"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Roberto Devigili *
(26 dicembre 2012) In questi ultimi mesi si è molto parlato (o sparlato) delle gestioni associate dei servizi comunali. Infatti, a fronte della richiesta della Provincia - in accordo con il Consorzio dei Comuni - di spingere verso la gestione associata di alcuni servizi fissandone come bacino ottimale quello del territorio delle Comunità di Valle, è scoppiato un piccolo finimondo.
La questione merita di essere brevemente inquadrata con alcuni dati e considerazioni di carattere generale:
- i comuni trentini sono 217 (fino a due anni fa erano 223) mentre ad esempio, nel
vicino Alto Adige - Sudtirol, i comuni sono "solo" 112 nonostante la popolazione sia equivalente a quella trentina;
- molti enti (anche se non lo ammettono) faticano a garantire un livello di qualità dei servizi a costi accettabili, situazione destinata ad aggravarsi in uno scenario di diminuzione progressiva delle risorse pubbliche;
- le decrescenti risorse è preferibile che siano destinate ad ampliare e migliorare i servizi a cittadini ed imprese piuttosto che "bruciate" per mantenere lo status quo;
- se venisse a mancare a molti comuni il supporto consulenziale (diretto o surrettizio) da parte degli uffici provinciali competenti, molti di questi uffici/servizi ora in precario equilibrio, precipiterebbero in un piccolo caos;
(7 dicembre 2012) Il Pd segna il 38% nei sondaggi per le prossime elezioni politiche del 2013, mentre il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo è in stallo. I risultati del sondaggio dell'Atlante Politico di Demos, pubblicato su Repubblica, descrivono i nuovi equilibri politici dopo le primarie del centrosinistra. Gli intervistati hanno espresso il proprio orientamento politico per il voto dei partiti alla Camera dei deputati nelle politiche del 2013.
La vincita di Pier Luigi Bersani su Matteo Renzi e il termine delle primarie hanno portato il Pd al 37,8%, oltre 10 punti sopra al 27% registrato nel mese di settembre 2012. Se il Pd avanza, il Pdl perde quota passando dal 19,8% di settembre al 18,2% a dicembre 2012. In perdita anche gli altri partiti come Sel, Idv e Udc. Lieve crescita per il Movimento a 5 Stelle di Grillo che dal 14,5% di settembre passa al 15%. Il neo-nato Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo conquista un 2,2%.
(2 dicembre 2012) Non ci sono ancora i dati definitivi ma con oltre il 61% dei voti Pierluigi Bersani vince il ballottaggio nelle primarie lasciando Matteo Renzi sotto il 40%.
Anche nel ballottaggio una grande partecipazione intorno ai 2 milioni e ottocentomila di votanti. Il risultato non lascia dubbi e Bersani si sfferma in maniera netta, ottenendo così un mandato forte per la battaglia vera, quella per il cambio politico alla guida dell'Italia.
Anche in Trentino netta l'affermazione di Bersani che supera il 59%.
Il voto nelle regioni:
http://www.repubblica.it/static/speciale/2012/primarie-pd/risultati/
(26 novembre 2012) 3.110.210 persone che hanno partecipato alle primarie del centrosinistra: un dato di grande valore, ottenuto peraltro con regole di iscrizione nettamente più rigorose delle precedenti primarie. In molti seggi ci sono state lunghe code, ma questo non ha affatto dissuaso i cittadini dall'esprimere la propria preferenza. Insomma oltre la grande partecipazione, anche una grande pazienza, sotto ogni profilo.
A livello nazionale l'esito è stato il seguente: Pierluigi Bersani al 44,9%, Matteo Renzi al 35,5%, Nichi Vendola al 15,6%, Laura Puppato ottiene il 2,6% e Bruno Tabacci l'1,4%.
In Trentino, hanno votato 19.777 persone. Ed ecco le preferenze in provincia: Bersani 8.338 (42,16%), Renzi 7.311 (37%), Vendola 2.890 (14,6%), Puppato 1.081 (5,46%) e Tabacci 182 (0,92%).
Si andrà quindi al ballottaggio domenica prossima 2 dicembre.
Ecco intanto il prospetto dei voti in Trentino Comune per Comune http://www.partitodemocraticotrentino.it/uploaded/dati%20provvisori.pdf
Mercoledì 14 novembre, via Arenula, Roma. Nel filmato, realizzato con un videofonino da un piano alto da un lettore di Repubblica.it, si vedono i ragazzi in corteo correre lungo la strada, dopo aver forzato il blocco della polizia all'altezza del Lungotevere dei Vallati. All'improvviso, dalle finestre del palazzo del Ministero della Giustizia piovono lacrimogeni sulla folla in fuga. A giudicare dalla traiettoria, si tratterebbe di lacrimogeni a strappo: due sembrerebbero partire dal secondo piano sopra le stanze occupate dal ministro Paola Severino, il terzo dal tetto dell'edificio.
Anche la Cina, come altre grandi nazioni, ha subito nel bene e nel male le conseguenze della globalizzazione. L'enfasi posta sull'ascesa economica dal 1978 (periodo di "apertura" e inizio riforme) al 2004 (periodo del "buon governo") ha guidato la Cina ad essere quella che oggi noi percepiamo: la protagonista perfetta del capitalismo "patologico" teorizzato da Oliver James.
Guardare alla Cina come a un paese bianco o grigio, diviso in chi comanda e chi subisce, o da prospettive isolate e rigide sul concetto di diritti umani, porta a immagini univoche, che non considerano la complessità sociale e che limitano i punti di connessione e disgiunzione da cercare nella storia recente...
Se ne parla su www.politicaresponsabile.it
Mozione approvata dall'Assemblea del Pd del Trentino il 22 ottobre 2012
Il risanamento morale e finanziario del paese è un imperativo per il Partito Democratico ed ognuno ed ogni realtà territoriale è chiamata a fare la sua parte. La Provincia Autonoma di Trento partecipa alla straordinaria e necessaria revisione della spesa pubblica a partire dalla riduzione dei costi della politica e lo fa rivendicando e continuando l'azione di contenimento dei costi e superamento dei privilegi.
Pur in assenza di un corretto riconoscimento dei comportamenti più virtuosi, che eviterebbero una ingiustificata generalizzazione nel giudizio rispetto ai comportamenti contrassegnati dalla corruzione e dal degrado, è comprensibile che le Regioni abbiano chiesto al governo di imporre una drastica azione di controllo e riduzione dei costi della politica.