"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
di Piergiorgio Cattani www.unimondo.org
(15 febbraio 2012) E' tempo di tagli, è tempo di riammodernamento. In ogni settore. Anche in quello della difesa. Negli Stati Uniti, dove Obama ha presentato la nuova dottrina strategica, come in Italia. La crisi non risparmia nessuno e questo è sicuramente un bene specie per chi si batte, da tempi non sospetti, per la diminuzione delle spese militari.
Certo, le gerarchie delle forze armate addurranno altre ragioni di tipo strategico e geopolitico ma il punto è che finalmente si può parlare anche delle risorse destinate alla difesa, degli sprechi e soprattutto della visione generale che sta alla base di questo tipo di spese. Come immaginiamo l’Italia del futuro? Una potenza dotata di 131 cacciabombardieri di ultima generazione per mostrare la nostra capacità di deterrenza (speriamo non di offesa) ai paesi del Mediterraneo? Oppure vogliamo paragonarci alla Grecia in bancarotta ma che è costretta ad acquistare da aziende francesi e tedesche sottomarini, carri armati e elicotteri per una guerra virtuale persa in partenza?
L'associazione Il Gioco degli Specchi organizza la proiezione del documentario "18 IUS SOLI ", un filmato che raccoglie e racconta le storie di 18 ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia, ma figli di immigrati e quindi non riconosciuti come cittadini italiani. Partecipa all'incontro il regista, Fred Kudjo Kuwornu; conduce Michele Nardelli, Presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani. La serata nasce a sostegno della campagna "L'Italia sono anch'io".