"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Democrazia e partecipazione

Pierluigi Bersani vince il ballottaggio: sarà lui il candidato del centrosinistra alla guida del paese

(2 dicembre 2012) Non ci sono ancora i dati definitivi ma con oltre il 61% dei voti Pierluigi Bersani vince il ballottaggio nelle primarie lasciando Matteo Renzi sotto il 40%.

Anche nel ballottaggio una grande partecipazione intorno ai 2 milioni e ottocentomila di votanti. Il risultato non lascia dubbi e Bersani si sfferma in maniera netta, ottenendo così un mandato forte per la battaglia vera, quella per il cambio politico alla guida dell'Italia.

Anche in Trentino netta l'affermazione di Bersani che supera il 59%.

Il voto nelle regioni:

http://www.repubblica.it/static/speciale/2012/primarie-pd/risultati/

Primarie, vince la partecipazione: 3.110.210 votanti
il manifesto delle primarie

(26 novembre 2012) 3.110.210 persone che hanno partecipato alle primarie del centrosinistra: un dato di grande valore, ottenuto peraltro con regole di iscrizione nettamente più rigorose delle precedenti primarie. In molti seggi ci sono state lunghe code, ma questo non ha affatto dissuaso i cittadini dall'esprimere la propria preferenza. Insomma oltre la grande partecipazione, anche una grande pazienza, sotto ogni profilo.

A livello nazionale l'esito è stato il seguente: Pierluigi Bersani al 44,9%, Matteo Renzi al 35,5%, Nichi Vendola al 15,6%, Laura Puppato ottiene il 2,6% e Bruno Tabacci l'1,4%.

In Trentino, hanno votato 19.777 persone. Ed ecco le preferenze in provincia: Bersani 8.338 (42,16%), Renzi 7.311 (37%), Vendola 2.890 (14,6%), Puppato 1.081 (5,46%) e Tabacci 182 (0,92%).

Si andrà quindi al ballottaggio domenica prossima 2 dicembre.

Ecco intanto il prospetto dei voti in Trentino Comune per Comune http://www.partitodemocraticotrentino.it/uploaded/dati%20provvisori.pdf

E' questo il governo dei tecnici?
Il lancio dei lacrimogeni dal MInistero della Giustizia

Mercoledì 14 novembre, via Arenula, Roma. Nel filmato, realizzato con un  videofonino da un piano alto da un lettore di Repubblica.it, si vedono i ragazzi in corteo correre lungo la strada, dopo aver forzato il blocco della polizia all'altezza del Lungotevere dei Vallati. All'improvviso, dalle  finestre del palazzo del Ministero della Giustizia piovono lacrimogeni  sulla folla in fuga. A giudicare dalla traiettoria, si tratterebbe di  lacrimogeni a strappo: due sembrerebbero partire dal secondo piano sopra le stanze occupate dal ministro Paola Severino, il terzo dal tetto dell'edificio.

http://video.repubblica.it/dossier/protesta-studenti-autunno-2012/corteo-studenti-lacrimogeni-lanciati-dal-ministero-della-giustizia/110992/109382?ref=HREA-1

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti
La complessità cinese
Cina
(9 novembre 2012) Mentre è ancora in corso il 18° congresso del PCC, uno sguardo alla Cina moderna da parte della direttrice pro-tempore di "Politica responsabile" Francesca Bottari, sinologa. "Da qualsiasi parte si giri il disegno del mondo, è impossibile non guardare ai confini della Repubblica Popolare Cinese. Il gioco attuale pone al centro dello scacchiere internazionale la pedina Cina e la domanda che ne segue - a volte convinzione - è se questa sarà prossima alla supremazia mondiale."

Anche la Cina, come altre grandi nazioni, ha subito nel bene e nel male le conseguenze della globalizzazione. L'enfasi posta sull'ascesa economica dal 1978 (periodo di "apertura" e inizio riforme) al 2004 (periodo del "buon governo") ha guidato la Cina ad essere quella che oggi noi percepiamo: la protagonista perfetta del capitalismo "patologico" teorizzato da Oliver James.

Guardare alla Cina come a un paese bianco o grigio, diviso in chi comanda e chi subisce, o da prospettive isolate e rigide sul concetto di diritti umani, porta a immagini univoche, che non considerano la complessità sociale e che limitano i punti di connessione e disgiunzione da cercare nella storia recente...

Se ne parla su www.politicaresponsabile.it

L'Autonomia per risanare il Paese
Statuto

Mozione approvata dall'Assemblea del Pd del Trentino il 22 ottobre 2012

Il risanamento morale e finanziario del paese è un imperativo per il Partito Democratico ed ognuno ed ogni realtà territoriale è chiamata a fare la sua parte. La Provincia Autonoma di Trento partecipa alla straordinaria e necessaria revisione della spesa pubblica a partire dalla riduzione dei costi della politica e lo fa rivendicando e continuando l'azione di contenimento dei costi e superamento  dei privilegi.

Pur in assenza di un corretto riconoscimento dei comportamenti più virtuosi, che eviterebbero una ingiustificata generalizzazione nel giudizio rispetto ai comportamenti contrassegnati dalla corruzione e dal degrado, è comprensibile che le Regioni abbiano chiesto al governo di imporre una drastica azione di controllo e riduzione dei costi della politica.

leggi | 1 commenti - commenta | leggi i commenti
Animazione territoriale
Paul Klee

(9 ottobre 2012) "In questo periodo caratterizzato da profondi mutamenti e da una lunga crisi strutturale", afferma Luca Paolazzi, nuovo direttore pro tempore del sito www.politicaresponsabile.it "si sente forte l'esigenza di rimettere al centro dell'azione politica due risorse che sono alla base del nostro futuro: le persone e il territorio; e con altrettanta forza si avverte il bisogno di pensare nuovi modelli di sviluppo in grado di essere realmente sostenibili e di veicolare processi di coesione ed integrazione sociale.

In tal senso la sfida dei sistemi territoriali sta nella capacità di individuare idee in grado di valorizzare l'unicità di ogni territorio e di attivare, partendo dalle persone e dai lori bisogni, reti territoriali, investimenti, intelligenze e competenze."  

Autonomismo alpino
Paul Klee

(25 settembre 2012) Qual è l'impatto di questa crisi strutturale sui territori alpini e quali saranno le conseguenze? Come spesso accade in tempi di crisi, anche la forbice delle differenze tra territori si allarga.

Sergio Reolon, nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile, compie un'analisi fondata su tre punti di vista: i tagli alla spesa pubblica, la situazione economica e occupazionale e l'accentramento amministrativo. Le differenze fra i territori si faranno sentire anche in relazione alla crisi e politiche uguali per tutti sono destinate ad accentuare le disparità, sostiene Reolon. L'unica via d'uscita, per l'autore, è la coesione dei territori alpini, in una nuova e più estesa sfida autonomistica. Se ne parla da oggi con l'ex presidente della Provincia di Belluno su www.politicaresponsabile.it