"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Pace e diritti umani

La marcia Perugia Assisi, cinquant'anni dopo. Qualche spunto di riflessione.
Perugua Assisi, qualche anno fa

(23 settembre 2011) Nei giorni scorsi notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino" ha rivolto alcune domande ad alcune figure del movimento per la pace in Italia sul significato della marcia Perugia Assisi. Fra questi anche Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Ecco l'intervista.  

1. Quale è stato il significato più rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

Quello di aver cercato di tener vivo il pensiero di Aldo Capitini, anche quando nel movimento per la pace prevalevano altre culture. Dobbiamo dirci al tempo stesso che la nonviolenza non ha avuto grande cittadinanza politica, rimanendo confinata nella testimonianza di pochi. E che la pace, così come talvolta anche la marcia Perugia Assisi, è stata spesso banalizzata in una melassa che non indaga la guerra, le sue cause come i suoi lati inconfessabili. Se non prendiamo atto che la guerra è la normalità, continueremo a parlare della pace dell'ingenuità, come la definisce James Hillman "dell'ignoranza travestita da innocenza".

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate
Melita Richter

Tra sradicamenti e accoglienze: sguardi riflessi delle donne immigrate
con Melita Richter

Siamo abituati alla loro presenza silenziosa. Poco appariscenti, mai al centro di episodi di cronaca eppure non c'è italiano che non ne abbia incrociata una. Parliamo delle numerose donne dell'Est europeo impiegate nell'ambito della cura. Le chiamiamo badanti ma in realtà sono protagoniste di un importante fenomeno migratorio e osservatori privilegiato per guardare, con ottiche diverse, all'Italia, alle sue dinamiche famigliari, ai rapporti relazionali con lo straniero. Ma anche per affrontare temi come la vecchiaia nella nostra società, i meccanismi di emarginazione ed espulsione delle donne dal sistema economico, la lontananza dai propri famigliari, la solitudine, i diritti. Sono testimoni silenziose che però hanno cominciato a rapportarsi con una nuova lingua, a scolarizzarsi e a porre persino i primi semi di quella che si annuncia come una letteratura nascente, quella della migrazione.
 

In collaborazione con il  Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani nell'ambito dell'iniziativa "Per una cittadinanza euro mediterranea"

Primavere, fra speranza e disincanto
il manifesto del film

Incontro con il regista tunisino Mourad Ben Cheikh, autore del film "Mai più paura" premiato al festival di Cannes, promossa fal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.

Il 2011 è stato un anno che ha portato ad enormi trasformazioni nello scenario internazionale, i popoli di molti paesi hanno chiesto con forza libertà e democrazia. Ma mentre la Tunisia ha iniziato un processo di democratizzazione reale, con la previsione di una Costituente e di libere elezioni, altrove continuano violenze e repressioni. Ne parleremo martedì 6 settembre alle 21.00 al Caffè della Predara con Mourad Ben Cheick, regista del film "Mai più paura", girato durante le rivolte tunisine di inizio 2011, Adel Jabbar, ricercatore e sociologo dei processi migratori e sociali, e Aboulkheir Breigheche, presidente della Comunità Islamica del Trentino Alto Adige.

Meno male. Tra coscienza e responsabilità
Hannah Arendt
Nei giorni 2 e 3 settembre 2011, nell'ambito di "Sanzeno Mondo. Incontri di spiritualità e cultura" si svolgerà il seminario "Meno Male! Tra coscienza e responsabilità". Vedi il programma allegato. 

Consiglio della Pace e dei Diritti Umani

La sponda inquieta del Mediterraneo

Nell'ambito della sezione linguaggi di Oriente Occidente, conferenza con MARJOLA RUKAJ, corrispondente di Osservatorio Balcani Caucaso

 

Immigrazione. Le ragioni della fuga dei giovani dalla sponda Sud

Nell'ambito di Oriente Occidente, nella sezione "linguaggi", conferenza con Laura Boldrini, responsabile Unhcr per l'Italia