"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(14 settembre 2013) Formare cittadini ibridi: sangue, suolo o scuola? La necessità di riformare la legge sulla concessione della cittadinanza per chi nasce in Italia da genitori stranieri è stata richiamata più volte negli ultimi anni da importanti figure istituzionali come il Presidente Napolitano, o dall'allora presidente della Camera Gianfranco Fini (sì, quello della legge Bossi-Fini), senza che ci fossero reazioni eccessivamente forti da parte dell'opinione pubblica o del mondo politico.
Del tema della cittadinanza ne parlano Massimiliano Tarozzi e Francesca Rapanà, i nuovi direttori pro tempore, sul sito www.politicaresponsabile.it
Incontro di presentazione del libro "Senza parole" realizzato dall'associazione Politica Responsabile e che raccoglie una parte significativa dei temi trattati all'interno del sito www.politicaresponsabile.it
"Senza parole. Cronache e idee dall'autunno della politica" - pubblicato dalla casa editrice Erickson - vuole essere un contributo alla discussione politica in Trentino e non solo. Le presentazioni che saranno organizzate sul territorio nei prossimi mesi saranno l'occasione per approfondire alcune delle idee che già nel sito e nel libro hanno trovato spazio provando a dare loro maggiore concretezza. Nel primo incontro il tema sarà la Politica, la sua crisi e la necessità di immaginarne una nuova centralità. Lo faremo partendo dall'esperienza trentina degli ultimi quindici anni e con uno sguardo curioso al prossimo futuro.
"Non più, non ancora. Le stagioni politiche del Trentino tra passato, presente e futuro". Sabato 21 settembre 2013, ore 17.30. Cognola (Trento), Centro Civico delle Marnighe.
Ne discutono: Michele Nardelli, Ugo Morelli, Lorenzo Dellai, Alberto Pacher, Ugo Rossi. Porterà il saluto della casa editrice Erickson Riccardo Mazzeo.
Quella che segue è una prima sintesi dei temi affrontati nella summer school che si è svolta da venerdì a domenica al Monte di Mezzocorona. Queste ed altre le parole per un possibile manifesto politico.
(25 agosto 2013) La protagonista di questa Summer School è stata la politica. Di certo è un tempo in cui essa non gode di grande reputazione. Eppure in questi giorni non ne abbiamo celebrato l'ennesimo processo, ma anzi abbiamo provato a dare forma ad un piccolo atto d'amore nei suoi confronti.
Abbiamo descritto, cito uno degli interventi di ieri, la politica e le forme della politica come uno spazio urbano che ha bisogno di essere ripensato, riqualificato. Certamente attraverso percorsi sempre più collettivi, laddove invece vediamo crescere attorno a noi - ad ogni livello - sentimenti di spaesamento e spinte di natura individualista.
di Luca Paolazzi
Introduzione alla Summer School di Politica Responsabile, Monte di Mezzocorona
Questa scuola, al pari dell'Associazione Politica Responsabile, nasce dalla necessità avvertita di riconnettere due sistemi, quello politico-istituzionale e quello socio-economico, al fine di coltivarne un confronto continuo. Lo scollamento tra questi due sistemi è alla base della difficoltà della politica di capire e raccontare il presente e i suoi cambiamenti, di farsi progetto collettivo, di pensare strategicamente, di capire i territori anziché sorvolarli, di promuovere una partecipazione sostanziale ed efficace, in grado di valorizzare le conoscenze diffuse (quella che Barca chiama mobilitazione
cognitiva) nell'elaborare risposte condivise anziché risolversi in spesso vuoti esercizi di selezione del leader. Tale scollamento è anche causa della crescente delegittimazione di quei soggetti intermedi che del presente dovrebbero dare rappresentazione e guidarne lo sviluppo, ma che sono invece troppo spesso concentrati sui processi interni di costruzione del consenso e sull'affermazione autoreferenziale.
La crisi, che da fenomeno passeggero si sta trasformando sempre più in una nuova condizione di normalità, non è un fatto solo economico bensì anche sociale e politico. La crisi politica sta soprattutto nella difficoltà di istituzioni e corpi intermedi di elaborare norme, riferimenti culturali e visioni collettive. È crisi del sistema di rappresentanza basata sui partiti di massa e sulla loro attività di traduzione delle istanze e pulsioni locali e particolari in volontà e visione generale. Possiamo affermare che la crisi della politica è in primis difficoltà di interpretare il presente proprio nel momento in cui, come conseguenza di una globalizzazione e modernizzazione spesso non governata, le persone appaiono sono sempre più incapaci di orientarsi, spaesate e sole. È quindi indispensabile riuscire nel compito di ridare legittimità alla politica, alla sua forma e al suo agire, ripensando le forme della rappresentanza in quest'epoca caratterizzata dalla sfiducia e dal rancore, dalla solitudine e dalla metamorfosi dei processi e dei rapporti territoriali, sociali, economici, produttivi e culturali. Perché "noi, passeggeri di passaggio in questo Paese spaesato: abbiamo bisogno di Politica. Perché senza Politica è impossibile prevedere. È impossibile progettare il nostro futuro." (Ilvo Diamanti)
(20 agosto 2013) "È necessario concentrarsi sui temi, creare un nuovo vocabolario politico che ci consenta di interpretare il presente per immaginare e progettare il futuro." E ancora: "Non credo nel diritto naturale dei giovani ad accedere a posizioni dirigenziali. Nel pd ho finora trovato lo spazio necessario per esprimermi, sia livello locale, nel circolo di Lavis, che provinciale, affiancando i dirigenti nella stesura di documenti programmatici o in gruppi di lavoro." Una bella intervista a Luca Paolazzi, presidente di Politica Responsabile, sul Corriere del Trentino di oggi.
http://www.partitodemocraticotrentino.it/uploaded/doc20130820145214.pdf
Nuovi paradigmi per abitare il presente
Monte di Mezzocorona (Trentino), 23, 24, 25 agosto 2013
Sono già più di quaranta le persone che si sono iscritte alla Summer school promossa da Politica Responsabile in collaborazione con i Giovani Democratici
Se oggi la politica è in grave difficoltà, questo non è semplicemente il risultato del venir meno delle tradizionali forme di comunicazione fra i cittadini e le istituzioni. La crisi dei corpi intermedi è in primo luogo riconducibile alla fatica di sguardo verso una realtà in rapida trasformazione, all'elaborazione di un pensiero - per usare la bella espressione di Hannah Arendt - in grado di essere "presenti al proprio tempo".
(8 agosto 2013) In un'intervista sul Corriere del Trentino di oggi, il consigliere provinciale del PD del Trentino Michele Nardelli spiega l'idea di un progetto politico insieme territoriale ed europeo. Per questo è necessario ricercare risposte alte alla crisi della politica ma anche delle sue forme: nuove sintesi culturali e soggetti politici locali in reti sovranazionali.