"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

Una delega di guerra
Piazza Tien an men

di Giulio Marcon

(6 aprile 2012) La legge delega varata ieri dal Consiglio dei ministri per la riforma delle forze armate conferma le anticipazioni delle scorse settimane fatte dal ministro-ammiraglio Di Paola alle Commissioni Difesa di Camera e Senato e dal Consiglio Supremo della Difesa: tagli in 10 anni al personale militare e civile della difesa (33.000 addetti in meno) per avere più risorse da destinare alle armi e alle operazioni militari all'estero.

Infatti non si parla complessivamente di tagli alla spesa ma - dice Di Paola - di «bilanciare la spesa militare in senso virtuoso» (cioè meno soldi per gli stipendi e più risorse per le armi) per una riforma da fare, bontà sua, «senza richiedere risorse aggiuntive».

Guerra e lavoro: troppa ricchezza, troppa fame
Ne parlano Paolo Burli, Fabio Bucciarelli, Raffaele Crocco, Wanda Chiodi, Bruno Dorigatti

Quell'aprile a Sarajevo
Sarajevo, 1992

Un ricordo lucido e intenso dell'inizio dell'assedio di Sarajevo, gli amici che diventano nemici e gli amici che abbandonano la città. L'incredulità di fronte al tragico accadere della guerra

di Azra Nuhefendić, http://www.balcanicaucaso.it/

(6 aprile 2012) Da quando ho letto che, vent'anni fa, anche il generale bosniaco Jovan Divjak non credeva che sarebbe scoppiata la guerra a Sarajevo, mi sento meno idiota. Anch'io, come il generale, non prendevo sul serio i chiari segnali premonitori, le situazioni inconfondibili. Non ci credevo, o non volevo crederci. Persino il giorno dopo il primo attacco su Sarajevo, tra il cinque e il sei aprile 1992, continuavo a dubitare. E così come me molti vicini, amici, colleghi, familiari.

Attaccarono Sarajevo la notte del cinque aprile 1992 con l'intenzione di dividere la città in due. Per tutta la notte ci bombardarono pesantemente, su di noi si abbatté una fitta pioggia di proiettili che andavano a colpire i sottili muri dei palazzi moderni, udivamo gli assalitori che si urlavano tra di loro secchi ordini: "Di qua", "là", "avanti", "indietro".

Installazione per passaggio urbano
Café de la paix, lavori in corso
Nascosti dai palazzi del  centro e quasi sempre poco illuminati, sono i numerosi passaggi della città di Trento. Interstizi urbani invisibili agli occhi  come il Passaggio Teatro Osele, il vicolo che unisce piazza Mostra a Via del Suffragio, una zona di sospensione, una traiettoria nascosta ai molti, un attraversamento urbano che da oggi può diventare piacevole  incontro con la pittura dell'artista Luigi Penasa

Questo intermezzo cittadino entro pochi mesi diventerà l'indirizzo civico del Cafè de la Paix , circolo culturale gestito dall'eterogeneo gruppo di operatori artistici dell'associazione Cafè Culture e promosso dal Forum della Pace e dei diritti Umani di Trento.

Lavoro. Internet libera tutti

Incontro con Piergiorgio Cattani - caporedattore Unimondo e ACLI Trentine ed Emanuele Secci - Informazione Libera

Saluto: Arrigo Dalfovo - presidente ACLI Trentine

Introduce: Fabio Pipinato

La cultura del limite. Il pianeta non può più consentire un'impronta ecologica fatta anche di spostamenti di massa di miliardi di persone negli orari di punta. Il telelavoro permette una riduzione di emissioni di CO2, minori impianti di climatizzazione negli uffici e minor numero di PC stessi. E più qualità della vita. Internet offre le stesse opportunità sia alle massaie in cucina che alle aziende quotate in borsa purché vi sia da parte di entrambi intrapresa. Ne parliamo con Piergiorgio Cattani - redattore di Acli Trentine e caporedattore di Unimondo e con Emanuele Secci noto fotografo e cofondatore di Informazione libera (800.000 fan su facebook). Due persone straordinarie che stanno governando due network nonostante alcuni limiti.

organizzano: Acli Trentine, Cooperativa Mandacarù, Dipartimento Pace e Stili di vita Acli nazionali, Fondazione Fontana, Forum trentino per la pace ed i diritti umani, Gruppo Trentino Volontariato, Ipsia del Trentino, Microfinanza e Sviluppo, Pax Christi, Unimondo, Consiglio della Provincia Autonoma di Trento

Nel limite. La misura del futuro
Tien an men

Conferenza stampa di presentazione del percorso annuale del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, che nel 2012 sarà dedicato alla cultura del limite.

Partecipano fra gli altri Michela Embriaco (Multiverso Teatro), Andrea Miorandi (Sindaco di Rovereto), Erica Mondini (vicepresidente del Forum), Michele Nardelli e Federico Zappini (Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani).

Nel limite. La misura del futuro
Oltre il limite
(24 marzo 2012) "Nel limite. La misura del futuro" è il titolo del nuovo percorso che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone alla comunità trentina e che si svilupperà tra marzo 2012 e febbraio 2013.

Come già con "Cittadinanza Euromediterranea", anche il percorso tematico che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani svilupperà nel 2012 affronta un tema non immediatamente riconducibile alla promozione della pace e dei diritti umani. Quello di declinare queste parole in maniera non rituale è stata una scelta precisa del Forum, proprio con l'obiettivo di dare nuovi significati ad un impegno che rischia di venire banalizzato nel rincorrere emergenze e ricorrenze.

La pace, se non vogliamo si trasformi in quella cosa che James Hillman definiva "l'ignoranza travestita da innocenza", deve saper fare i conti con la natura umana. Allo stesso modo la pace deve interrogarsi sul delirio dell'uomo che ostinatamente vuole piegare la natura anziché considerarla in alleanza, il che ci ha portati già ben oltre il livello di guardia della sostenibilità. Consapevolezza piuttosto diffusa ma che non implica affatto una scelta di alleggerire l'impronta ecologica di ognuno di noi e delle società in cui viviamo, quanto piuttosto la rivendicazione del primato di una civiltà sull'altra. Questa, tanto per essere chiari, è la logica della guerra.

Ecco perché "Nel limite. La misura del futuro". Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani articolerà il tema annuale attraverso un itinerario di manifestazioni che ne affronteranno le diverse sfaccettature, fuori dai luoghi tradizionali e dalle consuetudini, affinché la pace non diventi una competenza di chi se ne occupa, ma un valore di ognuno.