"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

I nessi del dolore
La normalità di Gaza

di Micaela Bertoldi

(24 maggio 2012) E' proprio vero che, come scrisse Fedro, "Peras imposti Iuppiter nobis duas" e cioè che Giove impose agli uomini due bisacce: quella dei vizi degli altri tenuta bene in vista, quella dei propri tenuta invece ben nascosta dietro la schiena.

E' questa la sensazione chiara che si ha leggendo la presa di posizione di Ilda Sangalli Riedmiller (Sinistra per Israele)e di Giuseppe Franchetti (Presidente Federazione Sionistica) a proposito della replica da loro scritta ad una riflessione condotta dal Presidente del Forum per la pace e i diritti umani Michele Nardelli sulla situazione che contraddistingue i rapporti tra Palestina e Israele.

Una o più patrie? Tra esilio e appartenenze
Milo Manara, Palestina

Nell'ambito di "Officina Medio Oriente" presso Sala Conferenze della Fondazione Caritro di Trento, in via Garibaldi 33, si svolgerà un incontro pubblico con

David Gerbi (esule libico di origine ebraica, psicologo e operatore di pace)

dal titolo "Una o più patrie? Tra esilio e appartenenze"

Intervengono: Micaela Bertoldi e Michele Nardelli

Introduce: Erica Mondini

Consiglio della Pace e dei Diritti Umani

Perché accanirsi contro il Forum?
Il Cafè Sinan Pascià, a conclusione di Cittadinanza Euromediterranea

di Michele Nardelli

(1 giugno 2012) Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Se ne sta parlando con titoli di rilievo che mai aveva ricevuto fino ad oggi, nonostante un agire che prosegue ininterrottamente dal 1991 quando il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento decise con una votazione pressoché unanime (e il solo voto contrario del MSI) che la pace era troppo importante per limitarsi ad esibirla nelle ricorrenze o semplicemente gridata nelle piazze quando ormai si era perduta. Che dunque occorreva dotarsi di uno strumento permanente di studio, elaborazione e condivisione della cultura pace e dei diritti umani. Così, grazie alla Legge Provinciale n.11/91 "Promozione e diffusione della cultura della pace", nacque il Forum.

Fu quello un anno cruciale che cambiò il mondo. Trasformazioni che richiedevano anche a chi era impegnato sul terreno della pace di interrogarsi sulla natura delle "nuove guerre" per accaparrarsi il petrolio e per trasformare la fine dei regimi comunisti in un'occasione per insediare vecchie nomenclature e nuovi criminali. Occorrevano sguardi diversi, capaci di leggere queste trasformazioni e di non consegnare la pace a quelle cancellerie che conoscevano solo il linguaggio delle armi. Insomma, un nuovo pensiero e nell'arco di qualche mese in questa terra presero corpo il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani e l'Unip, l'Università internazionale delle istituzioni e dei popoli per la Pace.

Realtà che hanno contribuito a fare diversa questa terra. Diventata non a caso un punto di riferimento della diplomazia parallela e della cooperazione di comunità.

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Italia: ecco le armi esportate da Berlusconi a dittatori e regimi autoritari
No F35: manifestazione all\'areoporto Caproni

di Giorgio Beretta, www.unimondo.org

(14 Maggio 2012) Quasi 127 milioni di armamenti per la "dittatura monopartitica" del Turkmenistan (tra cui elicotteri per uso militare, fucili d'assalto, lanciagranate e pistole della ditta Beretta già consegnati); oltre 99 milioni di euro di armi alla Russia di cui si sa solo di 10 autocarri protetti Iveco; una nave d'assalto anfibia da 416 milioni di euro all'Algeria; "prestazione di servizi" da parte del Ministero della Difesa alle Forze armate egiziane nel pieno delle rivolte popolari e oltre 30 milioni di armi destinate al "regime autoritario" del Gabon.

Sono solo alcune delle esportazioni autorizzate dal governo Berlusconi nel 2011 sulle quali il rapporto del Consigliere militare del presidente Monti ha steso un velo di silenzio. Ma che si scoprono spulciando le oltre 2500 pagine dell'intera Relazione consegnata al Senato l'8 maggio scorso che Unimondo presenta qui in anteprima. Andiamo con ordine.

Guerra lontana, guerra vicina, guerra dentro di noi. Tra empatia e aggressività
Ares e Afrodite

Il Forum Trentino per la Pace ed i Diritti Umani presenta
"Guerra Lontana, Guerra vicina, guer
ra dentro di noi. Tra empatia e aggressività"

Categorizziamo come dis-umane le azioni che riteniamo incomprensibili, in modo particolare quelle che derivano dall'aggressività umana. Lo facciamo descivendo le categorie del "bene" e del "male", ponendoci in maniera rassicurante nella prima e allontanando da noi i componenti che riteniamo facciano parte della seconda. Ma siamo davvero sicuri che gli esseri umani si possano dividere così facilmente in buoni e cattivi, in vittime e carnefici? Siamo certi che i comportamenti umani cooperativi e antagonistici siano divisi da un muro invalicabile e non possano convivere tranquillamente nella stessa persona? Come possiamo escludere che nel nostro comportamento e nella nostra mente sorga irrefrenabile la passione per l'aggressività, per la violenza, addirittura il piacere per la guerra e per l'uccidere?

Un dialogo attorno ad una scandalosa verità: più che un'incarnazione del Male la guerra è in ogni epoca una costante della dimensione umana. Un momento di riflessione sulla necessità di assumere l'analisi dell'elaborazione dei conflitti - intesi come incontro tra differenze - come compito fondamentale, sia per comprendere quando gli esiti sono cooperativi o antagonistici, sia per immaginare il modo più opportuno di sostenere forme di elaborazione non distruttive.

Partecipano:
Ugo Morelli, Professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione;
Michele Nardelli, Presidente del Forum Trentino per la pace ed i diritti umani;

Modera l'incontro:
Enrico Franco, Direttore del Corriere del Trentino.

L'iniziativa si inserisce nella più ampia cornice della rassegna "L'odore della guerra. Guerra vicina, Guerra lontana." realizzata dall'associazione 46° Parallelo, in collaborazione con Comune di Rovereto, Fondazione Museo Storico del Trentino, Cgil del Trentino e Arci.

Per ulteriori informazioni - federico.serviziocivile@forumpace.it
Siti internet - www.forumpace.it

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Nel limite va trovata la misura del futuro
Limite

di Duccio Canestrini

Questo articolo è stato pubblicato venerdì 11 maggio 2012 sul quotidiano "L'Adige"

Non ha torto il signor Merlino (come il mago?) che ha caricato in internet un video di Belen Rodriguez, accompagnato da un testo durissimo. Il testo non è della showgirl. Parla di questa Italia da un suicidio al giorno. Per debiti, mancanza di lavoro, zero futuro. Dice che ormai il solo modo per farsi ascoltare su questi temi che riguardano tutti noi è mostrare le foto - calamita di Belen. Anche se non c'entrano niente. Parla di questa Italia dove si scende in piazza al top dell'entusiasmo per squadre di calcio corrotte. E, ancora, non ce ne frega niente. Neorealismo? No, questo è neosurrealismo. Ma per fortuna sono in molti - auspicabilmente altrettanti - che si chiedono se vi sia un fondo da toccare, e quale sia il limite.