«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Deliri
Mel Brooks in Frankenstein Junior

Le Olimpiadi sono una grande manifestazione di sport, cultura e di incontro fra le genti. Difficile non esserne coinvolti. Poi accade che un giovane acqua e sapone, figlio di una terra che fa del rapporto con la natura uno dei suoi messaggi promozionali, campione olimpionico a Pechino e lui stesso sponsor della salubrità dei prodotti del Sud Tirolo, venga pizzicato con il sangue pieno di Epo e casca il palco.

Come non provare tenerezza per questo giovane che nel vuotare il sacco si libera dal proprio incubo? Subito l'opinione pubblica si divide fra il partito dello scandalo, accozzaglia di ipocriti di fronte ad un mondo sportivo dove sono gli sponsor a dettar legge, e quello di chi cerca di comprendere il dramma umano di un ragazzo che ha sbagliato. Se dovessi scegliere non avrei dubbi, ma non è questo il problema.

Perché il problema sta a monte. Alex Schwazer ha dichiarato che non ne poteva più della marcia, degli allenamenti e di quel mondo che viveva come un incubo. E che desiderava una vita normale. Non vorrei sembrare offensivo ma la mia impressione è che la tossicità non c'entri più di tanto con l'eritropoietina ma piuttosto con quell'idea di sport che non ti dà tregua e ti disumanizza, dove non puoi arrivare dietro a qualcun altro per cui devi vincere per forza, dove se arrivi al quarto posto olimpico (cioè del mondo) hai fatto un "buco nell'acqua", come hanno scritto le iene dei giornali a proposito del risultato di Tania Cagnotto e di Francesca Dallapè.

A dirla tutta, non c'è peggiore tossicità dell'adrenalina, quella per cui non puoi fare a meno di correre (in tutte le possibili accezioni) e che poi non è tanto diversa dal delirio di onnipotenza del potere. Per uscire da questo incubo dovremmo imparare a vivere una vita buona, capace di contemplare la bellezza, e per questo di indignarci quando qualcuno vorrebbe farne motivo di interesse personale.

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Colture sotto teli di plastica, paesaggi trasfigurati e degradati
Reti protettive Val di Non

(20 luglio 2012) Il consigliere provinciale del Partito Democratico del Trentino Michele Nardelli ha presentato un'interrogazione in merito alle colture sotto plastica che riportiamo in allegato.

Partendo da una lettera apparsa su di un quotidiano locale che sollevava il problema della coltivazioni sotto telo e rifacendosi ad analoga interrogazione presentata nel 2004 dai consiglieri Paolo Barbacovi e Roberto Pinter, chiede lumi all'assessore Tiziano Mellarini, lo stesso che rispose all'interrogazione del 2004 e che tutt'oggi ricopre le stesse competenze.

Il testo dell'interrogazione

Postmodernità
Hummer dorata

Nel vuoto politico seguito alle recenti elezioni, Belgrado è attraversata da una serie di omicidi che riportano alle cronache criminali di dieci anni fa. Nostra intervista a Stevan Dojčinović, giornalista investigativo serbo

di Cecilia Ferrara, Osservatorio Balcani Caucaso

(luglio 2012) Alle 14 del 3 luglio scorso, nella periferia di Belgrado, Radojica Joksović, 32 anni, è stato ucciso dall'esplosione di un chilo di esplosivo C4 posto sotto la sua Audi A6 e azionato a distanza con un cellulare. Il suo accompagnatore, Predrag R. (35), è rimasto lievemente ferito. Radojica Joksović era originario di Pljevlja, Montenegro, la città di origine dell'ormai famoso Darko Šarić, presunto trafficante internazionale e capo dei "Guerrieri Balcanici", organizzazione che in Italia sarebbe stata fornitrice di cocaina per la 'ndrangheta sulla piazza di Milano.

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Filiere corte ed educazione alimentare, un gruppo di lavoro per il Programma
Contadini, anni \'50

(14 luglio 2012) Nel tardo pomeriggio di venerdì ci incontriamo per uno scambio di idee sullo stato di attuazione della LP n.13/2009 sulle filiere corte e l'educazione alimentare. Sono presenti, oltre al sottoscritto, Edoardo Arnoldi, Paolo Calovi, Ciro Devigili, Enzo Mescalchin, Flavio Pezzi, Giuliano Pezzini, Massimiliano Pilati, Massimo Tomasi. Con noi anche Marta Dalmaso che, nella sua veste di assessore all'istruzione, è chiamata a concorrere nell'attività di implementazione della legge in questione.

La legge 13, pur essendo stata approvata nel novembre 2009 ha subito un forte ritardo. C'è voluto un anno di negoziazione con l'Europa per trovare una formulazione che non andasse contro le normative sulla concorrenza, l'approvazione degli emendamenti nella Legge Fnanziaria 2011 (dicembre 2010), l'assunzione delle Linee guida da parte della Giunta Provinciale (settembre 2011) per l'elaborazione del Programma triennale previsto dall'articolo 4 delle legge.

Le linee guida

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Partecipazione e democrazia
Montecitorio

di Ugo Morelli

(Editoriale apparso sul Corriere del Trentino il 13 luglio 2012)

La distanza tra cittadi­ni e potere e la crisi , dei processi parteci­pativi sono tra i feno­meni più problematici del nostro tempo. Confrontar­si su questi temi, che inte­ressano anche i livelli loca­li, risulta ai più persino no­ioso. É però uno degli atti più necessari, essendo ve­ro tra l'altro che gli intellet­tuali esprimono, nella mag­gior parte dei casi, un silen­zio assordante 0 formulet­te appaganti quanto sopori­fere come la liquidità 0 la celebrazione dell'incertez­za.

Circa quarant'anni fa, grazie alla passione educativa di due grandi maestri, Achille Ardigò e Augusto Palmonari, ho potuto stu­diare due libri: La crisi della razionalità nel capitali­smo maturo, di Jurgen Habermas, e Pragmatica della comunicazione umana, di Paul Watzlawick e colleghi. Il confronto serrato in que­gli anni di studio, quindi, era proprio sulla crisi dei processi decisionali e parte­cipativi da un lato, e sui vin­coli nonché le possibilità della comunicazione uma­na, dall'altro. Si coglieva con evidenza fin da allora l'insieme dei problemi che il direttore di questo gior­nale e Michele Nardelli han­no posto nei giorni scorsi.

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Società dell'informazione, amministrazione digitale, software libero, dati aperti: il Disegno di legge nei prossimi giorni in aula
Logo estivo di Linux

(9 luglio 2012) Nella sessione di luglio del Consiglio Provinciale arriva in aula il Disegno di Legge "Norme per la promozione della società dell'informazione e dell'amministrazione digitale, per la diffusione del software libero e dei formati di dati aperti". Si tratta del testo unificato dei DDL n.249 (primo firmatario Michele Nardelli) e del DDL n.6 (firmatario Roberto Bombarda) che, nel confronto in Commissione, ha assunto le caratteristiche di un testo unico sul sistema informatico elettronico trentino.

Il testo assume un grande valore perché da un lato mette a sistema gli investimenti compiuti dalla PAT nel corso degli ultimi anni (in primo luogo la banda larga), dall'altro fa proprio il concetto di apertura dei dati e del software libero come cornice di questo processo.

L'iter del Disegno di Legge è stato davvero importante. Con un gruppo di esperti ci abbiamo lavorato per un anno intero, poi l'unificazione con il testo di Bombarda sul divario digitale, infine la proposta di inserire la proposta nella più ampia cornice del Sinet, il sistema informativo elettronico trentino. Un lavoro partecipato, una serie di incontri sul territorio, il confronto con le associazioni. Un lavoro che ancora non è del tutto finito, visto che proprio in queste ore sto lavorando ad emendamenti e ordini del giorno. Dovrebbe approdare in aula la prossima settimana.

Il testo approvato in Commissione e la relazione al DDL 249

Il Ministro del lavoro dell'ANP in visita al Trentino
Un\'immagine dell\'incontro
Stamani nel palazzo della Provincia
Il Ministro del Lavoro palestinese Madjalani a colloquio con il Presidente Dellai

(12 luglio 2012) Il ministro palestinese del lavoro - e ad interim dell'agricoltura - Ahmad Madjalani ha incontrato stamani il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. Due gli interessi prioritari al centro della visita del ministro: dare continuità d'azione al protocollo d'intesa firmato dall'Autorità palestinese con la Provincia autonoma lo scorso anno e approfondire la conoscenza di alcune peculiarità del Trentino, in particolare l'esperienza della cooperazione. Il presidente Dellai - che ha consegnato al ministro lo stemma del Trentino - ha ricordato a sua volta i rapporti di amicizia e collaborazione già avviati negli anni scorsi e ha auspicato un loro ulteriore approfondimento, a partire da settori come quello dell'agricoltura.

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