"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
(7 marzo 2012) Federico Zappini, il nuovo direttore "pro tempore" di Politica Responsabile, ci invita a riflettere sull'importanza - a volte drammatica - che i confini hanno assunto nella vita delle nostre democrazie.
Da ciò deriva un progressivo smarrimento del significato essenziale del vivere democratico. Per dare una possibilità alla democrazia moderna di trasformarsi in altro senza inabissarsi, dovremmo provare, sostiene Zappini, a fare nostro il più ricco concetto di frontiera, "costruzione artificiale che nasce dalle aspirazioni e dalle aspettative di una comunità e quindi da motivazioni sociali e non esclusivamente geografiche". Discutiamone insieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
... e del malessere. Le classifiche dell'ultimo Rapporto Quars, che dal 2003 ci dice come stanno davvero le cose, con criteri e indicatori alternativi al Pil
(15 aprile 2012) Che il PIL sia uno strumento inservibile per misurare il benessere e la qualità della vita, è un fatto acclarato. Lo si sapeva bene, in realtà, già alla fine degli anni '60, quando Bob Kennedy dichiarava agli studenti dell'Università del Kansas che il PIL "misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta", e due illustri economisti, William D. Nordhaus e James Tobin, davano alle stampe un saggio importante, provocatoriamente intitolato Is Growth Obsolete? E lo si sa ancor meglio oggi, mentre assistiamo al fiorire di iniziative da parte di governi, istituzioni internazionali, reti della società civile globale (per un'utile ed esaustiva rassegna in merito, si veda il numero monografico dedicato a Il benessere oltre il PIL de «La Rivista delle Politiche Sociali», n. 1, 2011) destinate a individuare indicatori in grado di cogliere le molteplici dimensioni che concorrono a determinare la stato di salute di un territorio e della popolazione che lo abita, partendo da ciò che per le persone davvero conta: un ambiente pulito, la tutela del lavoro, dei diritti e della salute, servizi e istruzione di qualità e per tutti, un tessuto sociale coeso, attivo e solidale.
(21 febbraio 2012) Il nuovo direttore di Politica Responsabile è Franz Libero Bonomo, che propone una riflessione su un movimento di protesta, quello composto dai Forconi e da altri soggetti siciliani, che a inizio anno ha messo in ginocchio l'economia della regione piu vasta d'Italia. In breve tempo il carburante si è esaurito e i supermercati svuotati. I media tradizionali hanno prima ignorato il fenomeno e solo dopo alcuni giorni vi hanno prestato attenzione, oscillando tra minimizzazione e criminalizzazione. Chi sono i protagonisti di quel blocco? Cosa chiedono? Che ripercussioni possono avere i fatti siciliani sulla politica nazionale? Vieni a discuterne con noi, come sempre, su Politica Responsabile (www.politicaresponsabile.it)
di Pasquale Mormile
(17 febbraio 2012) I rumors che da diversi mesi volevano in fase di preparazione le procedure per il collocamento in borsa di Facebook, Inc. sono stati confermati il 1 febbraio 2012 quando alla Security Exchange Commission (SEC), l'ente governativo che si occupa del mercato azionario negli Stati Uniti, è stata consegnata la documentazione S-1, valida per l'offerta pubblica iniziale (IPO) che dà avvio sostanzialmente alla quotazione in borsa del social network prevista per maggio 2012.
(11 febbraio 2012) Giuseppe Marino, il nuovo direttore di Politica Responsabile, riflette sul tema dell'integrazione in Italia partendo da Lampedusa, dove circa un anno fa, a reti unificate, si annunciava l'inizio dell'invasione dei migranti provenienti dalla Tunisia (204, con il primo sbarco). La primavera araba, le furbizie politiche, i ricatti dei dittatori nordafricani e la prospettiva di un futuro migliore erano il motore del fenomeno. La gestione italiana del flusso migratorio ha reso un rivolo d'acqua una fiumana. Si è voluto infondere timore per poi rassicurare. La realtà è un'altra. Gli immigrati che giungono sulle nostre coste via mare sono solo il 10%. Per il restante 90% il processo di integrazione è spesso diverso. Invisibile e lento, contribuisce al sistema e garantisce la sopravvivenza di alcuni settori tradizionali dell'economia italiana. La loro è un'integrazione mite. Discutiamone insieme, su www.politicaresponsabile.it
Il nuovo direttore di Politica Responsabile, Tommaso Iori, partirà giovedì 26 gennaio con centinaia di giovani trentini e sudtirolesi per raggiungere Cracovia. Il Treno della Memoria li condurrà sui luoghi simbolo dell'Olocausto. Prima di partire, Iori ha messo nero su bianco alcune riflessioni sul tema della memoria.
Il cuore del suo contributo è il valore del ricordare non come ossequio alla storia, ma come necessità imposta dall'agire politico nel presente. Un articolo che si pone anche come spunto per le riflessioni che nasceranno nel corso di questa esperienza collettiva, e che l'autore condividerà nello spazio dei commenti. Discutiamone insieme, come sempre, su Politica Responsabile http://www.politicaresponsabile.it/