«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani». "Manifesto di Ventotene"

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Un interprete di questo tempo
tunnel

di Michele Nardelli

(5 aprile 2012) Dopo Berlusconi, anche Bossi è costretto a farsi da parte. La sua vicenda sembra finire nel peggiore dei modi, vittima di quella stessa questione morale che negli anni '90 ne aveva favorito l'ascesa.

Umberto Bossi, al di là delle apparenze, non è stato affatto un fenomeno da baraccone. Grazie proprio all'intuizione del suo padre padrone, la Lega ha rappresentato in questi anni un fatto politico moderno, capace di interpretare forse più di ogni altro questo improvvido tempo.

Il tempo dello spaesamento, il tempo della solitudine sociale, il tempo del rancore, il tempo dell'egoismo, il tempo del disprezzo verso la cultura. La Lega ha saputo parlare alla pancia di una società che andava perdendo rapidamente i propri riferimenti sociali e culturali, in piena sintonia con la "locanda" delle volgarità e dell'invidia. Chi votava Lega era in larga parte la povera gente.

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Nel limite. La misura del futuro
Oltre il limite
(24 marzo 2012) "Nel limite. La misura del futuro" è il titolo del nuovo percorso che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani propone alla comunità trentina e che si svilupperà tra marzo 2012 e febbraio 2013.

Come già con "Cittadinanza Euromediterranea", anche il percorso tematico che il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani svilupperà nel 2012 affronta un tema non immediatamente riconducibile alla promozione della pace e dei diritti umani. Quello di declinare queste parole in maniera non rituale è stata una scelta precisa del Forum, proprio con l'obiettivo di dare nuovi significati ad un impegno che rischia di venire banalizzato nel rincorrere emergenze e ricorrenze.

La pace, se non vogliamo si trasformi in quella cosa che James Hillman definiva "l'ignoranza travestita da innocenza", deve saper fare i conti con la natura umana. Allo stesso modo la pace deve interrogarsi sul delirio dell'uomo che ostinatamente vuole piegare la natura anziché considerarla in alleanza, il che ci ha portati già ben oltre il livello di guardia della sostenibilità. Consapevolezza piuttosto diffusa ma che non implica affatto una scelta di alleggerire l'impronta ecologica di ognuno di noi e delle società in cui viviamo, quanto piuttosto la rivendicazione del primato di una civiltà sull'altra. Questa, tanto per essere chiari, è la logica della guerra.

Ecco perché "Nel limite. La misura del futuro". Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani articolerà il tema annuale attraverso un itinerario di manifestazioni che ne affronteranno le diverse sfaccettature, fuori dai luoghi tradizionali e dalle consuetudini, affinché la pace non diventi una competenza di chi se ne occupa, ma un valore di ognuno.

articolo Corriere del Trentino

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Dall'amianto all'articolo 18
lavoro

di Ugo Morelli

(30 marzo 2012) Non bisognerebbe mai perdere la capacità di critica e l'attenzione a scandalizzarsi di fronte al degrado della civiltà che è sempre in agguato. Sapendo che spesso noi non vediamo di non vedere. Non vedevamo di non vedere quando l'amianto sembrava fornirci soluzioni diffuse per ogni evenienza, dalla copertura dei tetti, agli impianti e alle attrezzature delle nostre case e oltre.

Ci sembra un effettivo salto di qualità quello che l'autonomia trentina fa dotandosi di una legge che mira alla protezione dai pericoli derivanti dall'amianto, avente come primi firmatari Michele Nardelli e Claudio Eccher. Una pesante eredità dell'era industriale e di comportamenti unilaterali e senza scrupoli, viene affrontata con la previsione di un importante investimento di risorse pubbliche.

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L'amianto in Consiglio Provinciale
eternit

(19 marzo 2012) Nella sessione del Consiglio Provinciale che inizia martedì 20 marzo approda anche il Disegno di Legge "Modificazioni del testo unico provimnciale sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti: protezione dai pericoli derivanti dall'amianto".

Il testo che unifica le due proposte di legge presentate dal gruppo consiliare del PD del Trentino (primo firmatario Nardelli) e dalla Lista Civica per Divina (primo firmatario Eccher) introduce importanti innovazioni rispetto alla legge 257/92 ed in particolare: l'obbligo all'intervento di bonifica sulla base di un piano provinciale che dà priorità agli interventi sulle situazioni di degrado e pericolo; incentivi pubblici alle attività di bonifica verso i privati e gli enti locali fino ad un massimo del 70% dei costi nonché sgravi Irap per le aziende che proocederanno alla bonifica; un piano di smaltimento in discariche specializzate a carattere provinciale; una diffusa attività di informazione rivolta ai cittadini e una specifica attività di formazione per la certificazione di aziende trentine che intendono operare nel campo della bonifica.

La relazione e il testo del DDL approvato in commissione

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Un Passo verso la sostenibilità
Cismon
(20 marzo 2012) Un'Autonomia diffusa e responsabile, questa la cornice entro la quale vogliamo lavorare per far emergere azioni condivise da poter sviluppare e monitorare all'interno del documento programmatico PASSO - Patto per lo Sviluppo Sostenibile del Trentino (www.passo.tn.it). Perché crediamo che ambiente e territorio appartengano in primo luogo ai cittadini e alle comunità in cui esse vivono. E perché crediamo che il Trentino abbia oggi l'esperienza e la maturità per fare scelte nuove, coraggiose e innovative.

Un Patto tra l'Amministrazione pubblica e i cittadini, quindi. Per fare un passo avanti in quelle materie da cui dipende il futuro dei nostri figli: politiche ambientali, ecosistemi, energia, trasporti, sostenibilità del produrre e del consumare, ma anche democrazia, partecipazione, informazione, nuove tecnologie.

C'è bisogno di idee, stimoli e proposte da parte di tutti. Leggete, approfondite, mandate i vostri contributi, criticate se necessario. Mantenete vivo questo blog e consideratelo luogo di crescita e scambio. Perché il primo passo da fare è confrontarsi e dialogare, mettendosi in gioco.

Alberto Pacher

Assessore ai Lavori pubblici, ambiente e trasporti
della Provincia autonoma di Trento 

Passo, Patto per lo Sviluppo Sostenibile

Il velo strappato
Gian Maria Volontè in \

di Massimo Giannini, da www.repubblica.it

(21 marzo 2012) "Niente birra e panini al numero 10 di Downing Street", era il motto di Margareth Thatcher ai tempi della storica vertenza con i minatori inglesi. Nella Gran Bretagna di Iron Lady con i sindacati non si trattava. Trent'anni dopo, nell'Italia di Mario Monti le porte di Palazzo Chigi sono aperte: con le parti sociali si tratta, e si è trattato a lungo in questi giorni e in queste settimane. Ma il risultato pratico è lo stesso.

Se i "corpi intermedi" della società condividono le scelte, tanto meglio. In caso contrario, il governo va avanti comunque. Lo strappo si è dunque compiuto. Il presidente del Consiglio ha deciso di scrivere la sua riforma del mercato del lavoro sacrificando la Cgil. Un sacrificio pesante, e gravido di conseguenze. È ancora una volta l'articolo 18 a segnare un decisivo cambio di fase, che modifica strutturalmente non solo le relazioni industriali, ma anche le consuetudini politiche del Paese.

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L'ossessione della crescita
sviluppo
di Michele Nardelli

Questo intervento viene pubblicato oggi dal quotidiano "Trentino" come commento in prima pagina.

(25 aprile 2012) Nel marzo 1968, tre mesi prima di essere assassinato, Robert Kennedy pronunciava, presso l'Università del Kansas, un discorso rimasto memorabile nel quale evidenziava - tra l'altro - l'inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere degli stati.

«... Il PIL - affermava Kennedy - comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari ... Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta ...».

http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE&feature=player_detailpage 

Da quella lontana primavera sono passati quarantaquattro anni e nel frattempo il mondo è profondamente cambiato, ma quelle parole mantengono intatte la forza di un messaggio profetico. Per la semplice ragione che il PIL è diventato una sorta di ossessione delle economie nazionali, tanto da diventare impropriamente lo strumento di misurazione del benessere collettivo.

Articolo Trentino

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