevo, il libro dell'assedio"

Serata di presentazione del libro che racconta la più lunga e tragica "blokada" della Storia - a 20 anni dall'inizio delle cronache cruente (4, 5, 6 aprile 1992), nel ventesimo degli annali di sangue. Il taglio dell'acqua e dell'energia elettrica, la penuria di tutto, il freddo, la fame, la morte e le amputazioni per i colpi di granata, la ricerca del cibo e il tiro dei cecchini, le miserie umane e le nobiltà, i sommersi e i salvati nella grande città inerme al tiro dei mortai e dei cecchini distesa nelle valli della Bosna e Miljacka. ... tutto è scritto nelle poesie dell'assedio di Abdulah Sidran dal funebre titolo La bara di Sarajevo, nella sfinita quotidianità dei versi di Izet Sarajlić, nei diari dell'assedio di Marko Vešović, nelle tragiche prose di Dževad Karahasan, nei frammenti abbaglianti di Tvrtko Kulenović, nelle short stories di dolore e disperazione nella città assediata di Miljenko Jergović. Insieme, il drammatico racconto per immagini del fotografo Danilo Krstanović, recentemente scomparso.

Giovedì 24 Maggio 2012 - ore 20.30

Castello del Buonconsiglio, sala refettorio clesiano - Piazza Mostra (Trento)

Partecipano: Andrea Rossini (Osservatorio Balcani e Caucaso), Piero Del Giudice (curatore del libro), Dzevad Karahasan (scrittore) e Michele Nardelli (Presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani)

Accompagnamento musicale di Abner Colombo che eseguirà musiche di Johan Sebastian Bach e Eugene Ysaye