"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Un'analisi del voto del giornalista Franco Gottardi (apparsa sul quotidiano L'Adige del 28 febbraio 2013)
Hanno perso in regione più di centomila voti. Il Pd trentino ha retto bene di fronte alla marea grillina risultando il primo partito con il 23,72% dei voti. Gli oltre 29 mila voti in meno rispetto al 2008 sono infatti giustificati dal fatto che cinque anni fa la lista, che muoveva i primi passi dopo la trasformazione da Ds, era stata portata in alto anche dall'elettorato della Margherita che si riconosceva nel progetto. Solo qualche mese dopo sarebbe nata l'Unione per il Trentino. Con 72.852 voti pari al 23,72% il Pd ha preso di più, sia in percentuale che in valore assoluto, anche rispetto alle provinciali del novembre 2008 quando aveva raccolto 59.219 e il 21,62% delle preferenze.
(19 febbraio 2013) Alessio Migazzi, presidente della Comunità della Valle di Sole, è il nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile.
"L'Europa vera, non quella da qualcuno volutamente considerata arbitro fazioso, è l'Europa dei talenti, delle innovazioni, della ricerca e dei diritti civili. È l'Europa delle Regioni; dei Land fatti di popoli moderni, culturalmente vicini e senza nostalgie né retaggi, ma con la volontà di aprire una porta sul mondo. Un'Europa dove nell'Euregio Tirol il Trentino, terra di confine forte degli insegnamenti di De Gasperi, possa ricoprire un suo ruolo da protagonista attivo e prospettico. Solo ragionando su un contesto così ampio maturerà il senso di responsabilità che ci chiama a fare la nostra parte per il Paese, parte che deve comunque essere controbilanciata dalla consapevolezza che speranza esiste, se esiste serietà, sobrietà e credibilità".
Discutiamone insieme, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
(26 febbraio 2013) I risultati definitivi delle elezioni politiche 2013 danno la maggioranza alla coalizione "Italia. Bene Comune" ma, per effetto del vecchio sistema elettorale, alla Camera nonostante il minimo scarto c'è un'ampio premio di maggioranza mentre al Senato i numeri non sono sufficienti per avere la maggioranza assoluta.
In Trentino Alto Adige-Sud Tirolo il risultato del centrosinistra autonomista è positivo: 6 senatori su 7, 10 deputati su 12. E questo nonostante l'emorragia di voti verso il Movimento 5 stelle. A testimoniare il valore e l'efficacia di una scelta unitaria che ha rappresentato l'anomalia politica in questa terra.
Ciò nonostante c'è di che riflettere a fondo, sul piano nazionale come in Trentino. Per la difficile fase politica e sociale che ci aspetta nel futuro prossimo, come giardando all'appuntamento elettorale del prossimo ottobre in Trentino e in Sud Tirolo.
Tutti i dati, nazionali e regionali, li potete trovare in http://elezioni.interno.it/index.html compreso il risultato in tempo reale delle elezioni di Lombardia, Lazio e Molise.
Vi sono tante ragioni per incontrarci come soci dell'Associazione "per una Comunità responsabile". Si è appena conclusa la faticosa trattativa per la composizione delle liste e la scelta dei candidati. Si sta entrando nel vivo di una campagna elettorale impegnativa: il voto per le politiche, oltre a determinare la maggioranza che governerà il Paese, avrà conseguenze sul piano locale e sulla cosiddetta "offerta politica" in vista delle provinciali del 2013.
Una lettera aperta per le condidature senatoriali in Trentino
(12 gennaio 2012) La recente notizia della candidatura di Francesco Palermo sul collegio senatoriale della Bassa Atesina impone una riflessione nuova anche in Trentino: non solo per la portata politica di questo passaggio (che per la prima volta apre lo spazio ad una nuova strada dell'autonomia sudtirolese, superando lo scoglio etnico), ma anche per la rappresentazione che esso offre della specificità locale. La candidatura di Palermo dimostra infatti che è possibile sfruttare nel modo più intelligente le opportunità offerte dal particolare sistema elettorale dei collegi uninominali, arrivando ad esprimere candidati che da un lato siano frutto della convergenza politica di tutti i partiti del centrosinistra autonomista, dall'altro siano rappresentanti del territorio, espressione delle sue caratteristiche originali e delle sue istanze sociali, culturali, economiche...