"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Quello che segue è il commento di prima pagina proposto nell'edizione odierna del quotidiano "l'Adige"
di Michele Nardelli
(7 gennaio 2012) Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dalla sala conferenze del Pentagono come nelle grandi occasioni, non annuncia una nuova guerra. Al contrario indica una svolta nella strategia politico militare del suo paese, mettendo fine all'idea degli Usa come gendarme del mondo ed annunciando che non ci saranno mai più interventi al di fuori di un mandato delle Nazioni Unite. E, nel contempo, vara un piano di taglio delle spese militari degli Stati Uniti senza precedenti, a cominciare dagli armamenti nucleari e dal programma di acquisto dei cacciabombardieri F35.
(28 dicembre 2011) Il quotidiano L'Adige di oggi pubblica nella pagina dedicata alla cultura ampi stralci della mia relazione al Convegno "Meno Male!" svoltosi nel settembre scorso e che titolava "Un terribile amore per la guerra".
Uno sguardo diverso verso la guerra, per indagare l'inconfessabile lato oscuro che non sempre siamo disposti a riconoscere. Preferiamo invece dividere il mondo in buoni e cattivi, secondo lo schema manicheo nel quale ci si autoassolve. Ma se non sapremo riconoscere il criminale che abita in ciascuno di noi, e con esso l'istinto che ci porta alla guerra, continueremo a riprodurre lo schema che ci ha portati sin qui e la guerra come archetipo umano.
Quello che trovate allegato è il testo dell'intervento di Michele Nardelli in occasione del Convegno "Meno Male! Tra coscienza e responsabilità". Sanzeno, 2 - 3 settembre 2011
«...Ho inteso piuttosto svolgere questo mandato dicendo cose che possono talvolta essere considerate sgradevoli, sporcandosi le mani nello scavare dentro i conflitti, facendosene attraversare, prendendosi carico del loro portato anche quando non corrisponde a quel che vorremmo, cercando di evitare - insomma - la melassa buonista della "banalità del bene". Indagando le parole, per restituire loro significato...»
L'associazione Italia-Tibet in collaborazione con il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani promuove un incontro pubblico con
PENPA TSERING, Presidente del Parlamento Tibetano in esilio.
Il Dalai Lama ha deciso di lasciare la guida politica alle istituzioni democratiche elette dai tibetani profughi in tutto il mondo. Questa decisione non ha però portato ad alcun cambiamento da parte della Cina che oltre a imporre, con l'occupazione militare, il governo delle regioni Tibetane vuole anche scegliere la guida spirituale.
La disperazione per una situazione che non vede una concreta speranza porta i monaci ad immolarsi per denunciare la mancanza di ogni diritto fondamentale. La presenza in Trentino del Presidente del Parlamento tibetano, Penpa Tsering, ci permette di conoscere e comprendere gli avvenimenti e di capire che cosa possiamo fare per sostenere la causa tibetana.