"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Anche la Cina, come altre grandi nazioni, ha subito nel bene e nel male le conseguenze della globalizzazione. L'enfasi posta sull'ascesa economica dal 1978 (periodo di "apertura" e inizio riforme) al 2004 (periodo del "buon governo") ha guidato la Cina ad essere quella che oggi noi percepiamo: la protagonista perfetta del capitalismo "patologico" teorizzato da Oliver James.
Guardare alla Cina come a un paese bianco o grigio, diviso in chi comanda e chi subisce, o da prospettive isolate e rigide sul concetto di diritti umani, porta a immagini univoche, che non considerano la complessità sociale e che limitano i punti di connessione e disgiunzione da cercare nella storia recente...
Se ne parla su www.politicaresponsabile.it
Mozione approvata dall'Assemblea del Pd del Trentino il 22 ottobre 2012
Il risanamento morale e finanziario del paese è un imperativo per il Partito Democratico ed ognuno ed ogni realtà territoriale è chiamata a fare la sua parte. La Provincia Autonoma di Trento partecipa alla straordinaria e necessaria revisione della spesa pubblica a partire dalla riduzione dei costi della politica e lo fa rivendicando e continuando l'azione di contenimento dei costi e superamento dei privilegi.
Pur in assenza di un corretto riconoscimento dei comportamenti più virtuosi, che eviterebbero una ingiustificata generalizzazione nel giudizio rispetto ai comportamenti contrassegnati dalla corruzione e dal degrado, è comprensibile che le Regioni abbiano chiesto al governo di imporre una drastica azione di controllo e riduzione dei costi della politica.
(9 ottobre 2012) "In questo periodo caratterizzato da profondi mutamenti e da una lunga crisi strutturale", afferma Luca Paolazzi, nuovo direttore pro tempore del sito www.politicaresponsabile.it "si sente forte l'esigenza di rimettere al centro dell'azione politica due risorse che sono alla base del nostro futuro: le persone e il territorio; e con altrettanta forza si avverte il bisogno di pensare nuovi modelli di sviluppo in grado di essere realmente sostenibili e di veicolare processi di coesione ed integrazione sociale.
In tal senso la sfida dei sistemi territoriali sta nella capacità di individuare idee in grado di valorizzare l'unicità di ogni territorio e di attivare, partendo dalle persone e dai lori bisogni, reti territoriali, investimenti, intelligenze e competenze."
(25 settembre 2012) Qual è l'impatto di questa crisi strutturale sui territori alpini e quali saranno le conseguenze? Come spesso accade in tempi di crisi, anche la forbice delle differenze tra territori si allarga.
Sergio Reolon, nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile, compie un'analisi fondata su tre punti di vista: i tagli alla spesa pubblica, la situazione economica e occupazionale e l'accentramento amministrativo. Le differenze fra i territori si faranno sentire anche in relazione alla crisi e politiche uguali per tutti sono destinate ad accentuare le disparità, sostiene Reolon. L'unica via d'uscita, per l'autore, è la coesione dei territori alpini, in una nuova e più estesa sfida autonomistica. Se ne parla da oggi con l'ex presidente della Provincia di Belluno su www.politicaresponsabile.it
Taglio di 300 consiglieri, indennità ridotte. Il piano delle Regioni prevede un taglio di un terzo dei consiglieri e nuove forme di controllo. Ma attenzione alla demagogia...
(27 settembre 2012) I governatori delle Regioni e delle Province autonome hanno deciso di prendere l'iniziativa con una proposta piuttosto radicale: via un terzo dei consiglieri regionali in tutta Italia, indennità ridotte e più controlli. I governatori chiedono all'esecutivo di agire per decreto.
Il documento è stato approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome all'unanimità ed è stato illustrato da Vasco Errani, presidente della Conferenza, al capo dello Stato e successivamente al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. "Si tratta di misure giuste e necessarie che dovranno essere contenute in un decreto legge", ha detto Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi.
Le misure proposte sono le seguenti: taglio al numero dei consiglieri regionali, che dovrebbe portare a diminuirli di circa 300 (un terzo degli attuali); attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti; piena trasparenza e pubblicità dei dati relativi ai costi di funzionamento delle istituzioni e dei gruppi consiliari. Se i Consigli Regionali non si adegueranno viene prevista una riduzione ai trasferimenti per le Regioni.
Tutto bene, dunque? Niente affatto. Perché tagliare i privilegi è una cosa, scassare le istituzioni un'altra. E poi... Dov'è finito l'autogoverno?
(8 agosto 2012) Il Consiglio provinciale ha da poco approvato la prima legge organica in materia di società dell'informazione in Provincia di Trento. Il percorso legislativo, avviato con una proposta centrata sul software libero e sulla necessità di avere dati aperti, è giunto a un provvedimento che investe l'insieme della società dell'informazione e dell'amministrazione digitale.
Un passo importante per attrezzare il Trentino ai cambiamenti tecnologici in atto ma anche per affrontare la crisi globale. Uno strumento in più per adeguare i programmi informatici alle esigenze del territorio e dell'economia locale, ma anche per avere una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini. Ne parlano, su www.politicaresponsabile.it, i nuovi direttori pro tempore Annalisa Tomasi e Matteo Ruffoni.
(22 agosto 2012) Secondo Lorenzo Passerini, il nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile, in Italia da qualche anno le riforme istituzionali vengono fatte a colpi di finanziarie. "C'è una contraddizione di fondo fra i principi dell'aumento dell'autonomia e della responsabilità degli enti locali e manovre economiche sempre più pervasive.
Di fatto, ci ritroviamo in una crescente centralizzazione. In questo contesto le Autonomie speciali diventano un capro espiatorio della difficile situazione che viviamo. È quindi importante fare un po' di chiarezza e sfatare molti luoghi comuni ricordando, in primo luogo, che il Trentino sta già contribuendo al risanamento delle finanze dello Stato e che la sua Autonomia dispone di ampie risorse nella misura in cui il suo territorio è capace di crearne." Vieni a discuterne con noi, su www.politicaresponsabile.it