"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Balcani

Un momento di incontro e di festa fra i volontari trentini e i partner kosovari
vecchia immagine di Peja/Pec

Oltre i conflitti
guerra di Bosnia

Dalla ex Jugoslavia ai Balcani occidentali. Panoramica di un conflitto lungo vent'anni

Incontro pubblico con Elvira Mujcic e Michele Nardelli

Kosovo tutto ok
ragazza kosovara
Presentazione del libro curato da Astrid Mazzola, "Kosovo tutto ok" (editrice Il Margine), viaggio nel dopoguerra kosovaro

L'Europa, i Balcani e noi
Incontro con gli studenti in preparazione di viaggio di studio in Bosnia Erzegovina

Dieci anni di relazioni fra il Trentino e il Kosovo
tavolo
Dal 3 al 6 marzo 2010 un ricco programma di manifestazioni per riflettere e valorizzare un decennio di intense relazioni di cooperazione fra il Trentino e il Kosovo

Perché affonda Venezia
Sarajevo, inverno 2004

di Abdulah Sidran

Guardo il cielo sopra Venezia. Niente è cambiato negli ultimi sette miliardi di anni. Lassù, c'è Dio. E' lui che ha creato l'Universo, nell'universo sette miliardi di mondi, in ogni mondo un'infinità di popoli, una molteplicità di lingue, e una sola, una sola Venezia per uno.

I popoli li ha fatti diversi, sussurrando alle loro orecchie: "adesso conoscetevi fra voi". Una miriade di lingue gli ha dato, per fargliele imparare, perché attraverso le lingue si conoscessero, gli uni dagli altri, e tutti, in questo modo, diventassero più ricchi, e migliori. E ha dato Venezia come ha dato gli uccelli e i pesci, perché gli uomini e i popoli credano in Lui, meravigliandosi delle opere Sue.

Guarda il cielo sopra Venezia. Lassù è dappertutto, c'è Dio. Uno. Che ha creato l'Universo, sette miliardi di mondi nell'Universo, in ogni mondo molte lingue e popoli, e una sola Venezia per uno. E un piccolo popolo ha fatto, in uno dei mondi, su un territorio che chiamano Europa, nella tribù degli Slavi del Sud. E' qui il Confine.

La Bosnia. La Bosnia. La Bosnia. Si toccano qui, e si combattono, la croce d'Oriente e la croce d'Occidente, nate da una sola Croce. Ma il popolo bosniaco è mite. Per questo è stato toccato dalla mano della terza Fede: in un solo Dio, che non è nato, né ha generato, ed è Signore dei mondi, e sovrano del Giorno del Giudizio.

Guardo il cielo sopra Venezia. I Signori della terra hanno deciso che il popolo bosniaco non c'è. Venezia affonda. L'Europa affonda. Affonda la culla, con il bambino che c'è dentro. Affondano i continenti. Affonda la rosa nel vaso di vetro di Murano. Affonda Murano. Affonda la stanza dell'albergo, e anche la Società dei poeti morti(1) affonda. Perché non deve esserci al mondo il popolo bosniaco? Fra i colori - un colore, fra i profumi - un profumo di meno? E perché al mondo non deve esserci - questa Venezia? Fra i prodigi - un prodigio in meno?

Guardo il cielo sopra il mondo terrestre. C'è una stella che, lungo un grande arco, precipita nell'abisso dell'Universo. Come se cadesse - in mezzo al Canal Grande. Il mondo terrestre, tra sette miliardi di mondi Cosmici, vuol restare più povero - di un intero Popolo. Questa è l'intenzione dei Signori della Terra. Nell'Universo, allora, precipita una stella. E' per questo che Venezia affonda. L'Universo sarà più povero - di un intero Mondo. E' questa la volontà del Signore dei Mondi. Questa è la volontà del Sovrano del giorno del Giudizio.

(Venezia/Sarajevo, agosto/settembre 1993)

(1) Dead poets socity (Società dei poeti morti): il film di Peter Weir diffuso in Italia con il titolo L'attimo fuggente.

Dieci anni di cooperazione fra il Trentino e il Kosovo

Il programma degli eventi della maniefstazione "Il Trentino incontra i Balcani".