«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
è lieto di invitarvi all'incontro-dibattito
LA COOPERAZIONE TRA COMUNITÀ LOCALI
Dall'esperienza dei Balcani alle sfide del presente
nell'ambito del Decennale di OBC e de L'Altro Festival - Viaggio alla scoperta delle culture
Durante i conflitti nei Balcani degli anni '90 furono decine di migliaia gli italiani che parteciparono a missioni umanitarie in favore delle popolazioni colpite dalla guerra. Altrettante famiglie, in Italia, ospitarono profughi, vedove, oppositori politici.
In quegli anni, nuove forme di cooperazione internazionale hanno coinvolto decine di comunità locali, da una parte e dall'altra dell'Adriatico.
Qual è l'eredità di quella mobilitazione?
Oggi le nostre società si confrontano a fatica con nuovi conflitti, migrazioni forzate e di massa. Come ripensare l'esperienza di solidarietà nei Balcani alla luce della xenofobia che ancora attraversa il Mediterraneo?
Tre fotografi, quindici scatti
MARIO BOCCIA | CHRISTIAN PENOCCHIO | LIVIO SENIGALLIESI
Intervengono
CHIARA INGRAO, scrittrice | MARCO REVELLI, politologo
VALENTINA PELLIZZER, attivista | AGOSTINO ZANOTTI, attivista
Modera
ANDREA ROSSINI, giornalista
INFO: http://www.balcanicaucaso.org/
2000 - 2010: Osservatorio Balcani e Caucaso compie 10 anni
Per l'occasione un calendario di eventi in tutta Italia e online, e il dossier "Europei"
Nel secondo anniversario della morte, la città di Niš ha ricordato con una statua di bronzo uno dei suoi cittadini più illustri: il musicista rom Šaban Bajramović. L'inaugurazione del monumento avviene nel momento in cui in Europa alcuni Paesi dichiarano i rom cittadini indesiderabili.
di Azra Nuhefendić (da www.balcanicaucaso.org)
Quando ci conoscemmo, Brko, questo era il suo soprannome, aveva fatto il borseggiatore in Italia per vent'anni...
(17 settembre 2010) Il più importante settimanale britannico, The Economist, parla dell'Osservatorio Balcani Caucaso, un esempio di eccellenza del Trentino.
"Il miglior sito web in lingua italiana su Balcani e Caucaso, dai contenuti appassionanti". Lusinghiero giudizio dalle pagine web del settimanale britannico a firma di Tim Judah. Vai al suo blog Eastern approaches
Balcani, la storia e la realtà socio-politica Dal 13 al 30 settembre prossimi sono in programma alcuni seminari di approfondimento storico e dell'attualità sociopolitica dei Balcani, che si terranno presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale di Trento.
"L'indipendenza del Kosovo non viola il diritto internazionale" è il parere consultivo della Corte di Giustizia Internazionale delle Nazioni Unite e il 22 luglio i riflettori sono nuovamente puntati sui Balcani. Il Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale coglie lo stimolo per posizionare lo zoom sui Balcani, tornando a riflettere sulla storia contemporanea e sull'attualità socio-politica dell'area. A vent'anni dalla fine della Guerra Fredda è ancora poco nota l'esperienza dei Balcani sia per quanto riguarda il suo XX secolo di modernizzazione autoritaria e di reiterata frammentazione nazionale, sia in relazione all'attuale sforzo dei paesi dell'area di superare l'eredità della guerra ed entrare finalmente a far parte dell'Unione Europea. La trama etnicoculturale della regione è stata duramente colpita dai conflitti degli anni '90 ma ancora oggi è tra le più ricche d'Europa. Affrontare oggi il percorso di elaborazione del passato dei Balcani consente a tutta l'Europa di lavorare al proprio futuro di pace e prosperità.
di Francesco Martino - www.balcanicaucaso.org
"I Balcani sono vere 'autostrade del cibo'. Qui prodotti e tradizioni gastronomiche hanno viaggiato più che altrove, contaminandosi lungo la via, per arrivare fino al Maghreb a ovest e all'India a est". Sofia, Bulgaria. Incontro Michele Rumiz, referente per i Balcani di Slow Food a pochi passi dall'Università. "L'idea di Terra Madre Balcani nasce da questa semplice considerazione: salvaguardare e promuovere la produzione di cibi tradizionali in quest'area è possibile soltanto attraverso una prospettiva regionale". (...)
di Michele Nardelli
(26 luglio 2010) In quel pasticcio internazionale che la questione dello status giuridico del Kosovo rappresenta, il parere "tecnico" della Corte di Giustizia de L'Aja sulla legittimità della proclamazione dell'indipendenza della regione lascia irrisolto il problema vero, che nei fatti viene demandato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il nodo cruciale sta nel fatto che una soluzione non negoziale e unilaterale, attorno ad una questione tanto delicata nel cuore dell'Europa, lascia dietro di sé una scia di instabilità, di rivendicazioni analoghe in questa e in altre aree geografiche, di odio e di rancore. (...)