"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Sabato 26 ottobre 2019, alle ore 10.30, presso la Libreria due punti di Trento, presentazione del libro Le radici psicologiche della disuguaglianza di Chiara Volpato (Laterza, 2019)
L'autrice Chiara Volpato dialoga con Ugo Morelli
Secondo il World Inequality Report 2018 dell’ONU la disuguaglianza nel mondo è aumentata ovunque. I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Una porzione sempre più piccola di individui controlla una porzione sempre più grande di ricchezza. Ancora più grave, se possibile, è il fatto che siamo tacitamente disposti ad accettare questo stato di cose, come se fosse un fenomeno naturale, simile alla grandine o al terremoto. E invece non è così, anche se dobbiamo capire le ragioni per cui la disuguaglianza non suscita le reazioni che dovrebbe suscitare.
di Michele Nardelli
Se considerassimo il calendario geologico, scala di grandezza in cui l'intera storia della Terra viene compressa nell'arco di un anno – esercizio che dovremmo considerare per avere un atteggiamento rispettoso verso il pianeta e la natura nonché per comprendere la limitatezza delle nostre esistenze – l'ultimo secondo di questa simulazione corrisponderebbe a centoquarantaquattro anni.
Non preoccupatevi, non intendo prendere in considerazione quest'ultimo secondo e pertanto tornare alla città di Trento del 1875, anche se averne memoria non sarebbe affatto inutile. Saremmo già, a ben vedere, nella città asburgica e alle principali scelte urbanistiche che daranno corpo nei decenni successivi alla Trento moderna, a cominciare dallo spostamento dal centro della città del corso del fiume Adige (1858).
di Ugo Morelli e Federico Zappini
(19 agosto 2019) Da qualunque lato la si guardi quella che stiamo attraversando è una fase di grande disordine. L'entropia che satura questo tempo è insieme politica, sociale e culturale. Una confusione che crea spaesamento diffuso, che polarizza le posizioni ma allo stesso tempo le rimescola continuamente, ribaltando punti di vista, impedendo lo stabilizzarsi di un dibattito pubblico che si muove scompostamente. A questa generale sensazione di precarietà e insicurezza si è aggiunta nelle scorse ore anche l'apertura di una crisi che – se si prova a spostare la messa a fuoco oltre l'ingombrante volto di Matteo Salvini – non si può circoscrivere all'interno dei contorni dell'alleanza contrattizia tra Lega e M5s ma va allargata e fotografata a livello di sistema. È difficile, allora, cercare di trovare acqua potabile nel pozzo che abbiamo inquinato. Questo è quello che facciamo e si continua a fare, alla ricerca ansiogena di proposte originali, mestando e rimestando parole e slogan che durano un giorno, se va bene.
«Questo di Cereghini e Nardelli è un piccolo libro prezioso perché riesce ad affrontare con chiarezza le questioni fondamentali del nostro disagio. I nodi fondamentali della nostra incapacità ad affrontare la complessità attuale risalgono al non aver fatto fino in fondo i conti col Novecento, secolo di Auschwitz e della violenza. Si trattava allora e si tratta oggi di costruire una democrazia partecipativa, capace di trasformare le diversità e i conflitti in risorse e in co-progettualità sociale. E' un ragionare pieno di esempi, di casi concreti illustrativi di come si possa uscirne in positivo e con una preziosa scelta dei riferimenti bibliografici davvero essenziali. Un libretto prezioso per chi vuole occuparsi dei problemi veri senza perder tempo a parlare a vanvera».
Marianella Sclavi
Riprende il ciclo di incontri intorno al libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli "Sicurezza" (Edizioni Messaggero).
Domenica 25 agosto p.v., alle ore 18.00, nel giardino della Locanda delle Tre Chiavi a Isera, si svolgerà una nuova presentazione del libro «Sicurezza». A dialogare con gli autori ci sarà Mario Cossali, presidente di ANPI del Trentino.
Consigli non richiesti per una nuova geografia e grammatica politica per Trento e il Trentino.
di Federico Zappini *
Sei vuoi andare veloce, corri da solo.
Se vuoi andare lontano, corri insieme a qualcuno.
Scrivo questo testo da una posizione di marginalità. Da solo. Una solitudine che non credo solo mia. Senza grandi elettori da spendere nella contesa elettorale.
Quella che sottopongo è una riflessione che nasce dalla fragilità e dai dubbi più che dalla forza e dalle certezze. È un pensiero frutto di un numero sufficientemente ampio di conversazioni a più voci. E’ il depositato di inquietudine e curiosità derivante dall’osservazione dell’evoluzione politica e sociale del territorio che vivo.
Non è un appello per costruire nuovi movimenti o soggetti politici. Non è la rivendicazione di un ruolo in quegli organi – penso al tavolo coalizionale che già in queste settimane comincia il suo lavoro di confronto – che avranno il compito di tirare le somme delle riflessioni all’interno delle forze politiche che esprimono una propria visione e organizzazione.
Venerdì 14 giugno 2019 alle ore 18.00 a Trento presso la Libreria Due punti di via San Martino 78 Margherita Montanari sarà in dialogo con i curatori Alberto Winterle e Federico Zappini e con le autrici e gli autori del libro.
E' simbolico che la prima presentazione di questo volume si tenga lì dove scorreva l'Adige. L'idea di raccogliere questo caleidoscopio di visioni nasce dallo stimolo offerto da La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice. e dall'urgenza di rimettere in moto un dibattito che sembra muto, assente. Estromesso dal cuore della città - proprio come il suo fiume, reso periferico per semplificare il quadro urbano - vogliamo torni a innervare lo spazio pubblico e le reti comunitarie, offrendo spunti per decodificare il presente e progettare il futuro. L'acqua che lambisce la riva, ora placida ora più impetuosa, è la metafora del tempo che scorre e porta con se le esperienza trasformatrici utili a pensare e realizzare la città che sarà.
«Questo di Cereghini e Nardelli è un piccolo libro prezioso perché riesce ad affrontare con chiarezza le questioni fondamentali del nostro disagio. I nodi fondamentali della nostra incapacità ad affrontare la complessità attuale risalgono al non aver fatto fino in fondo i conti col Novecento, secolo di Auschwitz e della violenza. Si trattava allora e si tratta oggi di costruire una democrazia partecipativa, capace di trasformare le diversità e i conflitti in risorse e in co-progettualità sociale. E' un ragionare pieno di esempi, di casi concreti illustrativi di come si possa uscirne in positivo e con una preziosa scelta dei riferimenti bibliografici davvero essenziali. Un libretto prezioso per chi vuole occuparsi dei problemi veri senza perder tempo a parlare a vanvera».
Marianella Sclavi
Nell'ambito della manifestazione "Maggio dei libri - 2019", lunedì sera 27 maggio 2019, alle ore 20.30, presso la Biblioteca comunale di Lavis, si svolge la presentazione del libro "Sicurezza". A dialogare con gli autori Mauro Cereghini e Michele Nardelli sarà Massimiliano Pilati, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani.